domenica, 22 Dicembre 2024

I PROTAGONISTI

STAGIONE 2010-2011: PALESTRINA E GINNASTICA E CALCIO SORA

Il Corriere dello Sport celebra la promozione del Palestrina
Alessandro Grossi, allenatore dell’Isola Liri
Il Messaggero celebra la vittoria della coppa Italia del Città di Marino
Festa dei calciatori del Palestrina
La rosa del Palestrina 2010-2011
Pino Petrelli, tecnico del Civitavecchia 2010-2011
Sandro Pochesci, tecnico della Lupa Frascati 2010-2011
Claudio Solimina, tecnico subentrato al Palestrina
La Festa del Sora dopo lo spareggio vinto al Flaminio
La festa del Sora dopo lo spareggio de Flaminio

LE CLASSIFICHE FINALI

GIRONE A

GIRONE B 

PUNTATE PRECEDENTI

Prima dell’inizio della stagione 2010-2011, gli obblighi per l’impiego dei giovani in età di Lega viene codificata per tre campionati consecutivi. Sono 4 i giovani imposti per la nuova stagione, di cui due nati dopo il 1 gennaio 1991 e altri due nati dopo il 1 gennaio 1990 (il primo) e dopo il 1 gennaio 1992 (il secondo). Negli anni successivi, invece, si dovranno impiegare sempre 4 calciatori, ma uno per ogni classe di età, dal 1991 al 1994 (con quest’ultimo che dalla stagione 2012/2013 dovrà avere maturato almeno un’intera stagione sportiva di tesseramento per la stessa società). Da quest’anno, poi, cambiano le disposizioni per l’effettuazione dei play-out non si darà corso alle gare se tra le due contendenti di ciascun abbinamento risulterà un divario superiore a 8 punti in classifica, e non più i 10 precedenti.

In estate, dopo le promozioni di San Cesareo, Formia 1905 (che trasferisce il titolo al Terracina), Roma VIII e Corneto Tarquinia (e le retrocessioni dalla serie Di di Rieti e Morolo) rinuncia ad iscriversi al campionato la Stella Polare, squadra della Guardia Costiera, che taglia i fondi destinati al calcio. Sono sei i posti da colmare, che vengono assegnati all’Anitrella, al Città di Marino, al Monterosi (appena retrocessa), Tor Sapienza, Comunale Foglianese e Torrenova (altra retrocessa), con quest’ultima che usufruisce per la seconda colta del ripescaggio. Una condizione che spinge il Comitato a rivedere alcuni parametri, escludendo dalla graduatoria chi è stato ripescato nelle due stagioni precedenti.

RIPESCAGGI E FUSIONI

Al posto della Stella Polare, viene ripescato il Roccasecca, mentre la Cavese trasferisce il proprio titolo alla vicina Lariano, il Roviano lo lascia al Torbellamonaca e il Tor Lupara alla “sorella” Fonte Nuova. La Vis Empolitana, dopo una sola stagione torna ad essere Pisoniano, mentre la squadra della frazione La Lucca cambia denominazione assumendo quella del proprio comune, ovvero Monte San Giovanni Campano.

Terracina e Morolo nel girone B sconteranno poi punti di penalizzazione (che non incideranno sul risultato finale), stessa cosa accadrà per la Pescatori Ostia nel girone A. Proprio le penalizzazioni saranno uno dei motivi di maggiore tensione nello svolgimento del campionato, che nel girone B proporrà uno splendido (e anche carico di tensione) duello tra Lupa Frascati e Sora, con i castellani che prima vengono penalizzati di 8 punti e poi se li vedono restituire. Stesso percorso per il Roccasecca, coinvolto nella stessa vicenda, che è quella di Ambrosi, calciatore che ha un doppio tesseramento come allenatore e calciatore per due società diverse (come tecnico esercita in una piccola società di settore giovanile) e che nella stessa stagione veste sia la maglia della Lupa che quella dei ciociari.

LAVORO PER IL GIUDICE

L’avvio del campionato dà subito lavoro al giudice sportivo, che deve “rettificare” i risultati di un paio di partite nelle prime due giornate di campionato. In entrambe, è coinvolto il Fiumicino che si vede assegnare lo 0-3 a tavolino contro il Civitavecchia e il Monterosi per la posizione irregolare di un suo calciatore, Daniele Di Giovanni, che non ha scontato una squalifica. Il Fiumicino perderà, sul campo, anche la terza gara di iniziale e darà vita ad una stagione di grande sofferenza, che porterà il club rossoblù a infilare anche una striscia negativa di 5 sconfitte di fila.

La vittoria a tavolino sembra dare una spinta giusta al Civitavecchia, che il presidente Umberto Tersigni affida all’imprenditore Adriano Clemeno, che sceglie per la conduzione tecnica della squadra Pino Petrelli, un “nome”, con l’intento di riportare in quarta serie la squadra nerazzurra. In squadra ci sono calciatori come Raffaele Di Giacomo, punta che segnerà 23 reti a fine stagione, fresco vincitore della coppa Italia con la Vigor Cisterna; Antonio La Cava e Alessandro Iezzi, altri due calciatori dal passato nobile, ai quali a metà stagione si aggiungerà anche Francesco Pistolesi. Dopo le prime due vittorie consecutive, però, la prima parte della stagione non si snoda sotto una buona stella. La squadra naviga nella seconda parte della classifica, facendo pensare all’impossibilità di essere protagonista. Anzi, per un paio di giornate, sorge anche il timore che il Civitavecchia debba fare i conti la dura vita delle retrocedende.

PARTENZA SOFT

Il nerazzurri saranno invece protagonisti nella seconda parte della stagione, quando saranno autori di una grandissima rimonta. La stessa che consegnerà al Palestrina la chiave per aprire la porta che dà l’accesso alla serie D. Ma come per i nerazzurri, anche i gialloverdi del presidente Augusto Cristofari, il campionato non parta sotto i migliori auspici. Al punto che la squadra passa per un cambio di allenatore, dopo l’esonero di Manrico Berti alla decima giornata, quando il Palestrina vince 2-0 sul campo del Torrenova. Al tecnico non basta essere imbattuto con tre vittorie e due zero a zero (porta inviolata per 480 minuti) nelle prime 5 giornate per salvare la panchina, che viene affidata a Claudio Solimina.

Sono altre le squadre che partono bene in questa stagione. Una di queste è una sorpresa, quel Tor Tre Teste che infila 4 vittorie nelle prime 4 gare e si mette al comando di un gruppo che comprende anche l’Albalonga, che alla quinta giornata scavalca in vetta i romani (ko a Palestrina) vincendo 3-1 sul campo della Pescatori Ostia con una doppietta di Hernan Molinari, una delle punte di diamante della società del presidente Bruno Camerini. Oltre all’argentino (che firmerà 23 volte nel tabellino delle partite) in attacco ci sono anche Corrado Zanchi, che a metà stagione si trasferirà ad Artena, e il sempreverde Alessandro Bucri (che è classe ’70…) che pur giocando 28 gare segnerà solo 8 volte.

ARRIVA IL RIETI

Il primato dell’Albalonga dura però poco, perché prima la Tor Tre Teste si riprende la vetta per lasciarla, subito dopo, al Rieti, che infila la quinta vittoria (terza esterna) su sette gare ed è ancora imbattuto. Al terzo posto, si affaccia il Palestrina dalla connotazione molto sudamericana, visti gli interessi lavorativi del suo presidente con l’Argentina. Cinque i connazionali di Diego Armando Maradona, due i brasiliani (uno dei quali è quel Ferri De Oliveira che ha appena vinto il campionato con lo Zagarolo) e un uruguaiano, che gioca in porta. Tra gli italiani, invece, ci sono Salvatore Cangiano, detto “Sasà” che diventerà poi uno allenatore del Palestrina, e non solo, Michele Gallaccio (che sarà il miglior marcatore della stagione con 18 reti) Ciro Corrado, esterno dalle grandi qualità atletiche e tecniche, e Maurizio Alfonsi, che a dicembre, però, si sposterà a Ostia.

Il Rieti, però, non riesce ad avere continuità, perché la vittoria per 2-0 nel derby con il  Civitavecchia (un grande classico del calcio laziale) non è seguita da altri risultati “pesanti” (due pareggi di fila e una sconfitta); cammino che lascia spazio ad un’altra novità, rappresentata dal Pisoniano di Gianluca Toscano (che sarà ancora una volta capocannoniere con 24 gol (contro i 22 di Hernan Molinari). La squadra tiburtina infila una serie di sette vittorie consecutive che la proiettano in vetta. Soltanto il pareggio (2-2) a Fonte Nuova spezza la serie sì, che subito dopo riprende con altre cinque vittorie consecutive.

UN ALTRO CAMPIONATO

Il giro di boa dà una svolta al girone A, perché se la vittoria del Pisoniano sul Palestrina (2-0) sembra segnare lo spartiacque tra le due squadre, in realtà di trasformea in una vittoria di Pirro per Toscano e compagni. Il Palestrina, perde anche la finale di coppa Italia (3-1 dal Marino a Casal de Marmo, dopo l’iniziale gol di Gallaccio) ma subito dopo ingrana una marcia che lascerà per strada tutte le rivali. Diventeranno 16 le vittorie consecutive, come mai nessun altro è riuscito a fare in Eccellenza. Serie che inizia con il 2-0 sul campo del Cecchina, quando il Palestrina ha sei punti di ritardo dalla capolista Pisoniano, ancora imbattuta. “Dopo la sconfitta in finale contro il Marino, abbiamo fatto quadrato e ci siamo ricompattati”, rivelerà poi Solimina.

È il Civitavecchia a dare il primo dispiacere stagionale in campionato al Pisoniano. La sfida del Fattori la decide un gol, anzi un eurogol di Giacomini al 33’ della ripresa, con i tirrenici che ottengono la terza vittoria di fila che vale la piazza d’onore. La serie di successi consecutivi arriverà a quota sette, che porta la squadra di Petrelli al comando della classifica alla settima di ritorno, quando al Pisoniano non basta un gol del solito Yuri Fazi per vincere a Maccarese. Servono dieci vittorie di fila, invece, al Palestrina per arrivare più in alto di tutti. Tra queste c’è anche quella sul campo dell’Albalonga, che alla nona di ritorno fa infuriare il presidente del club castellano, che durante la trasmissione Sport in Oro si lascia andare a considerazioni pesanti nei confronti della classe arbitrale e non solo. Parole che non sfuggono agli inquirenti della Disciplinare, che squalificano Bruno Camerini per 3 mesi. “Quella fu la partita che ci diede la consapevolezza di poter vincere. Avevamo chiuso il girone di andata non proprio in linea con l’obiettivo iniziale, a 11 punti dalla prima in classifica”, ricorda Ciro Corrado. “Vincere in casa dell’Albalonga ci diede la spinta per rimontare tutti”.

FOLLE CORSA

L’inarrestabile corsa del Palestrina non scoraggia però il Pisoniano anche quando la squadra di Giuseppe Di Franco perde a Fiumicino. È il presidente Nazario D’Antoni a tenere viva la speranza: “Si deciderà tutto all’ultima giornata, e noi ci saremo”, dichiara con un pizzico di ottimismo eccessivo. Perché i ragazzi di Solimina arrivano a quota 12 vittorie e si portano a +7 sul Pisoniano; solo il Civitavecchia (11 vittorie su 12 gare) riesce a resistere a questa “folle corsa”, restando in scia della capolista (-1). È la sfida diretta della terz’ultima giornata a decidere il campionato. Michele Gallaccio regala tre punti pesantissimi al Palestrina, firmando il gol della vittoria sul Civitavecchia, che scivola a -4 e dà la svolta alla stagione dei prenestini. La festa promozione scatta al termine della gara che la squadra di Solimina gioca a Cura di Vetralla e che vince (2-0) sulla Foglianese.

Dopo quarantatré anni dall’era della presidenza di Dino Viola, l’ex numero uno della Roma tricolore, il Palestrina torna nel campionato Interregionale. La vittoria decisiva è firmata da due argentini, Ott Vale e Juarez, voluto  del presidente Augusto Cristofari, molto legato alla terra dei gauchi. Nell’ultima giornata, il Palestrina però manca l’en-plein di vittorie nel girone di ritorno, cedendo i tre punti in casa (2-0) al Pisoniano. Punti che però non bastano per agganciare al secondo posto il Civitavecchia, che con il 2-2 a Monterosi va agli spareggi nazionali, che vedrà i nerazzurri eliminati al primo turno, nel doppio confronto con il Sansovino. Per la serie D, la squadra tirrenica dovrà aspettare estate inoltrata, quando dall’Interregionale arriverà la notizia del ripescaggio.

Nell’ultima giornata, fa festa anche il Città di Marino, che ottiene il salto in serie D per essere arrivato alla finale della Coppa Italia Nazionale, gara persa 3-1 contro l’Ancona, ma che, in virtù della promozione ottenuta in campionato dai dorici, consegna il salto di categoria ai castellani. Il Città di Marino festeggia la promozione alla radio, ascoltando il risultato della gara, ultima di campionato, dell’Eccellenza marchigiana tra Ancona e Fermana. Un 2-2 che consegna il titolo regionale ai biancorossi e la serie D al Città di Marino.

PARTENZA DA LUPA

Nel girone B, è la Lupa Frascati a partire con il piede pigiato sull’acceleratore, mettendo insieme sette vittorie di fila nelle prime sette giornate di campionato. La squadra è guidata da Sandro Pochesci e la società non nasconde le ambizioni di scalata alla serie D. L’organico di prim’ordine, con una coppia di attaccanti di origini napoletane molto efficace. Giuseppe Guardabascio (uno degli attaccanti più prolifici dell’Eccellenza nazionale, che vincerà la classifica marcatori con 31 reti all’attivo) e Gianluca Polverino garantiscono un potenziale di gol molto elevato. In difesa ci sono “colossi” come Cristiano Gagliarducci (ex prof), Roberto Festa, Luca Cichella, Simone Santoni e Andrea Casciotti, che offrono adeguata copertura. Organico che può contare anche su Gabriele Ognibene e su un velocissimo Alessandro Pedrocchi, e che a dicembre si impreziosirà con la fantasia di Stefano Iannotti, che sceglie il giallorosso dopo aver iniziato la stagione a San Cesareo.

C’è anche una squadra romana che si erge a protagonista in avvio di campionato. È il Tor Sapienza di Marco Ippoliti, che grazie a un gioco concreto riesce a tenere la porta inviolata per 454’ minuti, ovvero per poco più di 5 gare, con Diego Di Giosia che a 33 anni esalta le sue doti di numero uno. L’ottimo rendimento difensivo (un solo gol subito dopo sette giornate) portano i gialloverdi al secondo posto del girone, alle spalle di quella Lupa che ferma la striscia positiva all’ottava giornata, perdendo il derby (1-0) a Nemi. Diego Di Giosia e il Tor Sapienza ripeteranno poi la striscia positiva di imbattibilità, portando stavolta i minuti senza prendere gol fino a 524 minuti. Sarà il Frascati a interrompere l’imbattibilità della squadra romana, che riesce a evitare la sconfitta per tre mesi.

IL TORO DI SORA

La piazza d’onore del girone B, sempre alle spalle di una Lupa Frascati che viaggia a ritmi elevati, viene raggiunta alla nona giornata anche dal Sora, guidato in panchina da Pasquale Luiso, l’ex “Toro di Sora” che aveva preso in mano la squadra nel gennaio del 20110 e portata alla salvezza nel precedente campionato di Eccellenza. Per restare alla guida dei bianconeri, Luiso pretende una squadra d’alta classifica e riesce ad ottenerla, dal neo presidente Massimo Tucciarelli. I nomi di Giuseppe Bellucci, Mattia Perrotti, Vincenzo Scarpato, Gianluca Simeoli, Daniele Lisi, Dante Volante, Andrea De Ciantis, Diego Tornatore (che a metà stagione però si trasferirà a Cisterna) e del brasiliano Pablo Cristian Ferreyra costituiscono un’ossatura che si dimostrerà di grande valore per la categoria. In estate, per avviare nel migliore dei modi la nuova stagione, il Sora gioca un’amichevole di lusso a Fiuggi contro la Lazio, in ritiro nel centro termale.

Lupa Frascati e Sora, a quattro giornate dal giro di boa, sembrano destinate a caratterizzare il girone. Ma il San Cesareo di Fabio Lucidi ha intenzione di non lasciar scappare le due battistrada e, con tre vittorie di fila (firmate anche dai gol di Stefano Tajarol, attaccante che arriverà a segnare in tutte le categorie, dalla Lega Pro alla Promozione) che proiettano i rossoblù al terzo posto in classifica. Che Marco Neri e compagni abbiano le carte in regola per stare al passo della vetta, lo dimostrano nel confronto diretto con la Lupa Frascati, che frena (1-1) la corsa della regina del girone; nella giornata in cui il Formia ritrova, dopo due mesi, il successo grazie a un gol di Agostino De Santis, destinato a diventare il recordman di presenze nel campionato di Eccellenza del Lazio.

ROMA VIII IN NEGATIVO

In tema di record negativi, c’è quello della Roma VIII, squadra del quartiere romano di Tor Bella Monaca, che ha un cammino disastroso, perché resta per ben 14 gare senza fare punti; l’uno a uno che interrompe la serie di ko consecutivi arriva proprio nel derby di casa, quello appunto con il Tor Bella Monaca, che si gioca al campo Panichelli. L’”evento” segna il giro di boa del campionato, con la Lupa campione d’inverno anche dopo i recuperi che Sora e San Cesareo devono giocare contro Monte San Giovanni Campano e Ceccano (gare rinviate per maltempo) e che terminano senza reti entrambi.  A metà campionato, è il Città di Marino a festeggiare il raggiungimento di un traguardo. La squadra di Manolo Patalano, che in semifinale ha eliminato la Lupa Frascati, allo stadio di Casal del Marmo alza al cielo la coppa Italia di Eccellenza. Un trofeo che è un passepartout per la fase nazionale e che porterà la serie D in dote ai castellani.

Il ritorno in campo dopo la sosta natalizia non cambia gli equilibri del girone, anche se alla seconda di ritorno si registra il ko casalingo della Lupa Frascati. È il Lariano a espugnare l’8 Settembre (3-2) non senza polemiche arbitrali da parte giallorossa. Ko che consente al Sora di avvicinarsi a -1 della vetta. Ma una settimana dopo la Lupa di riprende il vantaggio, andando a vincere il confronto diretto a Sora. Vanno a segno Gagliarducci e Polverino, ma la gara ha uno strascico perché il tecnico del Frascati, Sandro Pochesci, finisce al commissariato insieme a due tifosi del Sora, dopo il concitato finale di gara. Espulso nell’intervallo, il tecnico della Lupa nel secondo tempo assiste al match dalla tribuna, nel settore riservato agli ospiti. Una collocazione che tuttavia non evita all’ex calciatore bianconero (Pochesci ha giocato a Sora negli anni 90) di venire a contatto con i tifosi di casa, costringendo la Polizia a intervenire.

LA PENALIZZAZIONE

Fino alla 22.ma giornata il vantaggio sul Sora varia tra i 4 e i 2, ma quando la Lupa Frascati perde a Formia, offre su un piatto d’argento la chance-primato al Sora che, vincendo 4-0 sul Ceccano, non si lascia sfuggire l’occasione per salire in vetta. I bianconeri restano al comando della classifica fino alla 27.ma giornata, turno nel quale il Sora (che viene da 7 vittorie consecutive) si fa rimontare dal Marino dopo essere stato avanti 2-0. L’incontro del “Domenico Fiore” è condizionato da freddo e vento, il Marino scende in campo senza nove titolari ma con una forte determinazione a non cedere il passo alla capolista, che va in gol dopo 80 secondi con Dante Volante e poi raddoppia a inizio secondo tempo con Gianluca Simeoli. Sono Christian Scarlato e Devid Turazza, nel giro di 5 minuti, a metà del secondo tempo a riportare in parità il match, il cui risultato finale riconsegna la pole solitaria al Frascati, travolgente per 6-2 sul Terracina.

Alla sosta di Pasqua il girone B ci arriva con la Lupa capolista, avanti di due punti sul Sora, che però si ritrova in vetta dopo le due settimane di pausa, quando il campionato riprende con un nuovo volto. Il 23 aprile arriva infatti la penalizzazione di 8 punti alla Lupa Frascati, punita insieme al Roccasecca per “il caso Ambrosi”, calciatore che si era tesserato dapprima con i giallorossi e, successivamente, con la squadra ciociara, partecipando a 12 gare della prima società e ad 8 gare della seconda  senza poterlo fare perché, ai sensi dell’art. 21 comma 4 NOIF, era dirigente di società di settore giovanile e dunque non poteva essere tesserato come calciatore (né come tecnico, collaboratore, dirigente) per altre società. Al Roccasecca vengono invece inflitti 3 punti di penalizzazione. La sentenza cambia in modo sostanziale il volto della classifica. Il -8 fa scivolare la Lupa (che presenta subito ricorso) al terzo posto della classifica, scavalcata anche dal San Cesareo, che dà vita al caso e si costituisce in giudizio per provare ad accedere agli spareggi nazionali.

CITTA’ DI MARINO IN FESTA

Con tre giornate ancora da giocare, in pochi credono ancora al ritorno di fiamma della Lupa Frascati. A Sora, si inizia a preparare i festeggiamenti, ma non si fanno i conti con il verdetto di appello. La squadra bianconera, forse già sicura della promozione, però non riesce a vincere a Formia, mentre la rabbia della Lupa si sfoga (4-1) sull’Anitrella, costretto a giocare tutto il suo campionato in trasferta al San Marco perché il Liri è in rifacimento, ma comunque portato alla salvezza da Alessio Ciardi. Un’altra squadra piomba in crisi: è il Terracina, che per i gravi problemi societari rinuncia a giocare alle ultime tre gare di campionato. I calciatori, stanchi di promesse non mantenuto e dei mancati rimborsi, decidono infatti di non scendere più in campo, ma solo nelle tre partite finali in modo penalizzare il club ma senza portarlo all’esclusione dal campionato con conseguente perdita del titolo sportivo.

Il Sora festeggia la serie D nella penultima giornata di campionato, battendo il Monte San Giovanni Campano e con i bianconeri fa festa pure il Marino, che nel giorno in cui supera 4-0 la Roma VIII (che chiuderà il campionato con ben 25 sconfitte), apprende che l’Ancona (avversario nella finale di coppa Italia nazionale) ottiene la promozione in serie D vincendo l’Eccellenza marchigiana. Notizia che spalanca la porta della seried al club castellano, che attendeva con trepidizione il risultato, dopo aver perso la finale nazionale (giocata a Casal del Marmo) per 3-1 contro l’Ancona.

Con il salto del Marino, il Lazio porterà in quarta serie 4 squadre (considerando anche il ripescaggio del Civitavecchia che verrà) stabilendo quello che è un primato per l’approdo in quarta serie delle squadre laziali. È la seconda volta, per la nostra regione, che una squadra salga in quarta serie passando dalla Coppa Italia. In precedenza era accaduto al Ladispoli, che la coppa nazionale l’aveva anche vinta.

CONTROSENTENZA E SPAREGGIO

In serie La stessa porta, però, viene chiusa in faccia al Sora tre giorni dopo, quando dal Tribunale d’Appello Federale arriva la doccia fredda per i bianconeri perché vengono restituiti ad entrambe le squadre i punti di penalizzazione, ritenendo inammissibile il ricorso del San Cesareo. “Dopo la vittoria sul Monte San Giovanni con una mia doppietta, festeggiammo tutti insieme la vittoria del campionato con una festa incedibile in piazza a Sora”, ricorda Mattia Perrotti, attaccante del Sora. “Il giovedì successivo, però, al campo mister Luiso ci radunò e ci disse: ragazzi hanno ridato i punti al Frascati, senza aggiungere altro.”

Sora e Lupa Frascati tornano appaiate in classifica, con il San Cesareo che scivola di nuovo al terzo posto. Che si debba giocare lo spareggio ne sono convinti tutti e dopo le vittorie dell’ultima giornata sia del Sora (3-1 al Roccasecca) che del Frascati (4-3 al Morolo) arriva anche la certezza. Trovare una sede adatta al match (considerando anche gli incidenti di Sora) non è facile. Il Comitato Regionale opta per lo stadio Flaminio, che garantisce adeguata divisione tra le due tifoserie con accessi alle tribune divisi. Da Sora salgono a Roma tremila tifosi, che fanno sentire la propria voce nello stadio romano. Da Frascati sono meno i supporter, ma anche loro non mancano di far sentire il proprio calore alla squadra.

La partita è tirata, senza grandi emozioni, e viene decisa alla mezz’ora del primo tempo da un tiro di Scarpato. Esplode la gioia del Sora, che fa quadrato e non concede più spazi fino al novantesimo alla Lupa Frascati. Nonostante Sandro Pochesci provi a cambiare qualcosa, i giallorossi non riescono a recuperare. Cambiamenti che coinvolgono, a sorpresa, Stefano Iannotti, che ancora oggi si interroga sui motivi della sua sostituzione. “Quando vidi il cartello del cambio rimasi sorpreso. Non stavo giocando male e, dunque, non ne comprendevo il motivo, anche se stavamo perdendo 1-0. Solo dopo tanto tempo Pochesci mi spiegò che voleva provare a cambiare modulo. Ma, ancora oggi, non vuole ammettere l’errore, anche se quando mi risponde sorride perché dentro di lui sa di aver sbagliato”. Al novantesimo i sorrisi sono tutti del Sora, che per la seconda volta vince il campionato e può finalmente dire di essere salita in serie D. “Al rientro a Sora, dopo lo spareggio, la festa è stata ancora più bella di quella che avevamo già fatto”, ricorda ancora Mattia Perrotti.

PLAY OFF AMARI

Alla Lupa Frascati resta la possibilità di giocare gli spareggi per le seconde classificate. I giallorossi affrontano subito il Francavilla, squadra abruzzese, e vincono entrambe le gare (2-0 e 2-1) accedendo senza eccessivi problemi alla finale. Che, secondo il sorteggio di metà stagione, dovrebbe mettere a confronto le due squadre laziali. Ma se la Lupa supera il primo turno, il Civitavecchia non fa altrettanto, in quanto prima vince 3-1 il confronto con il Sansovino, mettendo un’ipoteca sul passaggio del turno, ma poi frana nella gara in Toscana, che i nerazzurri perdono 5-1.

Sono dunque i toscani gli avversari della Lupa nella gara che separa i giallorossi dal ritorno in quarta serie. La gara di andata all’8 settembre ha dell’incredibile, perché prima assume le sembianze di una debacle per la Lupa evita solo nel finale, tenendo vive le speranze-promozione. A meno di un quarto d’ora dalla fine del match, infatti, il Sansovino è avanti di quattro gol, ma la Lupa non è ancora a terra perché in 13 minuti riesce a trovare re volte la via della rete (doppietta di Guardabascio e gol di Ognibene).

Nel match di ritorno il Frascati mette in grande difficoltà l’avversario, riuscendo ad andare due volte in vantaggio, prima con Sesta e poi con il solito Guardabascio. Ma il vantaggio minino non basta, perché servono due reti per neutralizzare il 3-4 dell’andata. Doppio vantaggio che non arriva, mentre arriva il pareggio finale (40’st) del Sansovino, che lascia in Eccellenza la Lupa Frascati. Inutilmente, poi, la società attenderà notizie positive su un possibile ripescaggio, che arriva invece per il Civitavecchia.

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