Di nuovo in finale, cinque anni dopo. La Nuova Tor Tre Teste mercoledì pomeriggio sfiderà i campioni in carica della Vigor Perconti, in un ultimo atto inedito per l’assegnazione del titolo regionale Juniores del Lazio. La squadra rossoblù, arriva alla gara di Ostia (fischio d’inizio ore 16, stadio Anco Marzio) dopo essere passata per i play-off, giocati in qualità di seconda classificata del girone B della regular season.
“Può sembrare un traguardo raggiunto, ma in realtà è soltanto un punto di partenza perchè dei secondi classificati non si ricorda nessuno”, spiega Alessandro Di Nunno, il tecnico dei ragazzi juniores della Nuova Tor Tre Teste. “Diciamo che ora viene il bello, perchè nel momento in cui c’era da tirare le somme, sono venute fuori le due squadre più forti”. La sintesi del giovane tecnico del club del prenestino si poggia sul fatto che le vincitrici dei due gironi, ovvero Urbetevere e Atletico 2000, pur avendo disputato una stagione straordinaria, nel momento decisivo hanno pagato qualcosa alle rivali. “Credo che esperienza e la capacità di saper gestire le partite importanti, abbiamo avuto il loro peso”, sottolinea ancora il tecnico, che aggiunge: “Durante la stagione, i momenti di calo possono essere gestiti o recuperati, mentre nelle fasi finali le eventuali pause le paghi caramente. Oltretutto, le rose contano parecchio perché, almeno per quello che ci riguarda, abbiamo giovani che hanno già fatto esperienze in squadre di Eccellenza e serie D”.
Alessandro Di Nunno è alla quarta finale regionale, raggiunte in diverse categorie, ed è anche per questo che dà una sua versione del possibile andamento della gara contro la Vigor Perconti. “Per esperienza dico che queste gare difficilmente offrono un grande spettacolo. Sui novanta minuti di gioco, e forse oltre, pesa la paura di perdere che hanno le due squadre, molto più della voglia di vincere. Gli aspetti tecnici, pertanto, passano in secondo piano, lasciando spazio a quelli caratteriali e nervosi”.
“L’ultima volta che siamo arrivati in finale, abbiamo vinto il titolo”. Il presidente della Nuova Tor Tre Teste, Antonio Di Bisceglie, si affida invece alla scaramanzia per esorcizzare le paure della finale. “Abbiamo giocato con quattro ragazzi del 1996 – sottolinea il presidente – e devo dire che questa squadra ha risposto alle aspettative. Le otto finali raggiunte negli ultimi sei anni calcistici stanno a significare lquel è a bontà del nostro settore giovanile. La fame di vittoria, comunque, c’è sempre”.
Tra le caratteristiche principali della squadra, c’è quella di mandare in gol tutti i suoi giocatori: “Il fiore all’occhiello – sottolinea ancora Di Bisceglie – è Matteo Bertoldi, un classe 95 di talento: è un attaccante esterno già sotto osservazione di società importanti”.