Voglia di scrivere una nuova pagina di storia. Voglia di andare oltre la normalità, centrando una doppia accoppiata. Per il Calcio Sabaudia, il 2013 potrebbe davvero essere l’anno della fortuna (il tredici, appunto), quello che mette un punto laddove nessuno l’ha messo prima d’ora. “Sarebbe davvero fantatisco centrare la vittoria sia in campionato sia in Coppa Lazio”, spiega il presidente della società gialloblù, Amedeo Trulli, tornato in sella dopo vent’anni di sperazione dal club. “Un’impresa che era già riuscita al Bella Farnia, quando vinse il campionato di Seconda categoria e la Coppa Lazio e che ora spero di ripetere con il Sabaudia; anche per riscattare la finale persa vent’anni fa”.
Per ora, l’obiettivo principale, il campionato, il Calcio Sabaudia l’ha centrato. E con largo anticipo, perché il club pontino ha staccato il biglietto per la Promozione con quattro giornate d’anticipo, unica squadra tra Prima categoria, Promozione e Eccellenza (in Seconda categoria ha fatto meglio soltanto il Csl Soccer) ad aver tagliato un traguardo importante così presto.
Il Calcio Sabaudia, oltretutto, è alla seconda promozione consecutiva, che riporta il club indietro di quattro lustri, a quando il Sabaudia prese parte, per due stagioni, al campionato di Promozione. Erano le stagioni calcistoche 1994-95 e 1995-96. “Ora vorrei fare di più”, spiega Trulli. “Ovvero, portare il Sabaudia in Eccellenza, se qualcuno mi darà una mano. Stiamo già pianificando il futuro e se siamo riusciti ad ottenere tanto dobbiamo ringraziare anche il Comune che dal punto di vista logistico ci è sempre stato vicino in questa stagione”. Un’attenzione mostrata nonostante a Sabaudia ci siano altre realtà calcistiche e sportive che “ovviamente chiedono le stesse attenzioni”.
A guidare la squadra, dall’estate scorsa, è arrivato Giueppe D’Andrea che ha saputo guidare con maestria il gruppo. “Devo confessare che non pensavo di poter vincere subito anche il campionato di Prima Categoria”, spiega il presidente Trulli. “Sapevamo di avere un ottima squadra, che avrebbe ben figurato ma non credevamo di poter vincere in questo modo”. Già, perché il Calcio Sabaudia non ha vinto, ma stravinto il campionato. A quattro giornate dalla sua conclusione, guida la classifica con 67 punti, frutto di ben 21 vittorie, quattro pareggi e una sola sconfitta. “Arriva alla terz’ultima del girone d’andata. Poi, soltanto risultati positivi, con una striscia arrivata a tredici risultati utili consecutivi”.
La Promozione a inizio stagione, dunque, non rientrava nei piani di Amedeo Trulli e del suo staff. “Abbiamo iniziato a pensare al secondo salto di categoria alla fine del girone d’andata, quando abbiamo girato con nove punti di vantaggio e c’eravamo resi conti di quel’era la forza delle nostre avversarie. Abbiamo, quindi, rinforzato un po’ la squadra per raggiungere questo splendido traguardo, che mi rende davvero felice, e ci siamo riusciti”.
Nella squadra ci sono calciatori di altra categoria, come si usa dire quando si incontrano nomi quali quelli di Gianni Aquilini, un passato da professionista del calcio, ed oggi “bandiera della nostra squadra, punto di riferimento per tutti noi”, come sottolinea il presidente che rivela: “Con Gianni ci siamo subito trovati. Quando gli ho proposto di venire da noi, anche se si trattava di Prima Categoria, ha subito detto di sì. Tra noi c’è stata un’immediata reciproca simpatia”. Sarà con noi anche l’anno prossimo, così come resterà il novantanove per cento del gruppo”.Per completare l’opera, il Calcio Sabaudia giovedì proverà a centrare la finale di Coppa Lazio: a Bolsena si gioca il ritorno della semifinale (l’andata si è chiusa uno a uno) che mette in palio l’ultimo atto della manifestazione, da giocare contro lo Sporting Ronciglione United.