domenica, 22 Dicembre 2024

I PROTAGONISTI

STAGIONE 2008-2009: POMEZIA E VIRTUS LATINA

La gioia dei calciatori del Pomezia dopo il successo in coppa Italia 2008-09
Amassoka metta a segno il gol-vittoria in Pomezia-Fidene
La festa di tutta la rosa del Pomezia 2008-2009
La gioia della Virtus Latina nello spogliatoio dopo la promozione in serie D
Il Pisoniano edizione 2008-2009
La festa-promozione della Virtus Latina sul campo di gioco
Marco Delvecchio con la maglia della Pescatori Osta


La Pescatori Ostia con Marco Delvecchio

LE CLASSIFICHE FINALI

GIRONE A

GIRONE B 

PUNTATE PRECEDENTI

In Eccellenza, in questa stagione fa capolino anche l’ex romanista Marco Delvecchio che ha impresso il proprio nome nei cuori giallorossi segnando nove gol nei derby. L’attaccante milanese, ma ormai romano d’adozione, accetta la corte della Pescatori Ostia, una delle cinque squadra ripescate insieme a Palestrina, Fonte Nuova, S.Marinella e Sora, con quest’ultime due che prendono il posto di Guidonia e Lupa Frascati, riammesse in serie D dopo la retrocessione.

Delvecchio torna così a mettere gli scarpini da gioco, indossando la maglia gialloverde, nella quale gioca già un altro ex calciatore della Roma, Massimiliano Cappioli, che è di Ostia. All’esordio con la nuova squadra, sul campo del Centro Italia a Rieti, Delvecchio segna una doppietta e contribuisce alla vittoria della Pescatori Ostia per 3-1. Nella nuova realtà calcistica, Delvecchio vive anche momenti di tensione, rimediando due maxi-squalifiche: la prima durante Pescatori Ostia-Tanas Casalotti (vinta 2-1) quando viene espulso dall’arbitro per proteste e si becca uno stop di 4 turni. La seconda nel derby con l’Ostia Mare (perso 1-0), che gli costa 5 giornate e gli fanno venire voglia di chiudere in anticipo la sua avventura con la Pescatori Ostia. Prima di lasciare, Delvecchio arriva a segnare 5 reti.

L’ALTRA OSTIA

Dalla serie D, invece, scendono Ostia Mare e Albalonga, con i lidensi che finiscono nel girone A, dove debutta il Rignano Flaminio (che rileva il titolo del Civita Castellana, che a sua volta subentra nel titolo di serie D del Bassano Romano) in un raggruppamento che è anomalo sul piano geografico, perché allarga i confini fino al capoluogo della provincia pontina, ossia a Latina. Una decisione, quella di inserire l’FC Latina (costituita dopo la scomparsa della vecchia società due stagioni prima, trasferendo nel capoluogo il titolo della Viribus Cisterna Montello) nel raggruppamento nord del Lazio, dettata dalla presenza nello stesso campionato, anche questa inedita, di due squadre del capoluogo dopo la promozione nel giugno della Virtus Latina, fondata dall’ex laziale Vincenzo D’Amico insieme ad altre vecchie glorie pontine. Il rischio di dover vivere un derby ad alto rischio, che sul piano dell’ordine pubblico viene prospettato dalle autorità locali, e il campo Domenico Francioni da gestire in comune per le gare di campionato e coppa, spingono il Comitato a dividere le due squadre. Oltretutto, il Latina deve giocare i primi due mesi di campionato lontano da Latina, per una squadra rimediata la stagione prima dopo una burrascosa gara con la Boville Ernica.

AMASSOKA A POMEZIA

Il girone A diventa così molto qualitativo, anche per la presenza del Pomezia che dopo due stagioni vissute tra alti e bassi (vissuto anche con l’ex romanista Odoacre Chierico in panchina) affida la guida tecnica a Carlo Lanza, tecnico siciliano che “viene da fuori” e che fa cambiare marcia al Pomezia. Partito il bomber Corrado Zanchi, arriva Laurent Amassoka, colored di grande forza fisica e grande capacità realizzativa. Sarà lui la punta di diamante della squadra rossoblù, che anticiperà il successo in campionato vincendo la finale regionale della coppa Italia proprio con un gol di Amassoka. Diventando così, dopo Fiumicino e Civitavecchia, sarà la terza squadra realizzare l’accoppiata coppa-campionato.

Ma è in campionato che la squadra rossoblù, dopo una partenza incerta (la prima sconfitta arriva alla seconda di campionato proprio contro il Fidene) dà dimostrazione di poter aspirare alla vittoria finale, riuscendo a inanellare una serie di 16 risultati utili consecutivi, tra cui la vittoria nel derby con l’Aprilia (2-1) con un gol allo scadere di Amassoka. Quella del Pomezia è però una rincorsa, perché a guidare il gruppo c’è il Latina di Maurizio Promutico, subito deciso a riportare i colori nerazzurri in quarta serie. Dopo aver ottenuto due soli punti nelle prime due partite (e ricevuta una penalizzazione di un punto per il tesseramento irregolare del calciatore Bertolucci), la squadra inanella nove vittorie consecutive tra la terza e l’undicesima giornata, che la proiettano in testa al campionato, arrivando ad avere 5 punti di vantaggio alla 13.ma giornata. Dietro Latina e Pomezia solo l’Anziolavinio sembra in grado di tenere il passo delle battistrada, mentre il Fidene accusa subito un forte ritardo a causa di tre sconfitte di fila, che arrivano tra la quinta e la settima giornata; una delle quali rimediata sul campo del Fiumicino, gara caratterizzata da un “giallo” sull’altezza delle porte del Desideri, che spinge i romani a presentare un reclamo, poi respinto.

IL CASO-RICCI

All’approssimarsi del giro di boa la vetta subisce un primo scossone, dopo che la gara tra Latina e Cecchina (15.ma giornata) giocata al Francioni viene sospesa al 19’ del primo tempo. L’arbitro di Cassino Zinicola deve chiudere il match perché, dopo aver concesso un calcio di rigore ai pontini, viene accerchiato dai calciatori castellani e uno di questi lo colpisce, da dietro, con un colpo sulla guancia. Nel suo referto di gara, però, il direttore di gara ammette di non aver visto l’autore del fatto e il giudice sportivo, dopo aver dato partita persa 3-0 al Cecchina, secondo quanto disposto dalle Noif, squalifica per due anni il capitano del Cecchina Gianluca Alonzi, con la condizionale che se verrà individuato il colpevole del gesto, la squalifica sarà cancellata. Dopo qualche giorno, Giorgio Ricci, si assume le sue responsabilità e si prende, dunque, i due anni di squalifica fino al 31 dicembre 2011.

La botta è forte per l’attaccante, una delle stelle dell’Eccellenza (per anni è stato recordman di gol in campionato) che professa la sua innocenza, o parziale colpa. Che viene provata quando la Commissione Disciplinare esamina un filmato dei fatti (ammesso come prova) e stabilisce che il colpo c’è stato, ma è stata una “sbracciata” involontaria nella concitazione del momento. Così, a Ricci la squalifica viene ridotta a tre mesi, e il calciatore a gennaio del 2009 può tornare a giocare e segnare.

CAMBIO DELLA GUARDIA

Ci vogliono comunque una decina di giorni, prima che il giudice sportivo o pronunci la sentenza di primo grado, e questo consente a Pomezia e Anziolavinio di portarsi prima a -2 e poi, la domenica successiva, quando la capolista non va oltre l’uno a uno in casa dell’Ostia Mare di Ugo Fronti, di agganciarla al comando del girone. I tre punti a tavolino vengono assegnati al Latina prima della conclusione del girone d’andata e ciò consente di ristabilite l’esatto ordine delle cose alla vigilia della 17.ma giornata, quando i nerazzurri non vanno oltre lo 0-0. Ma il punto basta per prendersi il virtuale titolo di campione d’inverno e tenere dietro sia il Pomezia, che vince 2-0  a Santa Marinella, che l’Anziolavinio, fermato (1-1) a Fidene: entrambe le gare delle inseguitrici sono giocate sabato 4 gennaio, 24 ore prima di quella del Latina perché sia i romani che i pometini sono impegnati, il giorno dell’Epifania, nella finale di coppa Italia. Il girone d’andata si chiude anche con il record negativo del Giada Maccarese, che riesce a ottenere la sua prima vittoria stagione dopo 15 giornate di campionato (la striscia negativa del Santa Marinella si ferma invece a tredici): il primo cin cin arriva contro il Tanas Casalotti, che sarà il primo 1-0 casalingo di quattro di fila per i tirrenici.

ANTIPASTO IN COPPA

Il 2009 si apre benissimo per il Pomezia, che alza al cielo la Coppa Italia, conquistata battendo in finale il Fidene in uno stadio Del Bianco di Anagni stracolmo di tifosi. I romani, delusi e arrabbiati per aver perso il trofeo, si riscattano poco dopo in campionato, infliggendo la seconda sconfitta negli scontri diretti al Pomezia, che dopo essere arrivata a -1 dal Latina, scivola di nuovo a -4. Ma il ko, anziché minare le convinzioni di Amassoka e compagni, le rafforza perché dopo la sconfitta con il Fidene (1-3) arrivano 8 vittorie consecutive, compresa quella nel derby di ritorno con l’Aprilia, vinto 2-0. La porta di Bruno Fiumanò e Salvatore Chimenti (i due portieri che si alternano tra i pali) resta inviolata per sette partite fila.

Stesso percorso non lo fa il Latina, agganciato al comando alla 25.ma giornata, quando la Pescatori Ostia (orfana dall’ex romanista Marco Delvecchio e con l’ex calciatore Salvatore Criniti in panchina) blocca sullo 0-0 i pontini. Gara che finisce con risse in campo tra i giocatori e sugli spalti tra tifosi, sedate dall’intervento delle forze dell’ordine. Le scorie del pareggio interno si ripercuotono anche la domenica successiva, quando nel derby con l’Aprilia il Latina perde 2-1. Risultato che consente al Pomezia (vittorioso il giorno prima sul campo della Tor Tre Teste) di andare in fuga e iniziare a “fare la bocca” alla serie D.

SORPRESA CECCHINA

Ma c’è ancora il Cecchina Al.Pa. (che sta per Albano e Pavona) a mettere i bastoni tra le ruote delle migliori del girone e riaprire i giochi promozione. Alla 28.ma giornata i castellani di Pierpaolo Lauretti riescono infatti a strappare l’1-1 al Pomezia, grazie al gol di Christian Giuffrida (uno dei protagonisti del reality “Campioni”) segnato a 8 minuti dal fischio finale. Il Latina ne approfitta, anche se la vittoria sul campo del Centro Italia – che nel girone di ritorno riesce a fare appena 3 punti, 5 nelle ultime 19 gare giocate senza mai vincere – non è convincente. Ma basta per portarsi a -1 e sfruttare, sette giorni dopo, il secondo pareggio consecutivo del Pomezia, sul campo dell’Ostia Mare (0-0) per tornare al comando, dopo aver battuto 2-1 l’Anziolavinio (che la settimana prima aveva dato vita ad un finale di gara rissoso con il Divino Amore e un’aggressione all’arbitro, che costa due gare a porte chiuse e 2.000 euro di multa) con un gol dell’italo-argentino Juan Garat. Ma anche stavolta il primato dei nerazzurri non dura, perché bastano altri sette giorni per rimetterlo in gioco.

Stavolta è la Tor Tre Teste a metterci “lo zampino”, frenando sul 2-2 la capolista, rimontando il Latina dopo il doppio vantaggio firmato Venerelli e Corrado: sono i due attaccanti di spessore dei romani, Spinetti e Toscano, a rimettere il match in parità nel secondo tempo e ridare così al Pomezia il comando della classifica. Il confronto diretto tra le due regine arriva a tre giornate dalla fine. Per tutti è la chiave di volta della stagione, che sembra doversi marchiare Latina dopo il 2-1 dei pontini, che vincono con la doppietta di Venerelli, che segna entrambi i gol al 10 minuto, del primo e secondo tempo. Il Pomezia, torna dietro a -1 e questo sembra l’insediamento decisivo sul trono, visto che Fidene e Anziolavinio sono ormai troppo indietro per rientrare nel discorso promozione. Ma, ancora una volta così non è perché è di nuovo il Cecchina, alla terz’ultima di ritorno, a rimescolare le carte battendo la capolista 3-1, nella gara che ha il forte sapore della rivincita dopo i fatti dell’andata.

APPUNTAMENTO CON LA D

Il Pomezia, invece, non fallisce l’appuntamento con la serie D: batte 4-0 il Fiumicino con l’ennesimo gol di Amassoka, che chiuderà la stagione a quota 21 reti) e vola di nuovo al comando. La squadra di Lanza si ripete, poi, sul campo del Torri in Sabina (3-0) e in casa contro il Santa Marinella (4-1 con tripletta di Amassoka) facendo esplodere i 2500 tifosi che nell’ultima di campionato riempiono lo stadio Comunale di via Varrone. Al Latina, non resta che “accontentarsi” del secondo posto e degli spareggi nazionali, che allungano solo l’attesa dei nerazzurri ma non la cancellano: nella finale contro il Borgo a Buggiano, l’undici di Maurizio PromutiCo vince e ottiene il pass per la quarta serie.

Al termine della regular season, nel girone A sono Marta, Giada Maccarese, Torri in SabinaFlaminia Rignano a giocare i play out, mentre il Santa Marinella retrocede nuovamente insieme al Centro Italia Stella d’Oro. Nelle gare-salvezza del post-campionato, giocate il 24 maggio del 2009, a Ischia di Castro il Marta condanna alla retrocessione il Flaminia Rignano, con una vittoria di misura che arriva dopo lo 0-0 dell’andata. Anche il Torri in Sabina, battuto sia all’andata che al ritorno dal Giada Maccarese, torna nel secondo campionato regionale. La classifica dei marcatori viene vinta da Gianluca Toscano, che tocca quota 30 reti con la maglia della Tor Tre Teste. “È stato il titolo più bello vinto in carriera – ricorda l’attaccante – perché dei miei cinque titoli quello con la Tor Tre Teste ha un valore particolare: dietro mi sono lasciato attaccanti del calibro di Antonelli e Zanchi, che si sono fermati a 29 e 28 gol”.

FESTA DOPPIA A LATINA

È un’altra squadra di Latina, la Virtus, la protagonista del girone B che si rivela anch’esso un tourbillon di emozioni, presentando sotto lo striscione dell’ultimo turno di campionato tre squadre racchiuse in soli due punti. A 90 minuti dal termine della regular season 2008/2009 sono Pisoniano, Virtus Latina e Fondi a contendersi ancora la vetta, tra carte bollate e gare rinviate. Anche il discorso play out si risolve solo nelle ultimissime giornate, con ben sette squadre impegnate nella lotta per scongiurare un piazzamento in Purgatorio. Al termine del campionato saranno Mentana Jenne e Colleferro, quest’ultimo penalizzato di 1 punto, a fare compagnia nei play out a Torrenova (15°) e Vjs Velletri (16°), con il Mentana Jenne e i romani che non riescono a salvarsi, ma per il Torrenova arriverà il secondo ripescaggio di fila, che spinge il Comitato a cambiare le regole, introducendo la norma che non si può essere ripescati se si è già stati ripescati nelle due stagioni precedenti.

PARTENZA SPRINT

Disastroso l’approccio alla stagione del Formia, che dopo quattro giornate si ritrova con un solo punto all’attivo: la formazione di mister Mauro Pernarella, alla sua seconda stagione sulla panchina dei pontini, terminerà il campionato al quarto posto con la soddisfazione di aver avuto il miglior attacco del raggruppamento (62 reti all’attivo), merito soprattutto delle reti del suo bomber Dante Volante, che realizza 22 volte. Dopo aver perso lo spareggio play-off della stagione precedente contro il Boville Ernica, nella cittadina sud pontina l’attesa per il salto in serie D viene prolungata.

Il Formia solo raramente sarà protagonista nella lotta al vertice e insieme alle altre tre squadre pontine del raggruppamento occuperanno quasi sempre i posti al vertice della classifica. Le uniche squadre extra provincia a contendere loro lo scettro sono la Vis Artena di Paolo D’Este (che ha in squadra Tiziano Carnevali e Tommaso Gamboni) è il Pisoniano, che ha un avvio esaltante, con tre vittorie in altrettante partite. La squadra guidata da Fabio Lucidi ha un organico di primo piano, che fa leva sulla forza, fisica e tecnica, dell’argentino German Andres Jaurez, un ventenne prelevato dal Francavilla, che arriverà a segnare 15 reti a fine stagione. Luigi Di Bartolomeo, difensore, Simone Ceccobelli, centrocampista, Vinicio Quaresima, anche lui centrocampista, e Saliou Ndaye sono gli altri punti di forza dell’undici tiburtino.

LE PENALIZZAZIONI

È proprio questa forza a dare al Pisoniano lo spessore necessario ad affrontare quasi tutto il girone di ritorno con la spada di damocle di una penalizzazione pendente sulla testa. Il 18 novembre viene infatti attivato il procedimento per un presunto tesseramento irregolare del calciatore Emanuele Ansini, arrivato da L’Aquila e mandato in campo nelle prime due giornate di campionato. Un procedimento che richiederà due mesi di accertamenti prima che arrivi la penalizzazione, di 4 punti, a fine gennaio, che sarà annullata (passando per una riduzione) soltanto il 27 aprile del 2009, ovvero poco prima che si disputi l’ultima giornata di campionato. Il Pisoniano, si mette subito al comando del girone, anche se dopo le prime tre vittorie, riuscirà a ottenere una sola vittoria nelle successive cinque partite di calendario (una sola vittoria).

Anche il Colleferro parte con tre vittorie di fila ottenute sul campo, ma le prime due vengono cancellate dal giudice sportivo contemporaneamente, non appena le due avversarie dei rossoneri (Formia e Vis Artena) si accorgono che un calciatore colleferrino, Giacomo Lorenzi, ha giocato senza scontare un turno di squalifica residuo della stagione precedente, quando indossava la maglia del Segni. In tema di giustizia sportiva, anche il Fondi vive una stagione in altalena, per una penalizzazione di 1 punto, che sarà annullata soltanto nel mese di maggio, e anche questa peserà sullo svolgimento dell’ultima giornata di campionato.

INCERTEZZE

Parte con il freno a mano tirato, invece, la Virtus Latina, appena arrivata in Eccellenza ma vogliosa di fare il doppio salto consecutivo. Agli otto punti conquistati nelle 4 giornate, però, seguono cinque gare con il segno negativo (tre soli pareggi per 1-1) che costano la panchina a Roberto Ghirotto, che viene sostituito con Giancarlo Sibilia, cun’istituzione nel capoluogo pontino e che si presenta subito con un eloquente 5-0 alla Fonte Nuova.

Più convincente è la partenza del Fondi, che ottiene tre successi nelle prime 4 gare e si mette subito a tallonare il Pisoniano, che aggancia alla settima giornata, quando i tiburtini pareggiano 2-2 in casa (i troppi pareggi interni costeranno caro al Pisoniano), mentre i fondani vanno a vincere 2-0 proprio sul campo della Virtus Latina. Le vittorie esterne saranno una caratteristica di tutto il campionato del Fondi, dato che a fine stagione arriverà ad ottenerne nove (contro i 10 successi interni), come nessun altro nel girone. Nove saranno anche le vittorie consecutive che la Virtus Latina metterà insieme nel girone di ritorno (decisive per il successo finale) con la porta di Francesco Maiorani (uno dei tre rinforzi che la Virtus prende dal Bovile Ernica) che resterà imbattuta per oltre otto gare di fila, per un totale di 777 minuti. L’ultimo gol subito da Maiorani è il 2-0 segnato da Santaniello nell’ultimo ko stagionale dei nerazzurri contro il Fondi.

IMBATTUTO

Al giro di boa del campionato il Pisoniano ci arriva da imbattuto (8 vittorie e 8 pareggi) con due punti di vantaggio sulla Vis Artena, tre sul Fondi (che di sconfitte ne ha collezionate tre), cinque sul Sora e 6 sulla Virtus Latina, che sembra tagliata fuori dalla corsa promozione. Ma la discesa verso il traguardo riserva ancora numerose sorprese, che si aprono con la penalizzazione dei tiburtini per la vicenda Emanuele Ansini (4 i punti tolti) e proseguono con gli exploit della Vis Artena, che alla terza di ritorno sale in vetta alla classifica, al fianco del Fondi, ringraziando il Sora, che supera il Pisoniano 2-1 (gol decisivo di Francesco Pistolesi) e consente il sorpasso.

Ma quello della Vis Artena è un primato lampo, perché la domenica successiva i rossoverdi cadono sul campo della Virtus Latina (2-0), nella domenica in cui al Francioni si ricorda Pietro Di Trapano, l’ex attaccante della Virtus scomparso in settimana a soli 35 anni, portato via da un male incurabile. Il Fondi, coinquilino in vetta, approfitta solo in parte dello scivolone dell’Artena, perché a Colleferro i rossoblù non vanno oltre l’uno a uno, ma che basta per allunare a +1 sulla rivale. Ma non è sufficiente per respingere, nella quinta di ritorno, l’assalto del Formia, che vince 2-0 al Perrone con il Sora e scavalca i “cugini”, fermati in casa dall’Albalonga. Il Fondi si riprenderà il primato dopo sette giorni, grazie all’Artena che vince a Formia con i gol di Cristian Cassioli e Tommaso Gamboni.

IL RECORD

Fino a trequarti di campionato, resta ancorata alle posizioni di retrovia la Virtus Latina, che avvicina soltanto la vetta, senza mai sfiorarla veramente. È dopo lo 0-0 nel derby con il Terracina, che segna il ritorno al Colavolpe dei tigrotti, che la squadra di Sibilia cambia improvvisamente marcia e infila una serie-record di vittorie (9) che alla fine annulleranno i sei punti che la separano dalla vetta. Il Pisoniano, che accusa la “botta” della penalizzazione, reagisce alla nona di ritorno, quando va a vincere sul campo della Vis Artena per 2-1. Prima di una serie di tre successi di fila che fanno scalare posizioni ai tiburtini, che si portano a -3 dal Fondi capolista e a -3 dalla Virtus Latina seconda. Il pareggio casalingo con l’Albalonga, riallontana di nuovo il Pisoniano dalla vetta (-5), mentre Virtus Latina, Formia e Fondi non sbagliano nulla o quasi.

Alla vigilia della penultima giornata, però, il Pisoniano ritrova i 4 punti che gli erano stati tolti a gennaio. L’Arbitrato del Coni annulla le precedenti sentenze e fa fare un balzo in avanti alla squadra di Fabio Lucidi, che completa la “settimana magica” battendo il Fondi 2-0 nello scontro diretto del penultimo turno di calendario. Vittoria che vale il primato in classifica e sembra il lasciapassare giusto per la serie D. Ma il Pisoniano deve ancora fare i conti con la Virtus Latina, che dopo 8 vittorie di fila, è alle spalle della squadra verde-blu, distante una sola lunghezza, e che ospiterà proprio il Pisoniano nell’ultima gara di campionato. L’incontro viene però rinviato di quattro giorni, rispetto alla data programmata del 9 maggio, così come viene posticipata la gara tra Fondi e Priverno, che interssano la lotta per la promzione e l’accesso agli spareggi nazionali. In ballo c’è, oltre al primato, anche la seconda posizione di classifica e il ricorso del Fondi sulla penalizzazione di un punto ricevuta ad inizio stagione. Anche qui, l’Arbitrato del Coni accoglie le motivazioni dei pontini e restituisce il punto, che porta i rossoblù a -2 dalla vetta. In pratica, tre squadre sono racchiuse in due lunghezze.

DI MERCOLEDÌ

È con questo scenario che mercoledì 13 maggio si arriva a giocare le due gare mancanti per la conclusione del girone (il cui esito potrebbe anche portare ad uno spareggio). Ma al “Domenico Francioni”, davanti a quasi 3000 tifosi e in un clima incandescente (nel dopo gara calci e pugni al pullman del Pisoniano e all’auto della terna arbitrale), la Virtus Latina di Giancarlo Sibilia si impone 2-0 Pisoniano, grazie ai gol di Luigi Artiaco e Pietro Mariniello, e mette fine al campionato, facendo esultare una città per il ritorno in serie D del capoluogo pontino. Anche all’“Arnale Rosso” il Fondi batte il Comprensorio Lepino Priverno e il successo serve a conquistare il secondo posto, che valgono gli spareggi nazionali per ‘ammissione alla serie D. Il Pisoniano, terzo, resta fuori. La domenica dopo le gare-promozione si giocano invece i play out, con il Colleferro e la Vjs Velletri che condannano rispettivamente Torrenova e Mentana.

Dopo dieci giorni, si gioca la gara per l’assegnazione del titolo regionale di Eccellenza, che mette di fronte le vincenti dei due gironi. Viene deciso che per assistere all’incontro, che viene le due società di comune accordo decidono di giocare al “Francioni”, preveda il pagamento di un biglietto di 5 euro. L’incasso verrà poi trasmesso al Comitato Regionale Abruzzo per essere dovuto alle società Aquilane che hanno subito danni dopo il terremoto di un mese prima. L’incontro, sul campo, finisce 3-1 per la Virtus Latina. Che completa il tris di vittorie della stagione pontina.

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