giovedì, 25 Aprile 2024

I PROTAGONISTI

STAGIONE 1992 -1993: FIUMICINO E FERENTINO

La rosa del Fiumicino 1991-1992, vincitrice del girone A
Glauco Cozzi, tecnico del Fiumicino al “lavoro” a bordo campo
Una pagina del Messaggero che racconta l’Eccellenza
La rosa del Ferentino della stagione 1992-1993
Fabio salvatici, allenatore del Ferentino 92-93

 

LE CLASSIFICHE FINALI

GIRONE A

GIRONE B

LE PUNTATE PRECEDENTI

Il secondo anno di vita per l’Eccellenza si apre con il ritorno del Villalba, la cui avventura in Interregionale dura una sola stagione. L’estate del 1992 è comunque nefasta per le squadre tiburtine perché dalla quarta serie torna in Eccellenza anche la Tivoli Terme, salvata l’anno prima dal ripescaggio. A completare il tris delle squadre che scendono dall’Interregionale è la Policassino, destinata nel giro di qualche anno a scomparire; mentre dalla Promozione salgono Tuscania, Ciampino e il Ferentino, che la stagione prima aveva acquisito il titolo dell’Anagni, lasciato libero dopo l’unione delle due società cittadine. Alatri e Sorianese vengono invece ripescate per completare gli organici dei due gironi. La cui composizione è ritoccata rispetto all’anno prima: la novità è rappresentata dallo spostamento di posto tra Tanas Primavalle, che finisce nel girone B, e La Rustica, che sale al girone settentrionale. Resta invariato il limite di partecipazione alle gare, fissato al 26.mo anno di età, ma il numero degli juniores da inserire nella lista diventano tre. Confermata anche la regola sull’impiego dei “fedelissimi”.

IL GIRONE A

Superata la grande delusione della stagione precedente, il Fiumicino si ripresenta al via del secondo campionato di Eccellenza più determinato che mai a riprendersi quanto il giudice sportivo gli aveva tolto qualche mese prima. Alla guida del club, ancora Spurio Oberdan con il ds Pietro Masci al suo fianco e Glauco Cozzi di nuovo in panchina. Anche la squadra è quella che, senza la penalizzazione, aveva totalizzato 38 punti. Nonostante sia un gruppo ben rodato e carico di rabbia, il Fiumicino accusa qualche difficoltà a carburare. Tanto che nelle prime quattro gare di campionato colleziona appena quattro punti, con una pesante sconfitta (3-0) sul campo della Tivoli Terme; testimonianza evidente di come nessuno abbia intenzione di regalare qualcosa alla squadra rossoblù per quanto successo la stagione precedente. Il “risarcimento”, Fiumicino deve dunque conquistarselo sul campo e così accade, dopo una stagione in cui la Sorianese riesce a restare in corsa per il salto di categoria fino alla penultima giornata, prima di cadere (2-0) sul campo del Fregene. Alla fine saranno proprio tre i punti di distacco tra i rossoblù e i viterbesi.

La marcia vincente del Fiumcino inizia proprio dalla sconfitta di Tivoli. Perché dopo il pesante ko la squadra di Cozzi infila una serie di risultati positivi che durano un intero girone. “Ricordo che svolgevamo gli allenamenti sempre con sottofondo musicale, amplificato dagli altoparlanti dello stadio Desideri – racconta Stefano Mattiuzzo, centrocampista di quel Fiumicino – Che venivano interrotti soltanto dall’arrivo di abbondanti fette di pizza o crostate alla nutella. La domenica, poi, svolgevamo il preriscaldamento chiusi nello spogliatoio facendo yoga e giocando a pallavolo; era la nostra forza, le armi con cui mister Cozzi ci rese di nuovo vincenti”.

LA SORIANESE

La fantastica striscia positiva del Fiumicino si interrompe soltanto alla sesta di ritorno, quando i rossoblù scivolano in casa (3-1) contro il Tuscania. La Sorianese approfitta del passo falso della capolista per alimentare le sparenze di aggancio, ma lo sforzo porta soltanto ad una riduzione del distacco (–1) non al suo annullamento. E mentre ci si prepara ad un finale thriller o, magari ad uno spareggio, arriva inaspettato lo scivolone della squadra viterbese alla penultima di campionato. Una liberazione per Fiumicino e il Fiumicino, che dopo dodici mesi vissuti a testa bassa possono finalmente festeggiare, cancellando con un bel colpo di spugna la cocente delusione dell’anno prima. La festa è doppia in casa rossoblu perché al campionato, la squadra di Cozzi abbina la vittoria nella Coppa Italia (assegnata per la prima volta in una finale regionale su doppio confronto di andata e ritorno): accoppiata vincente che nella storia dell’Eccellenza verrà ripetuta altre quattro volte. Per Glauco Cozzi ma, soprattutto per il ds Pietro Masci, la persona che più di tutti aveva subito le ironie dei tifosi per il caso Portolano, è una grande rivincita.

IL GIRONE B

Anche nel girone B anche c’è una squadra che si staglia sopra le altre. È il Ferentino, appena salito dalla Promozione, che su trenta giornata di campionato, ventinove le vive da capolista. La corsa verso la quarta serie non è tuttavia agevole e in alcuni momenti della stagione coinvolge addirittura sette squadre. Dalla terza alla trentesima giornata, i ciociari lasciano pochissimo spazio alle avversarie, anche se talvolta devono condividere il primato con altri club. Ceccano (che dopo due giornate è a punteggio pieno da solo al comando del girone), Vis Sezze, Ciampino, Vjs Velletri e perfino il Tanas Primavalle, l’Alatri e il giovane Macir Cisterna provano a contrastare il passo del Ferentino. Ma nessuno riesce mai a scalzare del tutto la squadra di Salvatici. “Avevamo appena vinto il campionato di Promozionericorda il tecnico ciociaroe la squadra era in pratica la stessa che aveva ottenuto la promozione l’anno prima. La gente ci seguiva piena d’entusiasmo e il gruppo, forte e coeso, avvertiva questo affetto come una spinta. Affrontammo tutte le gare con grande serenità, convinti di poter far bene anche se non mancarono le squadre che ci diedero del filo da torcere”.

La corsa alla promozione è un’emozione continua perché ogni settimana il girone B propone novità, agganci e allunghi. I contendenti al primo posto si alternano, dando spazio a speranze e delusioni in serie. Inizia il Macir Cisterna, squadra giovane che con una buona partenza riesce a tenere il passo del Ferentino, affiancandolo in vetta alla classifica per due settimane di fila. Poi ci provano, a turno, Vis Sezze, Alatri, Velletri e il Tanas Primavalle. Ma sono fuochi di paglia perché le uniche due squadre che hanno il passo giusto per mettere paura al Ferentino sono il Ceccano (considerata da tutti la squadra più forte del girone ma che non trova la giusta continuità nei risultati), la Vjs Velletri e un’altra neopromossa, il Ciampino di Pasquale Camillo che riesce a battere (2-0) i migliori della classe nella gara giocata all’Arnaldo Fuso, recitando un ruolo da protagonista fino in fondo nonostante una partenza ad handicap (tre sconfitte di fila). “Quello ciociaro era davvero uno squadronericorda l’ex tecnico del CiampinoNoi, invece, eravamo un gruppo interamente formato da giocatori di Promozione, che faceva leva sull’entusiasmo ma giocava anche un buon calcio. Ricordo che nella vittoria interna con il Ferentino, i numerosi giornalisti che seguivano la capolista, a fine partita vennero a farmi i complimenti per la prestazione della squadra”.

CIAMPINO SECONDO

L’esperienza alla fine si rivela fondamentale nell’economia del campionato e così il Ciampino finisce la stagione al secondo posto, a tre lunghezze dal Ferentino. Decisive, per frantumare i sogni ciampinesi, due ko esterni consecutivi a Palestrina e Cassino, che arrivano a cavallo della bella vittoria casalinga con la capolista e impediscono alla squadra di Camillo di agganciare i rivali in vetta alla classifica.

Dall’altra parte, invece, il Ferentino supera con carattere diverse prove del fuoco. Come quella sul campo della Policassino. In un derby accesissimo e contestatissimo dai padroni di casa, la squadra di Salvatici si impone uno a zero, portando a casa due punti fondamentali nell’economia del campionato. La tensione del derby è però altissima e gli incidenti che ne scaturiscono portano ad una pesante sanzione per lo stadio Comunale di Cassino, che viene chiuso per oltre un anno dal giudice sportivo. Punita severamente la vile aggressione a fine partita messa in atto da una decina di dirigenti a danno di arbitro e guardalinee, ripetutamente colpiti con calci e pugni al volto e sulla testa.

Superato a fatica lo scoglio Policassino, la domenica successiva il Ferentino si presenta al confronto con il Macir Cisterna con un punto di vantaggio su Vjs Velletri e Ceccano e due su un trio formato da Pro Cisterna, Palestrina e Ciampino. Mancano sei giornate alla conclusione del campionato, e il cammino sembra ancora lungo e difficile per i ragazzi di Salvatici. Gli avversari, anche se senza particolari interessi di classifica, non concedono nulla alla capolista. Anzi, quando se la ritrovano avversaria diretta moltiplicano impegno e sforzi. Come fa il Macir Cisterna, che al Comunale di Ferentino sembra indemoniato; sul campo va a mille e a fine primo tempo si porta sul tre a uno, dando netta l’impressione di poter imprimere al campionato una sterzata improvvisa. Il grande carattere dei ragazzi di Salvatici esce fuori nell’intervallo quando Salvatici alza bruscamente la voce nello spogliatoio. Nella ripresa il Ferentino riesce a rimettere le cose a posto e il tre a tre finale consente ai biancorossi di mantenere comunque la testa della classifica, sia pure avendo al fianco la Vjs Velletri, già co-capolista in altre tre occasioni, che nella stessa giornata vince sul campo della cenerentola del girone, la Stella Azzurra Porrino, che chiude il campionato con soli dodici punti in classifica e la bellezza di ventuno sconfitte. All’appuntamento con il primato non arriva invece il Ceccano, che deve dividere la posta in palio (1-1) nella delicata trasferta sul campo della Pro Cisterna.

RALLENTAMENTO

Anche la domenica successiva il Ferentino accusa un’altra mezza battuta a vuoto, ma anche stavolta non è il solo. Il pareggio senza reti sul campo del Palestrina fa correre qualche brivido ai ragazzi di Salvatici, ma la Vjs Velletri non riesce a fare di meglio nel big-match della giornata contro la Pro Cisterna. Di questi due pareggi ne approfitta la Vis Sezze, che aggancia le due battistrada rifilando un secco 4-0 al Fondi. Ma né la squadra veliterna, né quella setina riescono a mantenersi così in alto perché il Ferentino ritrova se stesso e infila quattro vittorie consecutive nelle ultime quattro giornate, respingendo, così, anche l’ultimo assalto del Ciampino, che chiude il campionato con una serie di undici risultati positivi di fila. La certezza del salto di categoria, per i ragazzi di Salvatici arriva alla penultima giornata, quando con un gol di Di Stefano il Ferentino vince ad Aprilia. Per festeggiare serve però una combinazione di risultati, che arriva soltanto a tarda sera dopo un giro di telefonate tra gli addetti ai lavori. L’attenzione mediatica di radio e tv sul campionato di Eccellenza a quei tempi non è ancora forte e la sicurezza aritmetica del successo, quindi, arriva soltanto quando si ha la certezza del pareggio interno della Vis Sezze nel derby con la Nuova Itri e della contemporanea sconfitta della Vjs Velletri a Ceccano; risultati che portano da due a tre i punti di vantaggio del Ferentino sulle dirette inseguitrici. L’ultima partita di campionato, gara interna con il Tanas Primavalle, diventa l’occasione per festeggiare un campionato straordinario che, per la prima volta nella sua storia, porta in quarta serie un club che soltanto tre anni prima era in Seconda categoria.

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