venerdì, 26 Aprile 2024

I PROTAGONISTI

STAGIONE 2012-2013: NUOVA S.MARIA DELLE MOLE E MONTEROTONDO LUPA

Vittorio Attili, attaccante del Monterotondo Lupa 12-13
Kevian Zarineh, della Lupa Monterotondo
Pedro Petrangeli, autore di 19 reti nella stagione 2012-2013 con il S.Maria delle Mole
Fabrizio Paris, tecnico della Lupa Monterotondo
Marco Neri, attaccante del Terracina nella stagione 2012-2013
Cristiano Gimmelli, difensore del Montefiascone
Stefano Fiorelli dell’Atletico Boville Ernica 12-13
La celebrazione del Terracina sulle pagine del Corriere dello sport
Stefano Antonelli, arrivato al MonteLupa a dicembre 2012
Alessandro Cucciari, tecncio del Terracina
La festa del S.Maria delle Mole dopo la vittoria del campionato 12-13
I giocatori portano in trionfo il presidente del S.Maria delle Mole
Il presidente del S.Maria delle Mole insieme al tecnico Leone
L’abbraccio el S.Maria delle Mole con i propri tifosi

L’esultanza sfrenata di Diego Leone
Ruggero Panella festeggia con i compagni di squadra

LE CLASSIFICHE FINALI

GIRONE A

GIRONE B 

PUNTATE PRECEDENTI

Nell’estate del 2012, a differenza di quanto avviene in altre regioni, il Lazio non adotta la normativa calciatore “fidelizzato classe ‘94” nel campionato di Eccellenza. Pertanto, i giovani in età di Lega restano quattro, uno per ogni classe di età dal 1992 al 1995. Dopo tre stagioni di quarta serie, lo Zagarolo retrocede e  rinuncia all’iscrizione al campionato regionale; il Cynthia anche è una delle squadre retrocesse, ma viene ripescato in D e, di conseguenza il Rodolfo Morandi conquista il massimo campionato regionale insieme a Caninese, Città di Monterotondo e Corneto Tarquinia, che sono le squadre che servono a completare gli organici dell’Eccellenza e prime classificate nella graduatoria dei ripescaggi. Dalla Promozione, invece, salgono per promozione conquistata sul campo Fregene, Montecelio, Nuova Santa Maria Mole e Nuova Circe.

L’Eccellenza torna anche al “Lionello Gavini” dopo quasi dieci anni, in virtù della fusione tra Diana Nemi e Canarini Rocca di Papa e al termine della competizione il Rocca di Papa Nemi riuscirà a salvare la categoria senza passare per i play out, avendo accumulato più di otto punti dalla sedicesima classificata, il Lariano Velletri. Società, quest’ultima, del duo Pinci-Di Giacomantonio nata dalla fusione tra Lariano (che porta in dote il titolo di Eccellenza) e Vjs Velletri. La stagione sarà tormentata, passando per l’esonero del tecnico Claudio Solimina, per le dimissioni del direttore sportivo Mauro Ventura e agli addii di calciatori quali Alessio Bianchi e dello stesso sostituto di Solimina, Marco Di Rosa.

DOPPIO MONTEROTONDO

Nominalmente, con la promozione del Città di Monterotondo, la città eretina per la prima volta si ritrova con due squadre in Eccellenza. In realtà il Monterotondo del presidente Fabio Della Longa, dopo la retrocessione dalla serie D e dopo aver rotto con il Comune porta la squadra a giocare lontano dal centro eretino. sIn un primo tempo, raggiunge un’intesa per andare a giocare a Frascati (da qui il cambio di denominazione in Lupa Monterotondo) ma l’accordo salta e la società deve andare avanti per proprio conto, errando su diversi campi di Roma.

Il presidente Della Longa costruisce comunque un Monterotondo Lupa da leccarsi i baffi.  La squadra viene inserita nel girone B, avendo il Comitato Regionale Lazio considerato, nella suddivisione delle squadre, la sua nuova appartenenza territoriale. Nel girone A, invece, resta il Città di Monterotondo, che tuttavia non sarà protagonista nei quartieri alti della classifica. Anzi, la squadra rossoblù lotterà fino alla fine per ottenere la salvezza. Un’altra neo-promossa, il Santa Maria delle Mole, è invece grande protagonista del campionato. Pur partendo in sordina, guidata da Diego Leone (che aveva già firmato il salto dalla Promozione) la squadra riesce a sorprendere tutti, mettendosi al comando della classifica finale.

LA SORPRESA

È il Villanova invece a partire, è il caso di dirlo, in “quarta”, perché la squadra di Cristiano Di Loreto (ex calciatore professionista) infila quattro vittorie nelle prime quattro gare e fa sognare il presidente Altemizio Armeni. Sogni che però si infrangono, come un segnale premonitore che in pochi colgono, proprio sul campo della Santa Maria delle Mole, che travolge 3-0 l’imbattuta capolista, con una doppietta di Pietro Petrangeli, attaccante che firmerà 19 reti, il suo record in carriera.

Per il Villanova, subito dopo arriva un altro ko sul campo del Tarquinia, che consente ad una terza matricola, il Montecelio, di prendersi il primato, che dura poco perché si affacciano in vetta il Rieti, che vince lo scontro diretto con i tiburtini, e la Nuova Santa Maria delle Mole, travolgente a Ostia sul Morandi (quaterna di Petrangeli). La coppia resta fianco a fianco per due turni di campionato, ma subito dopo il ko dei castellani dà via libera al Rieti, che lancia un segnale ambizioso a tutto il girone. Ci pensa però il Città di Monterotondo a riportare a terra la squadra reatina, che viene sconfitta in casa ed è di nuovo scavalcata dalla Nuova Santa Maria delle Mole, vincitore 2-1 a Fonte Nuova. In questa alternanza al vertice della classifica esce fuori anche il nome dello Sporting Real Pomezia (che riesce a superare anche i castellani 3-0 violando il Ferraris) salendo in vetta quando i castellani subiscono un’altra sconfitta interna, con il Montefiascone.

LA PAURA

A dicembre, il calcio di Eccellenza rischia un’altra tragedia, quando il calciatore Diego Di Mauro, centrocampista del Villanova, stramazza a terra dopo un contatto di testa areo con un avversario nella sfida con Rieti. “L’impatto è fortissimo e Di Mauro crolla a terra – riporta la cronaca sul Corriere dello Sport del 10 dicembre – Il ragazzo cade subito a terra perde conoscenza in preda alle convulsioni. L’intervento dello staff medico è immediato, arriva anche l’ambulanza e Di Mauro viene rianimato con un defibrillatore. Ci vogliono sei lunghissimi minuti per fargli riprendere conoscenza e in questo arco di tempo importante è il tecnico in seconda del Villanova, Stefano Volpe, infermiere specializzato che si muove con grande professionalità. Una volta ripresosi, Di Mauro viene trasferito in ospedale a Tivoli, dove resta in osservazione”. Fortunatamente, dopo qualche giorno Di Mauro verrà considerato fuori pericolo, ma la sua stagione termina con l’incidente. La gara, sospesa, verrà poi recuperata e vedrà i reatini imporsi per 3-1.

Sono le ultime giornate del girone di andata a far gettare la maschera al Santa Maria delle Mole, che supera 4-1 il Monterosi grazie a una tripletta di Cristian Giuffrida, e dà il via ad una serie di tre vittorie di fila che consentono ai biancazzurri di celebrarsi “campioni d’inverno”. Vittorie consecutive che diventano sei dopo il giro di boa con un filotto che divide le strade della Nuova Santa Maria Mole e del Rieti, con i sabini che proprio a cavallo dei due gironi vivono una crisi tecnica, con l’arrivo in panchina del tecnico Infantino, che però non porta i benefici sperati. Così, l’allungo diventa fuga la domenica successiva, quando i castellani superano ancora di misura (1-0) la Caninese, mentre il Rieti non riesce a passare (1-1) sul campo del Real Pomezia.

SCONTRO DIRETTO

Lo scontro diretto, in programma alla quarta giornata di ritorno, è l’ultimo appello per il Rieti, che non sbaglia la partita del Centro d’Italia: 3-2 è il risultato finale del match nel quale i castellani pagano care due espulsioni e un rigore sbagliato (da Giuffrida) dopo il gol del vantaggio segnato da Cioffi. La vittoria galvanizza i reatini, che vincono anche a Tarquinia 2-0, e si portano a -1 dal Santa Maria Mole, che accusa il colpo dello scontro diretto e perde altre due lunghezze di vantaggio con il pareggio casalingo contro il Villanova, risultato acciuffato per i capelli da capitan Peppe Milazzo, che va in gol al settimo minuto di recupero. La rete dello scampato tracollo dà nuova linfa alla squadra di Leone, che sette giorni dopo vince 3-1 sul campo del Guidonia, con l’aiuto di due autoreti. Il Rieti, da parte sua, vince 1-0 sul Montefiascone, ma viene sconfitto sul campo del Montecelio; ko firmato da Bendia che consente al Santa Maria delle Mole di tornare a +4 con la vittoria (3-1) sul fanalino di coda Morandi.

CRISI SABINA

Il vantaggio diventa ancora più ampio la settimana dopo, quando il Rieti perde di nuovo, battuto in casa dal Monterosi di Pierpaolo Lauretti e che consente al Santa Maria Mole, che non comunque oltre l’1-1 nel derby di Cecchina, di allungare il suo vantaggio in classificaLa crisi dei sabini si acuisce ad Albano, dove la squadra di casa, guidata da Paolo D’Este, vince 2-1 e oltre ai tre punti toglie al Rieti anche il secondo posto. Ora, sulla piazza d’onore sono tre le squadre a -5 dal Santa Maria Mole, che infila la seconda ics di fila. Si tratta di Fregene, Real Pomezia e della stessa Albalonga. Che, tuttavia, non riusciranno a contrastare il cammino della squadra castellana, accontentandosi di contendersi tra di loro il secondo posto, quello che vale l’accesso agli spareggi nazionali per la serie D. Anche il Rieti partecipa a questo mini-campionato, ma non avrà fortuna perché chiuderà giù dal podio, al quarto posto dietro anche lo Sporting Real Pomezia.

La volta per il secondo posto viene vinta dal Fregene, che riesce anche a portarsi a -2 dal Santa Maria Mole, complice anche il rinvio al 3 aprile della gara dei castellani per l’impegno di alcuni suoi giocatori nella finale del torneo Roma Caput Mundi. Domenica 25 marzo giocano solo il Rieti (che vince 2-1 sul Ladispoli) e il Fregene. Nel recupero, che mette difronte Santa Maria Mole e Real Pomezia, esce fuori un pareggio (condito da qualche polemica arbitrale della squadra pometina) che va comunque bene ai ragazzi di Leone, che prima tornano a +4 sul Fregene, quando i biancorossi si fermano (0-0) a Montefiascone. Stavolta, il primato del Santa Maria Mole è al sicuro, perché ne il Fregene e neppure il Rieti riescono più a tenere il passo di Panella e compagni. La festa-vittoria arriva alla penultima giornata con il 2-0 che i biancazzurri ottengono in casa nel derby con l’Albalonga. Christian Giuffrida e l’ex di turno Ruggero Panella fanno esplodere l’Attilio Ferraris e a fine gara i calciatori portano in trionfo Diego Leone, mentre i tifosi invadono il Ferraris e nel cielo si illuminano i fuochi d’artificio.

I RICORDI DI PANELLA

 “Al Santa Maria delle mole prima che una squadra eravamo una banda di pazzi”, rivela Ruggero Panella, uno dei big della squadra. “E non potevamo avere capitano migliore che Peppe Milazzo, condottiero unico. Non partimmo benissimo, ma comunque in linea con le idee iniziali, che erano quelle di non sfigurare come neo promossa”. La consapevolezza della forza della squadra, arriva con le vittorie, com’è naturale che sia. “Sì, piano piano abbiamo cominciato a vincere senza perdere una partita. Fu alla penultima gara del girone di andata che capimmo che potevamo fare grandi cose. Vincemmo 3-2 ad Albano contro lo scontro diretto con l’Albalonga e acquisimmo grande consapevolezza di poter fare nostro un girone in cui c’erano grandissime squadre, dall’Albalonga al Real Pomezia, dal Rieti al Fregene”. Anche nel rush finale, il Santa Maria Mole ha vissuti momenti difficili, come racconta ancora Ruggero Panella. “Sì, una volta che giocammo in casa una partita pessima, ma comunque portata a casa, mentre festeggiavamo dentro lo spogliatoio entrò il direttore Giorgio Tomei, che iniziò ad insultarci e a scalciare tutte le borse. Era furioso e lì capimmo che non bastava quello che stavamo facendo. Così, da allora non abbiamo più sbagliato una partita”.

IMPRONTA PONTINA

Il raggruppamento B, in questa stagione risente della forte impronta pontina (sei i sodalizi del comprensorio latinense) e di una sfida che travalicherà i confini del calcio giocato, quella tra Monterotondo Lupa e Terracina, che sarà decisa da un contenzioso ancora aperto tra l’ex allenatore dei tigrotti Mauro Pernarella e la vecchia presidenza biancoceleste, risalente alla stagione 2010/2011, e che porterà la Commissione Disciplinare Territoriale a comminare un punto di penalizzazione al Terracina nel mese di maggio, a soli 90’ dalla conclusione delle regular season. Tra le outsider a destare curiosità è senza dubbio la Nuova Circe, che disputa per la prima volta nella propria storia un campionato di Eccellenza, mentre la Pro Cisterna, ex Vigor, alla sua terza stagione nel massimo campionato regionale, è intenzionata a trovare la definitiva consacrazione con l’esperto tecnico Manolo Patalano in panchina.

Il Monterotondo Lupa comunque legittima il suo campionato con un cammino da record, dato che resta imbattuto per 22 turni consecutivi e, alla fine, collezionerà 21 vittorie e 12 pareggi, subendo appena 11 reti. Numeri importanti, ai quali il Terracina risponde da par suo (23 le vittorie, ma con 5 sconfitte e un attacco record) che lasciano per strada tutte le rivali, nel rispetto dei rispettivi roster. Il Monterotondo Lupa, affidato alla guida tecnica di Fabrizio Paris, annovera in squadra calciatori di grande peso tecnico che rispondono ai nomi di Alessio Piccheri, Agostino De Vizzi, Federico Ciasca, Cristian Muzzacchi e Christian Ippoliti. Il direttore sportivo Pierluigi Di Santo riesce anche a portare in gialloblù, il difensore Diaw Doudou, calciatore professionista che ha vestito le maglie di Bari, Torino e Cesena. E che con Di Santo aveva vinto il campionato di II Divisione con la Cisco Roma due stagioni prima, sfiorando poi l’approdo in serie B con l’Atletico Roma.

LA SCOPERTA VITTORIO ATTILI

Accanto a tanti big, esplode anche una giovane punta, Vittorio Attili (classe ’95), che segnerà anche la storia della Rappresentativa Juniores, che grazie alle sue reti (6 su sei gare), tornerà a vincere il Torneo delle Regioni. “Era il mio primo anno tra i grandi”, ricorda Attili. “E il mio esordio fu come quello che vedi nei film, quando entri segni e vinci. Accadde alla seconda giornata, io ero in panchina e mancavano 10 minuti alla fine della partita. Mister Paris mi disse: adesso entri segni e vieni ad abbracciarmi. Detto fatto, è una cosa che non scorderò mai perché vincemmo 1-0 proprio con quel mio gol. Da quel giorno presi fiducia, andavo al campo ogni giorno felice e contento di allenarmi. Tutti mi volevano bene e mi proteggevano e consigliavano sempre per il mio meglio e io cercavo di rubare con gli occhi ogni loro gesto o azione. Fu mister Paris a farmi crescere tanto, mi consigliava sempre e da lui ho appreso i movimenti in campo. Mi fece capire cosa volesse dire giocare con gente più grande di te”.

Vittorio Attili, nel corso della stagione segnerà due triplette e 13 reti in totale che lo porteranno a finire nel mirino del Parma, che lo vuole nella squadra Primavera. L’attaccante romano, a dicembre, farà poi coppia con un altro pezzo da novanta, Stefano Antonelli, che lascia il Grifone Monteverde per indossare la maglia gialloblù. “Quando arrivai al Monterotondo Lupa avevo solo 17 anni”, ricorda ancora Vittorio Attili, che veniva dal settore giovanile del Tor di Quinto con un pizzico di delusione nell’anima perché, come ricorda “durante l’estate avevo fatto il ritiro con la Lazio Primavera ed ero sul punto di firmare con i biancocelesti. Po, però, qualcosa è andato storto ed è tutto saltato, lasciandomi senza squadra nell’ultimo giorno di mercato. Dopo qualche giorno fui contattato dal direttore del Monterotondo Lupa, Gigi Di Santo, e decisi di accettare perché conoscevo qualche compagno e rimasi subito contento delle prime impressioni”.

UN’ALTRA ROSA SPLENDENTE

Anche il Terracina ha una rosa di prim’ordine, che dimostra di poter contrastare la forza tecnica del Monterotondo Lupa. Alessandro Cucciari, che viene chiamato sul litorale pontino proprio per riportare i “tigrotti” in quarta serie, ha a disposizione, tra gli altri, i difensori Gregorio Altobelli, Matteo Minieri e Davide Serapiglia, i centrocampisti Matteo Campobasso e Andrea Langiotti, gli attaccanti Flavio Marzullo e Marco Neri, con quest’ultimo che rappresenta la “star” del gruppo dall’alto delle sue 19 reti in campionato. Ad aumentare il potenziale d’attacco del Terracina, a stagione in corso arriva anche Emanuele Morelli, che in 16 gare metterà a segno 9 reti ed è naturalmente accolto a braccia aperte dal tecnico Cucciari.

Non sono, tuttavia, il Monterotondo Lupa e il Terracina le squadre che partono con grande verve. C’è il Morolo di Fabrizio Perrotti che strabilia, mettendo in fila tre vittorie nelle prime tre giornate di campionato. Il tecnico, ex centrocampista di serie C, guida una squadra nella qual c’è anche il figlio Mattia, attaccante dal gol in doppia cifra, che già alla quinta giornata segna una quaterna di gol nel 6-2 che i biancorossi rifilano al Rocca di Papa Nemi.

Accanto a Perrotti junior, Alessio Carlini, altro bomber che fa la differenza, e che con Mattia costituisce una delle coppie-gol più invidiate di tutto il mondo dei dilettanti laziale. Carlini, a fine campionato, arriverà a segnare 33 reti, che rappresenterà il record assoluto di gol segnati in un campionato di Eccellenza, prima di venir superato da Diego Tornatore.

IL TRIS NON BASTA

Dopo le prime tre vittorie di fila, il Morolo (che annovera a centrocampo Tiziano Carnevali, ex calciatore del Verona) rallenta in casa con il Pro Cisterna (2-2) dopo essere andato sotto 2-0 nel giro di mezz’ora e trovando il gol del due a due con Morici al 40’ t. La leadership dei ciociari resiste fino alla nona giornata, con un vantaggio sulla seconda in classifica che arriva ad essere anche di 4 punti. Sono i due scontri diretti con le big del girone, Terracina e Monterotondo Lupa, a ridimensionare il Morolo.

Che prima cade a Terracina, con una doppietta di Marco Neri, e poi viene superato dal Monterotondo Lupa: un doppio ko che consente al Terracina di prendersi il primato in classifica con lo “striminzito” 1-0 all’Anitrella, che diventerà la cenerentola del girone e stabilirà un record negativo di sconfitte consecutive (33) e di gol subiti (157). L’unico colpo di coda, i biancoverdi lo avranno nel match contro il Monterotondo Lupa, con un 1-1 che consente all’Anitrella di prendersi l’unico punto stagionale, che arriva  dopo 10 ko di fila e 22 gol subiti.

IL COLLEFERRO DI BAIOCCO

L’alternanza al comando della classifica tra le tre squadre dura parecchie settimane: una volta l’una, la seconda l’altra o la terza, ma le protagoniste sono sempre racchiuse in soli due punti. Anche il Colleferro di Chicco Baiocco prova a inserirsi in questa corsa, ma i rossoneri non riescono quasi mai a tenere il passo delle migliori. Il confronto diretto tra Monterotondo Lupa e Terracina arriva alla quart’ultima di andata. Si gioca a Roma e i gialloblù di Paris rischiano di perdere il confronto, perché il gol dell’uno a uno finale arriva solo al 42’ del secondo tempo. Il pareggio non è un’occasione che viene sfruttata dal Morolo, che a sua volta non va oltre l’1-1 a Monte San Giovanni Campano.

Dopo aver superato indenne la prova Lupa, il Terracina accelera e infila una serie di otto vittorie consecutive che gli consentono di andare in fuga, arrivando ad avere alla terza di ritorno 6 punti di vantaggio sulla Lupa, quando i gialloblù (reduci da 5 vittorie di fila) si fermano in casa con il Colleferro, anche qui trovando il gol dell’uno a uno su calcio di rigore al 48’ del secondo tempo. II Terracina, invece, non ha problemi a superare il Lariano Velletri (5-1) nella giornata in cui arriva il gol del portiere della Vis Artena Zattin, che trova la rete avversaria all’8’ del secondo tempo con un rilancio dalla propria area che sorprende il numero uno avversario, Roma.

LA SCIVOLATA

Il primato del Terracina diventa meno solido alla 23.ma giornata, quando il Terracina scivola sul campo del Boville Ernica, con la Lupa Monterotondo che invece vince nella vicina Ceccano con lo stesso punteggio (1-0) e recupera in un sol colpo 3 ai pontini. Nella stessa giornata, arriva il 12-0 del Morolo sull’Anitrella, che rappresenterà il divario più ampio nella storia dell’Eccellenza ma vale soprattutto per gli annali statistici, perché per la lotta al vertice i ciociari restano troppo attardati. Lo stop del Terracina porta in “dote” anche un altro mezzo passo falso, quello interno nel derby con il Gaeta. Lo 0-0 favorisce il Monterotondo Lupa, al quale basta un gol del sempreverde Stefano Antonelli al 9’ del primo tempo per battere il Boville Ernica e per salire a -1 dal Terracina.

L’aggancio del Monterotondo Lupa avviene alla 25.ma giornata, quando nessuna delle due squadre riesce vincere i rispettivi incontri fuori casa. E se i gialloblù non vanno oltre lo 0-0 a Gaeta, il Terracina frana a Cisterna, con la Pro che travolge i tigrotti 4-1 con una tripletta di Paolo Troisi e una rete di bomber Roberti. Il Pro Cisterna, però, non fa sconti neppure a Monterotondo Lupa, che ferma nel confronto giocato a Roma (0-0) la settimana dopo, consentendo al Terracina, che torna al successo (1-0 sul Morolo) di riportare il suo vantaggio a +2.

A VALANGA 

Come il Morolo, anche il Monterotondo Lupa travolge 12-0 l’Anitrella, che è alla ventisettesima sconfitta su 28 gare, comunque ammirevole per la dedizione e l’impegno con cui porta a termine la stagione. Nella goleada si distinguono la quaterna di Antonelli e la tripletta di Attili. Che si ripete anche la domenica dopo, segnando un’altra tripletta al Valmontone, nella gara giocata allo Stadio dei Gelsi. Sono cinque in totale le reti che consentono ai gialloblù di battere i giallorossi e scavalcare di un punto il Terracina, che cade ad Artena con La Cava che si fa parare il rigore dell’uno a uno da Zattin alla mezz’ora della ripresa. È il regalo di Pasqua per il club eretino-romano, che dopo la sosta batte proprio i verde-rossi per rispondere al successo esterno del Terracina (4-2) a Rocca di Papa.

UN MONTE DI FELICITÀ

Il confronto diretto, che si gioca al Colavolpe a porte chiuse, rimescola ancora le carte riportando in testa il Terracina, che vince la sfida casalinga con il Monterotondo Lupa grazie alla rete di testa di Altobelli, segnata sul finire del primo tempo. Sembra il sorpasso decisivo per assegnare, a tre giornate dalla fine, la vittoria finale. Ma non è così, perché un altro derby, stavolta con il Formia, impegnato nella difficile corsa-salvezza, ferma il Terracina: l’uno a uno che frena le ambizioni dei tigrotti lo segna il bomber Mariniello al novantesimo. La contemporanea vittoria del Monterotondo Lupa (2-0 sul campo del Rocca di Papa) consente ai ragazzi di Fabrizio Paris di agganciare in vetta il Terracina.

Il Formia (curiosamente il calendario riserva gli stessi avversari a Terracina e Monterotondo a distanza di una settimana) non riesce poi a fare lo stesso “favore” ai cugini del golfo, perché sette giorni dopo viene sconfitto dalla squadra di Paris con l’ennesima tripletta di Attili. Al Terracina, invece, basta la rete di Marzullo per battere il Borgo Podgora e restare agganciato alla Lupa, rinviando così all’ultima giornata la decisione finale.

I MOMENTO CLOU DI ATTILI

Ma nel momento in cui tutti pregustano uno spareggio, dagli uffici della Disciplinare arriva una decisione-mazzata per il Terracina, che viene penalizzato di un punto (scivolando così a -1 dal Monterotondo Lupa) per una vicenda relativa alla stagione precedente. L’attesa per un eventuale ricorso non porta i frutti sperati e così, i tigrotti devono rassegnarsi a tornare inseguitori. Il match-ball non viene sbagliato dalla squadra di Fabrizio Paris, che nell’ultima giornata va a vincere 2-0 sul campo del Borgo Podgora, rendendo vano il 7-1 con cui il Terracina travolge il Tor Sapienza.

“Bisogna riconoscere che è stata un annata incredibile, perché nessuno si aspettava che vincessimo il campionato e approdassimo in serie D”, ricorda ancora Vittorio Attili, che ripercorre un pò i motivi della stagione. “Subimmo solo una sconfitta, a Terracina e fu fantastico. Dei gol che segnai, quello più bello fu la rovesciata contro il Boville nel 3-0 finale. Ricordo con molto piacere anche le due gare con il Formia. All’andata, in casa loro, arrivammo sullo 0-0 fino al novantesimo; venne assegnato un rigore al Formia che Placidi parò, e sull’azione seguente ci venne assegnato un calcio di punizione sul quale arrivai io in spaccata e spinsi il pallone in rete: vincemmo 0-1 al 95’. Sempre contro il Formia, al ritorno, ci fu la mia prima tripletta in una domenica da incorniciare”.

TERRACINA IN FESTA

Anche il Terracina, dopo la delusione della regular season, riesce a coronare il sogno. Nei play off nazionali, dove approdano insieme al Fregene, i pontini superano il primo turno battendo in casa la Sangiovannese (2-1) e pareggiando (2-2) la gara di ritorno. Pareggia anche il Fregene, ma lo 0-0 esterno è penalizzante rispetto al 2-2 casalingo che promuove i sardi ed elimina i biancorossi dalla corsa alla serie D non senza strascichi polemici per un arbitraggio tutt’altro che convincente. Nella seconda gara, quella di finale, il Terracina subisce una sconfitta di misura (2-1) sul campo della Correggese, ma al ritorno riesce a ribaltare il punteggio con un 3-1 casalingo che fa esplodere la città. “Abbiamo vinto due volte”, gridano i dirigenti del Terracina, che rendono omaggio alle rivali. “Abbiamo affrontato due grandi avversarie quali il San Giovanni Valdarno e la Correggese. E lo abbiamo fatto giocando spesso con quattro, cinque defezioni importanti, dovendo schierare più dei giocatori in età di lega previsti dal regolamento. E abbiamo vinto con il cuore”.

PLAY OUT

Prima del Terracina, fanno festa il Cecchina e il Borgo Podgora, che restano nel campionato di Eccellenza vincendo i play-out. Sono solo due le gare in programma e non quattro perché, secondo il regolamento, se la distanza in classifica tra le dirette contendenti a giocare il play-out è superiore agli otto punti, ci sarà retrocessione diretta della squadra peggio classificata. Condizione che si verifica per Guidonia (terz’ultima nel girone A) e Lariano Velletri (terz’ultima nel girone B) che pagano il divario eccessivo nei confronti del Real Monterosi e del Rocca di Papa Nemi, che dunque ottengono la salvezza diretta.

A retrocedere dopo le sconfitte nelle gare dei play-out sono invece il Montecelio e il Tor Sapienza. I primi sono battuti 4-0 dal Cecchina di Nazareno Mosciatti, che per la tredicesima volta giocherà in Eccellenza, mentre il Borgo Podgora di Gianlcarlo Paloni supera 1-0, dopo i tempi supplementari, il giovane Tor Sapienza. Le due squadre vanno a fare compagnia, in Promozione, alle penultime e ultime dei due gironi, ovvero: Corneto Tarquinia e Rodolfo Morandi nel raggruppamento A; e Anitrella (che resterà negli anni per aver fatto un solo punto in tutta la stagione) e il Valmontone.

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