Paolo Forte da Colleferro, classe 1962, ha allenato in tutte le categorie del Calcio a Cinque italiano e da quest’anno è alla guida della Rappresentativa Under 19 del Lazio.
Mister Forte, come ci si sente nei panni di Commissario Tecnico?
“Emozionato, orgoglioso e fiero dell’opportunità di poter difendere i colori della mia regione nel più importante evento del Calcio a Cinque giovanile italiano. E per questo non posso non essere grato al Presidente Melchiorre Zarelli, a Pietro Colantuoni e Fausto Tallarico di avermi concesso quello che considero tra gli incarichi più prestigiosi per un allenatore”.
Che differenza c’è tra allenare una squadra di club e una selezione regionale?
“Nel club i ragazzi li hai sotto gli occhi tutti i giorni. Ti rendi conto del loro stato di forma e percepisci la loro situazione emotiva. E puoi lavorare quotidianamente sulla preparazione atletica, sul potenziamento tecnico e sull’apprendimento degli schemi tattici. In Rappresentativa ti trovi già i migliori giocatori della regione e devi essere bravo a inquadrarli e a trovare situazioni tattiche dove possano rendere al meglio. Non sempre un giocatore che nella sua squadra è un valore aggiunto, lo sia anche in Rappresentativa. E viceversa. La cosa che accomuna i due ambiti è che, con me, i ragazzi scendono in campo per vincere sempre e contro chiunque”.
Quali sono le aspettative per il prossimo Tdr?
“Innanzitutto, devo fare i complimenti a chi mi ha preceduto. Vincere un titolo dopo tredici anni è un gran bel risultato per tutto il movimento regionale. Noi cercheremo con tutte le nostre forze di tenerci ben stretto lo scudetto tricolore. Se poi, troveremo sulla nostra strada chi è più bravo di noi, alla fine lo applaudiremo e faremo i nostri complimenti. Ma fino al suono della sirena potrete star certi che non faremo risparmiare alla squadra una goccia di sudore o mezzo litro di fiato. Per questa maglia si deve dare tutto, fino alla fine”.
Come sta andando la preparazione?
“Fin da quando ho ricevuto l’incarico, mi sono messo in moto chiedendo ai miei colleghi, che ringrazio tutti per la disponibilità e la collaborazione mostrata, di segnalarmi i giocatori con le caratteristiche adatte per giocare in Rappresentativa. Vorrei a questo proposito citare due amici, Andrea Colaceci e Michele Fierravanti, che mi hanno offerto il loro aiuto nell’indicare i giocatori utili alla causa. È la dimostrazione che intorno alla Rappresentativa c’è attenzione e spirito di collaborazione da parte di tutto il mondo del futsal regionale. E di questo credo che ne possiamo andare tutti orgogliosi. Poi sono arrivate le convocazioni per gli stage e per le prime amichevoli e così andremo avanti sino al giorno prima della scelta definitiva. Chi mi conosce sa che non guardo in faccia a nessuno e che fino all’ultimo giorno le porte saranno aperte a chi merita e a chi, chiaramente, riterremo funzionale al progetto tecnico tattico che abbiamo chiaro sin dal primo momento. Fino ad oggi, in ogni caso, siamo molto soddisfatti per come stanno andando le cose”.
Quali sono le caratteristiche del suo giocatore tipo?
“Le mie più grandi soddisfazioni sportive me le sono tolte con i giovani, dei quali apprezzo la voglia di apprendere, di mettersi al servizio di un progetto e di imparare. Per diventare campioni occorre mantenere la stessa passione, la stessa umiltà e la stessa voglia di divertirsi in campo. Questo pretendo dai miei giocatori e se seguiranno questa filosofia, sono certo che ci divertiremo e ci toglieremo grandi soddisfazioni anche al Torneo delle Regioni”.
Scegliere i 12 ragazzi da portare a Matera non sarà facile…
“Prima di tutto, voglio spendere una parola per quelli che non potrò portarmi, perché non rientrare tra i dodici, non equivarrà a una bocciatura. Tutti i ragazzi che abbiamo convocato per gli stage sono meritevoli di far parte del gruppo. E sin da ora li ringrazio per la loro disponibilità. Purtroppo però arriverà il momento della scelta e dopo qualche notte insonne dirameremo la lista definitiva. In questo momento, voglio che tutti si sentissero parte di questa avventura, perché la Rappresentativa è l’espressione di tutto il movimento del calcio a cinque regionale. E i risultati che otterremo sarà anche grazie al sostegno e alla spinta di tutti quelli che amano questo meraviglioso sport in tutto il Lazio”.