Crisari: “Teniamo d’occhio la Calabria”

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Silvio Crisari a colloquio con i suoi ragazzi
Silvio Crisari a colloquio con i suoi ragazzi

Tra una manciata di giorni la Rappresentativa Juniores partirà alla volta della Sardegna, dove i migliori talenti della Penisola si affronteranno nella 52° edizione del Torneo delle Regioni. Anche quest’anno il Commissario Tecnico Luciano Zaccardi ha confermato sulla panchina della compagine laziale Silvio Crisari, volto noto agli appassionati di futsal. Classe 1972, Crisari consegue nel 2003 il patentino di allenatore di base nel calcio a 5 e nel 2007 il titolo di Allenatore di calcio a 5 di primo livello.

La panchina dell’esordio gliela offre il presidente del Pigneto Team, affidandogli le loro ragazze. Il primo successo arriva l’anno dopo, quando con la femminile del Divino Amore Calcio a 5 vince il campionato di serie D regionale. Passato al Circolo Canottieri Aniene, al primo campionato di serie D maschile, ottiene il secondo posto. Nell’estate della stagione 2006/2007 guida l’ Aniene nel torneo dei circoli storici di calcio a 5, ottenendo il premio di “miglior allenatore”.

Ormai ci siamo, il conto alla rovescia che separa Lei e i suoi ragazzi dalla partita d’esordio sta per giungere al termine ed è giunto il momento di tirare le somme del lavoro svolto finora. A questo punto è in grado di dirci il punto di forza della sua formazione?

Il punto di forza della rappresentativa di quest’anno è sicuramente lo spirito di cameratismo. Simpatie nate sin dai primi giorni sono diventate solide amicizie e i ragazzi si sono amalgamati bene. Quest’anno abbiamo avuto molto più tempo a disposizione per le selezioni, gli allenamenti e le amichevoli. I quindici atleti selezionati costituiscono una rosa molto competitiva e negli incontri svolti finora hanno dato prova di miglioramenti sia individuali che corali. Sono sicuro che questo gruppo non deluderà le aspettative.

Quattro partite per accedere alle fasi finali della competizione. Secondo Lei quale delle concorrenti della fase a girone rappresenta l’ostacolo più insidioso?

A caldo direi la Calabria. Oltre a poter attingere a un vasto vivaio di talenti, la rappresentativa calabrese avrà a disposizione anche oriundi e stranieri, di cui noi facciamo volentieri a meno. Tuttavia abbiamo tutto il tempo per preparare questa partita al meglio. Inoltre noi disponiamo di almeno due giocatori ugualmente forti per ogni ruolo. Ripensandoci in fondo saranno loro a doversi preoccupare di noi.

Una domanda tecnica. In una sua precedente intervista Lei ha dichiarato che avrebbe specializzato il suo progetto tattico approfondendo le situazioni sui calci piazzati. In questa sede può scendere ancora di più nel dettaglio?

Il tempo di gara effettivo (a cui i ragazzi non sono abituati) permette di ricorrere a schemi anche sui falli laterali e sulle rimesse del portiere. Ad oggi ho elaborato fino a ventiquattro situazioni di gioco, fornendo materiale cartaceo a ciascun giocatore. Si tratta di schemi elementari, ma a volte nel calcio a 5 è proprio la semplicità l’arma vincente.