I PROTAGONISTI
STAGIONE 2015-2016: NUOVA MONTEROSI E CITTÀ DI CIAMPINO
LE CLASSIFICHE FINALI
GIRONE A
GIRONE B
La stagione 2015-2016 è la stagione delle… matricole. Ovvero, di quelle squadre che dalla Promozione, nel giro di 12 mesi, si ritrovano in serie D. Vis Sezze e Morolo ci sono finora riuscite, prima del Città di Ciampino, terza squadra laziale a scegliere la via preferenziale per il paradiso, quella diretta. Anche per il Monterosi, nel girone A, si potrebbe dire la stessa cosa, anche se in realtà i viterbesi in Promozione ci finiscono ma non ci giocano, perché dopo la retrocessione della stagione 2014-2015, i due presidenti Capponi e Cialli “riconquistano” subito l’Eccellenza attraverso una fusione con la Sorianese del presidente Torroni, rimasto solo a gestire il club.
Per la Nuova Monterosi (la denominazione assunta dal club) è la stagione della rivincita e del grande salto di qualità. Torna a Monterosi il diesse Emiliano Donninelli, mentre la panchina viene affidata a David D’Antoni. La coppia riesce ed allestire un gruppo che si rivela capace di dominare il campionato di Eccellenza, vinto con ben quattro giornate di anticipo.
RIPESCATE
Sono tre le squadre che in questa stagione tornano a giocare nel Lazio dalla serie D. Si tratta dell’Anziolavinio (che cambia denominazione in Anzio Calcio 1924) e il Palestrina, società, quest’ultima, che non riesce a trovare pace vivendo in continuo conflitto con l’amministrazione comunale, dopo il ritorno degli arancioverdi allo “Sbardella”. Anche il Terracina retrocede dalla serie D, ma il club biancazzurro è un altro con grossi problemi societari, che spingono i dirigenti a rinunciare al campionato di Eccellenza.
Dalla Promozione, riemerge anche il Civitavecchia, che viene ripescato insieme al Cedial Lido dei Pini, all’Atletico Vescovio, alla Boreale e all’Arce. Sul campo, si sono invece conquistate un posto nel principale campionato regionale, il Tolfa, La Sabina, il Città di Ciampino e il Colli, squadra di una frazione del comune di Monte San Giovanni Campano, del quale assume la nuova denominazione e che, dunque, viene anch’esso riportato in Eccellenza dopo la retrocessione della stagione precedente.
Anche il Pomezia cambia nome unendo le forze con il Selva dei Pini, mentre il Villanova di Massimo Armeni si trasferisce armi e bagagli (anche qui i problemi sono legati all’utilizzo dell’impianto sportivo) nel quartiere romano di Tor Sapienza, dando vita alla Pro Calcio Tor Sapienza, che non ha legami, a parte quelli territoriali, con la vecchia Tor Sapienza arrivata a giocare in serie D.
I gialloverdi vengono inseriti nel girone A, insieme a tutte le altre quattro squadre romane, compresa quell’Almas che, per mancata disponibilità dello storico impianto del Sant’Anna, è costretta ad emigrare al Fuso di Ciampino. E proprio l’Almas a generare malcontento nel presidente del neopromosso Città di Ciampino, Antonio Cececotto, che sperava di finire nel girone Nord dell’Eccellenza.
DOCCIA FREDDA
Invece, alla Festa dei Calendari a Tivoli Terme arriva la doccia fredda: il Città di Ciampino finisce nel girone B, dove non c’è neppure una squadra romana; situazione che, a detta di Cececotto, rende penalizzante la stagione sul piano delle spese per le trasferte. Eppure, proprio l’inserimento nel girone B sarà la fortuna del club biancorossoblù, che pur partendo con i fari spenti, alla fine abbaglierà tutto e tutti, con una cavalcata incredibile: una sola sconfitta, a fronte di 20 vittorie e 11 pareggi.
Anche il cammino della Nuova Monterosi, nel girone A, è strabiliante. I punti finali sono 73, ben 12 di vantaggio sulla seconda classifica, che per la seconda stagione di fila è lo Sporting Città di Fiumicino, che in questa stagione stabilirà un curioso record negativo: giocare due play-off di fila perdendoli entrambi. Ventidue sono le vittorie dei viterbesi, che vanno a segno 71 volte, secondo miglior attacco del girone.
Che fa leva sulle 22 reti di Orlando Fanasca e le 18 del brasiliano Renan Pippi, due “pezzi da novanta” che arrivano dalla vicina Viterbo. La coppia, a metà stagione, potrà avvalersi anche degli assist di Tommaso Gamboni, che lascia proprio il Città di Fiumicino, avversario numero uno del Monterosi, nella corsa alla serie D.
PARTENZA SOFT
La partenza del Monterosi, però, genera qualche perplessità, perché nelle prime due gare la squadra di D’Antoni ottiene appena due punti, frutto di due pareggi. Sono il Ladispoli (che è di nuovo nelle mani di Claudio Solimina) e il Civitavecchia (guidato da Alessandro Amici) ad essere a punteggio pieno al fischio d’inizio della terza giornata di campionato. È il turno che “stappa” le potenzialità del Monterosi, che vince a Ciampino sull’Almas con una rete di Renan Pippi, dando vita ad una serie di tre vittorie consecutive che danno slancio ai viterbesi.
Che, tuttavia, non riescono ad agganciare la vetta, che viene occupata dal Ladispoli, che dopo aver perso in casa con La Sabina (2-4), rialza subito la testa con due vittorie consecutive che lo tengono avanti di una lunghezza. Le prime cinque giornate di campionato sono animate anche da un’altra sfida, quella del gol, che vede Di Fiandra (Fiumicino) a segno 6 volte e Toscano (Ladispoli) e Fanasca (Monterosi) una in meno.
SCONTRI DIRETTI
Il primo scontro diretto tra Ladispoli e Monterosi si gioca al Marescotti e finisce uno a uno. Sono i viterbesi a sfiorare il successo e il sorpasso, che però non avviene. La domenica successiva, però, il Monterosi vince un altro scontro diretto, quello con il Fiumicino terzo in classifica. L’1-0 basta per conservare il posto alle spalle del Ladispoli, vincente 2-1 sul Grifone Monteverde, che dopo tre giornate registra le dimissioni di Pino Porcelli e l’arrivo in panchina di Stefano Sgherri.
Cede il passo, invece, il Civitavecchia, che cade in casa (2-0) con il Fonte Nuova. Il Monterosi deve lasciare il secondo posto al sorprendente Tolfa, che sale in classifica battendo il Grifone Monteverde e approfittando del mezzo stop dei biancorossi di D’Antoni contro la Vigor Acquapendente.
Proprio Tolfa e Monterosi si affrontano faccia a faccia alla nona giornata, e i viterbesi danno un’altra prova di forza vincendo sul campo esterno per riprendersi la piazza d’onore, dietro sempre il Ladispoli, che fa suo il derby con il Civitavecchia grazie ad un calcio di rigore, che Gianluca Toscano trasforma al 46.mo minuto del secondo tempo.
PRIMA VITTORIA
La nona giornata segna anche la prima vittoria del Monterotondo, guidato da Manolo Liberati e sempre sconfitto nelle precedenti otto giornate di campionato. Una vittoria importante, perché arriva contro il Grifone Monteverde che precede, prima del match, gli eretini con un solo punto in classifica e che, dopo il ko, scivolano in fondo alla classifica, lasciando presagire una stagione di difficoltà e sofferenza.
Singolarmente, nella decima giornata Ladispoli, Monterosi e Città di Fiumicino perdono contemporaneamente, lasciando così inalterati i distacchi in classifica, che vede il Ladispoli primo e il Tolfa dietro a -2. La sconfitta del Monterosi arriva in casa, per mano di quel Monterotondo che sembra aver improvvisamente invertito rotta.
LA SORPRESA TOLFA
Proprio il Tolfa di Mario Bentivoglio sorprende tutti balzano al comando della classifica, al fianco del Ladispoli, che pareggia 3-3 in casa contro il Crecas. Allo Scoponi, invece, Compagnucci e compagni battono il Civitavecchia la cui guida tecnica passa da Ugo Fronti a Gianluigi Staffa, che ha già guidato i nerazzurri in serie D qualche anno prima, e recuperano i due punti di svantaggio dalla capolista. Punti che vengono recuperati anche da Monterosi e Fiumicino, entrambi vincitori contro Almas e La Sabina.
Il primato del Tolfa dura due sole giornate, perché alla 13.ma è il Crecas a fermare la capolista sul suo terreno, lasciando di nuovo scappare il Ladispoli, che rifila una quaterna di reti al Fonte Nuova, con il Monterosi in scia e pronto ad approfittare della prima occasione per il sorpasso. Occasione che arriva subito, la domenica successiva, quando il Tor Sapienza batte 2-0 la squadra di Claudio Solimina e consente a quella di D’Antoni, che supera 2-0 il Grifone, di salire in vetta con un +2 sui rivali. Distacco che sale a +4 la domenica successiva, quando il Ladispoli frena ancora, facendosi fermare sul 2-2 in casa dal Fiumicino, che trova il gol del pareggio al 50.mo del secondo tempo con Nanni.
SERIE SI’
Le vittorie consecutive del Monterosi non si fermano e consentono ai biancorossi di aumentare il vantaggio, alla prima di ritorno, fino a 8 punti sul Ladispoli. Sono otto in tutto i successi di fila di Fanasca e compagni, striscia positiva che si interrompe alla seconda di ritorno, quando il Monterosi viene sconfitto (2-0) a Palombara dal Crecas. Ad approfittarne, però, è solo il Fiumicino, che supera La Sabina (1-0) e si porta a -5, mentre sul Ladispoli si agitano venti di crisi, dopo il ko interno (3-2) con il Monterotondo, firmato da una tripletta di Federici.
La testimonianza che sia il campionato del Monterosi arriva a marzo quando nella giornata in cui la capolista va ko in casa con il Tor Sapienza, cadono anche le rivali Fiumicino e Ladispoli. Anche il Crecas, che si propone prima al terzo posto e poi addirittura al secondo, non ha la costanza nei risultati e dopo tre giornate da damigella d’onore, torna nelle retrovie. Il Monterosi, invece, corre senza ostacoli: vince 2-1 a Fiumicino, sorride al crollo casalingo del Ladispoli (battuto 3-2 dal Grifone) e scappa via, portando il vantaggio addirittura a 13 punti, quando mancano sette giornate alla conclusione del campionato.
LA CRISI ROSSOBLU’
La sconfitta con il Grifone apre ufficialmente la crisi in casa del Ladispoli. Claudio Solimina rassegna le dimissioni da tecnico il giorno dopo il brutto ko interno. Il presidente Paris le accetta e affida la conduzione della squadra al suo vice Claudio Zannini, che però esordisce con una sconfitta a Palombara che tiene i palombaresi a -13 dalla capolista e i tirrenici lontano dai sogni di inizio stagione.
Neppure il pareggio (0-0) sul campo del Vescovio riapre alle rivali di tenere aperti i giochi promozione, perché i 12 punti con i quali il Monterosi arriva alla 30.ma giornata bastano per evitare ai viterbesi di festeggiare con quattro turni di anticipo l’approdo in serie D. È il gol di Pippi, al 45’ del secondo tempo della gara vinta 4-3 sul Montecelio, a far festeggiare tutta Monterosi per lo storico traguardo con i fuochi d’artificio al fischio finale.
PLAY OFF E PLAY OUT
A debita distanza dalla regina del girone, la corsa al secondo posto si risolve con uno sprint finale premiante per il Fiumicino di Raffaele Scudieri. Che prima avvicina il Crecas, sconfitto 1-0 ad Acquapendente; e poi lo supera alla terz’ultima giornata, grazie al 6-1 con cui vince il derby con il Fregene, che si sposa perfettamente con il 2-2 del Crecas a Monterotondo. La squadra di Palombara arriva a questo sprint con le gambe molli, al punto che non riesce a vincere nessuna delle ultime quattro gare finali, consentendo così allo Sporting di prendersi la piazza d’onore con una sola vittoria in tre gare.
Chiusa anzitempo la corsa alla serie D, resta invece in sospeso fino all’ultimo quella alla salvezza. Che alla fine premia il Montecelio, che prima agguanta i play-out in extremis grazie al gol su rigore di Stefano Iannotti al 46.mo della ripresa del match contro la Boreale e poi si prende la salvezza battendo (dopo i tempi supplementari e ancora con Iannotti superstar) il Monterotondo nella gara-salvezza.
IL CASSINO PROMETTE
Nel girone B è il Cassino che, in estate, risulta essere la squadra da battere. Insieme ai ciociari, anche la Vis Artena mostra ambizioni da primato, ma è l’Anzio che, in quanto retrocessa dalla serie D, accentra alcuni favori nei pronostici. Il Cassino (che nella denominazione ha la stessa data di nascita dell’Anzio, il 1924) richiama in panchina Massimiliano Babusci, uno dei giocatori al quale i tifosi sono più affezionati.
Nella rosa, ci sono alcune punte di diamante, come sono Ciro Corrado, Luca Della Pietra, David Masciantonio, Giuseppe Calcagni, Damiano Partiplo, Andrea De Paola e Matteo Campobasso, oltre al gambiano Kaswu Darbor, centrocampista molto dinamico e al giovane Luca Pontecorvi, che sarà premiato come uno dei migliori registi della categoria.
DELUDENTE
Il Cassino, però, delude (e molto) in avvio di stagione, perché dopo l’iniziale vittoria casalinga contro il Pomezia la squadra va in difficoltà. È la sconfitta sul campo del Città di Ciampino ad avviare una striscia di sette gare senza vittoria (appena tre pareggi) che porta alle dimissioni del tecnico. La società individua in Ezio Castellucci il sostituto ed è una scelta che porta i suoi frutti, anche se il cambiamento non invertirà la rotta in campionato. È la coppa Italia, infatti, a salvare la stagione degli azzurri, con il trofeo che al Francioni di Latina viene alzato a cielo davanti a oltre mille tifosi che hanno seguito la squadra a Latina nella finale vinta 4-1 sul Colleferro.
ANZIO DI RINCORSA
Anche l’Anzio, animato dalla voglia di tornare subito in quarta serie, stenta parecchio all’avvio del campionato. Il tecnico è un giovane allenatore, Flavio Catanzani, che impiega qualche settimana a far quadrare la squadra, che ha una forte vocazione “familiare”, vista la presenza del portiere Simone Rizzaro (figlio del presidente) e del direttore sportivo Mario Guida (cognato del numero uno).
La coppia diventa trio a metà stagione, quando al gruppo si unisce anche Paolo Riitano (che ha la bellezza di 40 anni) un altro che è “di famiglia” ad Anzio. fuori casa che i biancazzurri stentano, con una vittoria esterna che arriva solo alla decima giornata, all’interno di una striscia di cinque vittorie consecutive che, dopo l’avvio stentato, riportano l’Anzio a stretto contatto con le due squadre di vertice.
Che sono il Città di Ciampino, che decolla con 4 vittorie di fila nelle prime 4 gare, e la Vis Artena, che affida il gruppo (che comprende, tra gli altri, i fratelli Monaco Di Monaco, Roberto Romaggioli, Aniello Coppola, Pierluigi Pizzuti, Gianmarco Scacchetti, Marco Castellano e Alessandro Valentino) a Mirko Granieri. Della squadra fa parte anche Francesco Prati, che però si trasferisce a dicembre a Colleferro.
DA BAIOCCO A SANTONI
La Vis Artena inizia con un bel ruolino esterno, con due vittorie per 2-0 esterne che però non si bilanciano con l’unica vittoria interna su tre gare giocate al Comunale (due i pareggi); e che non bastano a tenere il passo del Città di Ciampino, costruito dal presidente Cececotto con il solo intento di raggiungere prima possibile la salvezza. La squadra, proprio alla vigilia dell’inizio del campionato, oltretutto cambia allenatore. Enrico Baiocco, il tecnico che aveva portato i biancorossblù in Eccellenza, si separa dal club e il dg Giordano Moroncelli, con l’ok del presidente, affida la squadra a Simone Santoni, fino all’anno prima calciatore del City. “Ricordo che alla prima partita di coppa Italia, contro La Sabina perdemmo di misura, ma avremmo dovuto subire più gol. Pensai che fosse il segnale di una stagione tra alti e bassi. Invece, nel ritorno riuscimmo a ribaltare il risultato e da lì iniziò la nostra ascesa”.
Il capitano della squadra è Tiziano Carnevali, già protagonista nel vincente campionato di Promozione. L’ex Nocerina fa parte di una rosa che ha in Diego Tornatore la sua punta di diamante (se non altro per i gol realizzati, record assoluto dell’Eccellenza) ma che può contare anche sulle capacità tecniche, oltre che dello stesso Carnevali, anche di Alessandro Pedrocchi, Enrico Citro, Stefano Martinelli, Ruggero Panella e Loreto Macciocca. Tutti giocatori portati a Ciampino da Giordano Moroncelli, che arriva dopo l’approdo in Eccellenza e che lega subito molto con il presidente Cececotto. “Ancora oggi, ad anni di distanza ci sentiamo e ci vediamo, segnale di un legame forte che si estende anche ad alcuni componenti di quella squadra”, fa sapere ancora oggi il direttore generale.
I GIOVANI
Attorno ai “senatori”, il tecnico-fantasma Simone Santoni (in panchina andava come dirigente non avendo ancora il patentino, lasciando il ruolo a Roberto Mancinelli, che era preparatore dei portieri) riesce a far ruotare una serie di giovani: da Simone Cassetti e Tommaso Tamburlani, da Faiton Turmalaj a Vlad Costantin Moisa. Il mix funziona anche nello scontro diretto ad Artena, che il Ciampino pareggia uno a uno, con una grande prova di forza, perché riesce a segnare il gol del pari su calcio di rigore pur essendo rimasta in 10 per l’espulsione di Martinelli (che, curiosamente, verrà espulso anche nel ritorno). “Ricordo che sono state due gare praticamente identiche, con due pareggi in fotocopia, ma che ci hanno dato la consapevolezza di poter arrivare da protagonisti fino in fondo”, sottolinea ancora Carnevali.
CRISI ROSSOVERDE
I due pareggi alla quinta e ventiduesima giornata aprono una doppia crisi tecnica nella Vis Artena. Il presidente Roberto Matrigiani all’andata decide di esonerare Mirko Granieri, chiamando a guidare la squadra Fabrizio Liberti. “Una scelta davvero dolorosa, ma a questo punto inevitabile”, spiega il presidente Roberto Matrigiani. Mentre nel girone di ritorno torna sui suoi passi, mandando via Liberti e richiamando Granieri. “L’auspicio è che si possa recuperare il terreno perso dalla zona di vertice e che la Vis Artena possa vedere ripagati gli enormi sforzi societari fatti in questa stagione”, scrive stavolta il numero uno in un comunicato stampa con il quale annuncia anche il silenzio stampa a fronte di presunti attacchi mediatici.
AUDACE E NUOVA ITRI
L’unica squadra che nella stagione riesce a battere il Ciampino è la Nuova Itri, che alla settima giornata supera 3-1 i biancorossoblù. Risultato scaturito da una errata valutazione dei tempi di viaggio, come rivela Ruggero Panella. “Ad itri per un errore logistico arrivammo al campo alle 10,10 con la gara che iniziata alle 11. Facemmo tutto di corsa ma poi ne pagammo le conseguenze sul campo”. Lo stop non cambia le carte sul tavolo del campionato, perché dopo poco meno di due mesi dal via del campionato l’Artena è comunque dietro di 2 punti, mentre l’Anzio è ancorato al quinto posto.
È a cavallo dell’andata e ritorno che il Città di Ciampino rallenta, pur senza mia fermarsi realmente. Dopo l’eliminazione dalla coppa Italia (il grande “cruccio” del presidente Cececotto) nella semifinale di ritorno con il Cassino, arrivano ben sette partite senza vittorie (solo pareggi) che, paradossalmente, anziché dare linfa alle avversarie, danno convinzione al City della sua forza e che sia un anno magico. “Fu proprio quello il momento clou della nostra stagione. Dopo aver pareggiato sette gare di fila, eravamo ancora in testa al girone. Lì capimmo che eravamo un gruppo forte, in grado di vincere il campionato”, ricorda ancora Moroncelli.
L’INCOSTANZA
Se l’Artena, con due sconfitte casalinghe consecutive, compromette la sua rimonta, l’Anzio invece infila cinque vittorie consecutive, che consentono alla squadra di Catanzani di portarsi a ridosso della vetta, con un -1 dal Ciampino che già fa pensare al sorpasso. Perché, nella domenica successiva, City e Artena (scivolato al terzo posto) si sfidano al Comunale arteniese, gara nella quale segna Gianmarco Scacchetti, che si era gravemente infortunato proprio all’andata.
Nel momento clou, però, quello del possibile aggancio-sorpasso, l’Anzio frana. A Pomezia, la squadra biancazzurra perde 2-0 e il Ciampino riesce addirittura a guadagnare un punto sugli anziati. Neppure lo scontro diretto del Bruschini, la settimana successiva, regala gioia all’Anzio. Che rischia anche di perdere la gara, pareggiata soltanto grazie ad uno straordinario gol in semi-rovesciata di Bispuri nel finale.
IL QUARTO INCOMODO
Accanto all’Anzio, nell’inseguimento al City, nel girone di ritorno c’è l’Audace che Marco Guidi ha “depisonianizzato”, cancellando ogni legame con il passato per caratterizzare il club con la sola cittadina di Genazzano. La squadra è affidata al giovane Daniele Greco, ex calciatore professionista che ricopre il doppio ruolo di allenatore-giocatore. Il gioco dei “colchoneros” (come li ridefinisce il loro dg Marco Guidi) è piacevole e proficuo sul piano realizzativo (Lorenzo Regis arriverà a segnare 19 reti) al punto che proprio l’Audace sarà la squadra che farà da arbitro nella corsa al secondo posto, tra Anzio e Vis Artena.
Il ritorno di Granieri sulla panchina rossoverde ridà slancio alla Vis, che mette insieme sette vittorie su otto gare che la riportano a stretto contatto della zona play-off. Ma, ancora una volta, l’Artena si dimostra incostante, pagando un prezzo elevato nel derby a Colleferro, perso con un 3-0 che non ammette repliche. E che il derby trasformi le squadre, lo dimostra anche l’Anzio la settimana successiva, quando travolge 4-0 proprio il Colleferro. Con lo stesso punteggio, gli anziati vincono anche il successivo derby a Nettuno.
UN SUPERGA DI FESTA
Il punto che consegna al Città di Ciampino la promozione in serie D arriva alla penultima giornata, nella lontana Monte San Biagio, dove il Gaeta gioca le sue partite casalinghe per l’indisponibilità del Riciniello. Ai padroni di casa serve un punto per l’aritmetica salvezza, al Ciampino il pari basta per festeggiare. L’uno a uno finale è dunque scontato, con Stefano Martinelli che, di testa, segna la rete che vale la storia.
“Per tutto il viaggio di ritorno festeggiammo sul pullman che ci riportava a casa”, racconta Tiziano Carnevali. “Cantammo, ballammo, per quanto possibile, brindammo con il presidente e i dirigenti che erano con noi. Ci fermammo anche a mangiare e per questo arrivammo a tarda sera al Superga, dove avevamo le nostre macchine. Lì trovammo una marea di gente ad accoglierci con applausi, bandiere e striscioni. Fu davvero una cosa mai vista”.
RUSH FINALE
Serve invece attendere le ultime giornata per vedere chi tra Anzio, Audace e Vis Artena accede agli spareggi nazionali. La corsa a tre, si risolve quasi in un mini-torneo che vede l’Audace affrontare, nelle ultime due gare, prima la Vis Artena e poi l’Anzio. La sfida con i rossoverdi, si gioca al Comunale di Artena alla penultima giornata ed è senza storia (3-0), mentre quella contro l’Anzio (che si gioca a Le Rose di Genazzano alla 34.ma) è un susseguirsi di emozioni.
La partita viene preceduta da parecchie ipotesi su presunti favoritismi ma il susseguirsi dei risultati parziali tra i due campi interessati (l’Artena gioca a Morolo) è entusiasmante. Sono i gol degli “audaci” Regis e Demofonti a regalare momenti di speranza all’Artena, mentre quelli di Dell’Accio e Ussia, che portano al successo (3-2) gli anziani regalano agli spareggi nazionali all’Anzio.
“Per quella gara prendemmo anche una multa per… invasione di campo”, ricorda il dg Marco Guidi. “Al fischio finale tanta fu la gioia che i tifosi che ruppero la porta di separazione dalla tribuna e il presidente Rizzaro si precipitò in campo per abbracciare tecnico e calciatori”.
PAPÀ RUGGERO
All’ultima giornata il Città di Ciampino è invece solo spettatore, perché , dopo aver vinto il campionato la settimana prima non gioca, per il ritiro avvenuto alla 15.ma di andata del Palestrina. Un ritiro che indirettamente favorisce il Ciampino che non avendo affrontato all’andata gli arancio-verdi non si vede togliere nessun punto, cosa invece successa sia all’Anzio che all’Artena, che vedono annullate le rispettive gare, come previsto dal regolamento nel caso in cui una squadra si ritiri prima della conclusione del girone di andata.
Alla fine i numeri del Città di Ciampino sono comunque impressionanti: 78 gol fatti, 71 punti e sole 29 reti subite. “È stata un’annata indimenticabile”, ricorda ancora Panella. “Io scelsi di non andare in serie D con l’Albalonga per andare a Ciampino, probabilmente con la convinzione di fare una stagione serena e con meno pressioni. Ma mi sbagliai perché la squadra che costruì Giordano Moroncelli fu devastante. La stagione fu per me meravigliosa anche perché, dopo un allenamento, trovai mia moglie al campo per darmi la notizia che saremmo diventati genitori”.
IL RE DIE…GOL
Grande protagonista dell’annata è Diego Tornatore, già recordman di gol l’anno prima in Promozione (33 reti per lui in campionato) che con la tripletta nella penultima di campionato (l’ultima il Ciampino non la gioca dovendo osservare un turno di riposo per il ritiro del Palestrina) contro il Lido dei Pini, diventa il calciatore che, in assoluto, ha segnato il maggior numero di gol (34) in un solo campionato.
Per festeggiare il primato, il dg Giordano Moroncelli prepara una coreografia speciale, con tanto di incoronazione sul campo del bomber, al quale tutti provano a far segnare quelle reti (tre appunto) che servono a superare il precedente record, appartenuto ad Alessio Carlini e stabilito con la maglia dell’Isola Liri. Segnare le tre reti tuttavia, non è facile per l’attaccante di origini campane, che viene pressato molto dai difensori del Lido dei Pini, bonariamente “richiamati” più volte dagli spalti dallo stesso dg Moroncelli, che teme per il flop della sua coreografia.
Il gol del record arriva all’ultimo minuto del match, quando il Città di Ciampino, già promosso, perde 2-3 in casa con il Cedial. “Nell’ultima partita riesco a fare la tripletta del record”, ricorda oggi Tornatore. “Ma il punto è che uno dei tre gol l’ho fatto grazie a un liscio di Panella sotto porta, che non riesce ad impattare la palla in modo clamoroso perché era ad un metro dalla porta. Dietro di lui però c’ero io e l’ho messa dentro. È grazie a quel liscio che ho stabilito un record che mi riempie d’orgoglio”.
AL RISTORANTE
La festa vera e propria della squadra arrivò qualche giorno dopo, con una cena al solito ristorante dello stadio Superga, che era diventato il “ritrovo” del gruppo. Una cena nel corso della quale vengono ripercorsi i momenti belli, quelli bui e ricordati gli aneddoti di una stagione che neppure quando la squadra infilò otto pareggi consecutivi, fu messa in discussione.
“Tra la fine del girone di andata e l’inizio di quello di ritorno arrivammo con il fiato corto – ricorda anche Carnevali –. D’altronde, la rosa era ristretta e le nostre gambe accusarono la fatica. Oltretutto, dovevamo superare la delusione dell’eliminazione in semifinale da parte del Cassino, che poi vinse la coppa. Ma fu proprio lì che capimmo che avremmo potuto farcela perché se noi camminavamo le altre non correvano e non riuscirono a prenderci. Poi, il presidente rinforzò la squadra con qualche elemento come Sansotta e Casciotti e riprendemmo a marciare spediti verso la realizzazione del nostro sogno”.
Anche l’Anzio, dopo qualche settimana fa festa. A differenza dello Sporting Città di Fiumicino, la squadra di Catanzani riesce a giocare (bene) e vincere gli spareggi nazionali. Nel primo turno riesce a superare il Biagio Nazario grazie ai due gol segnati fuori casa nel match di andata (1-1 nel ritorno al Bruschini), mentre nella finale è il San Donato Tavernelle che si arrende ai biancazzurri in entrambi i match: 2-0 ad Anzio, 3-2 nel ritorno in Toscana.
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