Martellacci vuole fare cento

Danilo Martellacci (foto Maoruo TOPINI – ©RIPRODUZIONE RISERVATA)

Obiettivo 100 gol. Da raggiungere prima di attaccare gli scarpini al classico (e ormai traballante) chiodo. Per Danilo Martellacci, 34 anni da compiere, il traguardo non è così lontano da raggiungere. “Spero proprio di poterlo centrare presto. Me ne mancano una ventina di gol, e forse dovrò attendere la prossima stagione per tagliare il traguardo”. Il che significa almeno un’altra stagione da protagonista, dopo tutte quelle trascorse sui campi del Lazio e non solo. Classe 1980, grande tifoso della Roma (a dispetto del fatto che sia nato ad Aprilia, nel cuore della passione laziale) Danilo sta facendo scalare al Borgo Podgora posizioni su posizioni grazie proprio ai suoi gol. Ne ha già segnati 8, come un attaccante vero, lui che bomber non è.

I primi calcio nell’Aprilia, la scuola calcio, poi a Ladispoli con la Juniores Nazionale, dall’altra parte del litorale romano. Proprio con il club rossoblù, l’esordio in prima squadra nella stagione 1998-99, in serie D. Un’esperienza durata qualche mese soltanto (senza gol…), per poi cercare gloria (e ottenerla) nel Lanuvio in Eccellenza. “Come compagno di squadra, allora, avevo Christian Terlizzi. Sì, proprio il difensore che poi ha giocato tante stagioni in serie A e B e che oggi è al Pescara.Si vedeva che era destinato a salire di categoria. Ad allenare la squadra c’erano Massimiliano Cherri e Gianluigi Staffa, vincemmo il campionato”.

L’anno successivo, Danilo passa al Pomezia (allenatore Conte), poi il trasferimento a Guidonia: “Anche lì, ho vinto il campionato di Eccellenza, arrivando a giocare in serie D. Segnai otto gol e gli allenatori Paolo Mazza e Sandro Pochesci”.  In serie D Martellacci c’è rimasto ancora qualche stagione, tornando a giocare nella sua società-madre, l’Aprilia. Di Iorio, Bindi e Bilotta i suo allenatori.

“Con Bilotta mi sono trovato molto bene, è tecnicamente molto preparato”. In quella stagione, però, il ricordo va al famigerato Aprilia-Monterotondo, che segnò una delle pagine più brutte del calcio di quarta serie e non solo, con quel finale da caccia all’uomo che portò alla doppia retrocessione dell’Aprilia. “Fu un’amarezza incredibile. Dovevo andare in C con la maglia della mia città, mi sono invece ritrovato in Eccellenza”. L’Aprilia, in terza serie c’è poi arrivato, arrivando a vincere il campionato di serie D. “Per ironia della sorte, nella stagione 2010-11 giocavo con lo Zagarolo e l’ultima partita di campionato la giocammo proprio contro l’Aprilia. Fui contento di vedere la mia squadra festeggiare, anche se il rammarico di non poter essere protagonista di quella festa c’è stato”.

Pomezia e Frascati (altri sette gol) e poi Latina. “Dove ho segnato nove reti e portato anche qui la squadra in serie D”. Categoria nella quale è tornato, ancora una volta con la sua Aprilia. “E’ stato nella stagione della storia del mio doppio tesseramento che mi fece saltare il passaggio all’Albalonga. A dicembre sono così andato a Ostia, dove ho realizzato 4 gol”. Ancora l’Eccellenza e ancora Frascati e Zagarolo. “Ora sono due anni e mezzo che sono al Borgo Podgora, ed è qui che ho segnato il maggior numero di gol, ben 34”.

Un bottino davvero notevole per un calciatore che si definisce “un mediano, che con gli anni è maturato ed è stato valorizzato dagli ultimi allenatori avuti. Paoloni, in particolare, è quello che mi ha fatto scoprire il ruolo centrocampista avanzato”.  Nella vita privata, è un venditore (di tendaggi da sole) e al lavoro, più che al gioco del calcio, dà particolare importanza. “Un posto di lavoro viene prima di tutto, ed è per questo che ho sempre scelto di non allontanarmi troppo da casa”.

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Danilo MARTELLACCI

Nato a Genzano il  20 settembre 1980 – ruolo centrocampista

* dati parziali

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