Ivo Bez, il terzo incomodo

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Ivo Bez, attaccante della Nuova Sorianese (foto di Mauro TOPINI - RIPRODUZIONE RISERVATA)
Ivo Bez, attaccante della Nuova Sorianese (foto di Mauro TOPINI – © RIPRODUZIONE RISERVATA)

Tra i due litiganti, il terzo… eccetera, eccetera. Eccolo il vecchio proverbio, “strabusato”, che torna puntualmente d’attualità quando si tratta di parlare di calcio. Torna d’attualità nella corsa promozione del girone B del campionato di Promozione. Una corsa che sembrava avere un dominatore, un uomo solo (pardon, una squadra sola) al comando, ovvero la Castrense dei record, dell’imbattibilità resa granitica per quasi due anni. Poi, il vento è cambiato ed ora quella squadra in fuga non c’è più. Ora c’è un’altalena di detentrici dello scettro, con un passaggio di mano tra la stessa Castrense e il Grifone Monteverde, che mai ha mollato la presa, credendo nella rimonta e in un possibile aggancio al vertice.

Cosa avvenuta tre settimane fa ed oggi di nuovo paventata proprio grazie al terzo incomodo, ovvero a quella Nuova Sorianese che vittoria dopo vittoria è tornata a braccare da vicino le due battistrada. Domenica scorsa, la squadra rossoblù ha piazzato l’acuto, battendo proprio la Castrense nel derby viterbese e sognare un possibile aggancio-sorpasso sul filo di lana. Autore della magica mattinata di Soriano nel Cimino è un attaccante venuto da lontano, sceso dal Nord, uomo di montagna anche lui e quindi a suo agio tra i monti Cimini, che domenica ha mandato ko la ex capolista segnando una tripletta, la prima con la maglia rossoblù.

L’uomo del Nord si chiama Ivo Bez, di chiare origini venete, lagoronese di nascita, arrivato nel Lazio passando per il Fidene e le sue ambizioni di professionismo. Classe 80, a 33 anni si è presentato a Soriano al Cimino dopo aver vestito le maglie di Jesolo, Montebelluna e Belluno (una quarantina di gol in tutto), poi quelle di Trento, Fidene e Albalonga. “Sono arrivato a Fidene attraverso il tecnico Pasa, che aveva giocato a Trento e conosceva sia me che il tecnico del Fidene. Ha fatto da tramite tra di noi, portandomi  a giocare e vivere Roma. Sono quattro anni che sono qui, e da alcuni mesi mi sono trasferito a Soriano”.

La scorsa stagione vissusa con l’Albalonga in Eccellenza ha fatto segnare il suo record di marcature, ben 17. Quest’anno, invece, i gol con la Sorianese sono otto. “I gol segnati alla Castrense sono il frutto di un’ottima prova collettiva della squadra, com’era accaduto altre volte. A Soriano mi trovo bene, c’è anche l’aria buona, la squadra è buona, anche se abbiamo avuto qualche difficoltà all’inizio. Ora, però, siamo in forma per il finale di campionato, nel quale vogliamo e dobbiamo dire la nostra. Mancano quattro gare alla conclusione della stagione regolare e, come si usa dire, saranno quattro finali. Giochiamole al meglio, vinciamole e poi tireremo le somme”.

Sui suoi gol, conta molto Andrea Camilucci, il tecnico della Sorianese, arrivato in corsa a mettere in riga le ambizioni della squadra viterbese e che lo descrive così: “E’ un giocatore che tutti i tecnici vorrebbero avere in squadra. E’ il prototipo dell’attaccante moderno che segna e gioca anche per la squadra”.

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