Un background da giocatore all’interno della provincia, un presente da allenatore legato ancora al territorio pontino. Giuseppe D’Andrea è l’allenatore che ha saputo riportare, vent’anni dopo, il Calcio Sabaudia in Promozione, il tetto del mondo sportivo della perla del litorale pontino. Nato e residente a Latina, dopo aver giocato con il Macir Cisterna e il Borgo Grappa (squadre con le quali ha assaporato sia la Prima categoria che la Promozione), ha iniziato ad allenare molti anni fa, sedendosi sulle panchine di Samagor, Latina scalo, SS Pietro e Paolo, Aletico Sabotino, Borgo Podgora e il Calcio Sabaudia dalla scorsa estate.
“Anche se vanto un trascorso piuttosto lungo come allenatore, è la prima volta che vinco un campionato”, ammette Giuseppe (semplicemente Pino per tutti) D’Andrea. “Ho però quattro salti di categoria, con il Sonnino e la Samagor, ottenuti attraverso i play off. Ho anche avuto la possibilità di conquistare l’Eccellenza, quando allenavo il Sabotino: perdemmo contro l’Anitrella la partita di spareggio per essere promossi”.
Vincere il campionato non era, nei piani di inizio stagione, l’obiettivo da perseguire del Calcio Sabaudia. Lo ammette lo stesso D’Andrea, che pure sottolinea come “avessi trovato un ottimo gruppo, già formato e composto da giocatori di valore, quali Montano, Vuolo, Termine, Sarra, Triola, Marotta e gli stessi Ahmed e Parisella, oltre ad Aquilini il più esperto di tutti”. Il presidente del club gialloblù aveva inizialmente indicato nella Coppa Lazio il traguardo della stagione: “E’ vero, e lo è ancora almeno fino a domani, quando giocheremo la gara di ritorno della semifinale a Bolsena. Ma strad facendo ci siamo trovati lassù, davanti a tutti e ci siamo resi conto che potevamo arrivare in questa posizione fino alla conclusione del campionato”.
Operazione perfettamente riuscita, che potrebbe diventare perfetta domani pomeriggio. “Anche se nessuno ci può più negare il salto di categoria – spiega D’Andrea – per festeggiare aspettiamo questa gara di ritorno poi penseremo a come farlo”.
Nel frattempo, però, Pino D’Andrea qualche ringraziamento lo anticipa: “Bè, il gruppo è stato eccezionale, come non sottolinearlo, così come è stato eccezonale lo stff tecnico che mi ha accompagnato in questa stagione. E di tutto questo bisogna dare atto al nostro diretto re sportivo, Massimo De Angelis che in estate ha lavorato davvero bene”. Chiamato al “capezzale” del Calcio Sabaudia a tre giorni dall’inizio del campionato, dopo che divergenze avevano portato alla separazione con il precdente tecnico, D’Andrea ammette di “essersi adattato con i calciatori che c’erano, anche se a gennaio qualche integrazione è stata fatta. Il mio modulo di gioco resta comunque il 4-2-3-1, un sistema che può essere adottato anche se si entra in corsa, come mi è capitato più volte nella mia carriera di allenatore”.
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Ahmed ABD EL HAMID
Carlo ADDESSI
Alessio ANDRITA
Gianni AQUILINI
Paolo BUONANNO
Mauro CERQUA
Leonardo CORNI
Alessandro DI COLA
Simone LAURETTI
Mariano MAROTTA
Salvatore MONTANO
Emanuele PARISELLA
Antonio Carlos RACCIATTI
Pierpaolo Antonio RACCIATTI
Luca ROCCI
Stefano SARRA
Stefano SINIGAGLIA
Mattia TABANELLI
Stefano TERMINE
Alessandro TRIOLA
Roberto VUOLO
ALLENATORE
Giuseppe D’ANDREA
05.11.1985
01.05.1990
22.04.1992
05.04.1977
16.07.1988
11.04.1983
26.06.1983
27.11.1990
12.01.1989
09.11.1985
24.12.1987
03.12.1986
10.01.1989
28.02.1985
01.10.1985
12.09.1987
25.09.1990
11.09.1989
08.10.1988
21.07.1990
09.05.1989
17.03.1961