Tdr 2013, trionfo del Lazio

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Minala esulta dopo il gol del due a zero

Le somme dei risultati del campo dicono che il vero protagonista di questo Torneo delle Regioni è sicuramente il Lazio che si conferma negli Allievi, superando la Sardegna padrona di casa per 3-0 davanti ad oltre 1500 spettatori al Comunale di Monastir, e torna ad imprimere il proprio sigillo tra gli Juniores dopo 18 anni (ultimo successo nel 1996).

Il successo dei laziali allenati da Giuliano Giannichedda (sconfitta la Lombardia per 2-1, al secondo ko consecutivo) assume un valore ancora maggiore se si considera che l’intera rosa è composta da ragazzi tutti un anno sotto età, una decisione del Comitato guidato da Melchiorre Zarelli e condivisa dall’ex giocatore di Juventus e Lazio che mira a valorizzare ancora di più i vivai di una delle regioni calcisticamente più importanti d’Italia in termini numerici e di vittorie sportive. La vittoria del Lazio nella categoria regina del TDR vale anche il diritto di disputare lo spareggio contro l’Umbria (vittoriosa nella scorsa edizione) per l’accesso alla Uefa Regions’ Cup 2013/2015.

Il successo della Juniores è la forza dei nervi distesi dei ragazzi di Giannichedda, che passo dopo passo con il profilo basso è avanzato arrivando a questa finale con estrema lucidità. Il Lazio non vinceva la categoria regina dal ’96 (in panchina c’era Vincenzo Iannone) e ha ritrovato il trofeo nel modo migliore, portandosi dietro gli Allievi della scorsa edizioni tutti classe ’95, tutti sotto età, un bel segnale di lungimiranza calcistica.

E’ stato chiaro fin dai primi minuti come il Lazio fosse il vero padrone del gioco mentre i lombardi avevano le idee poco chiare. Il gol di Gelonese al 20’ ha subito indirizzato una gara che poteva chiudersi cinque minuti dopo se Passoni non avesse sfoggiato una deviazione miracolosa sulla traversa neutralizzando un fendente dalla distanza di Bensaja. L’eurogol con cui Scarcella (grande punizione da oltre venti metri che si è insaccata sotto la traversa) ha pareggiato i conti, è stato solo un lampo. Il Lazio ha continuato a macinare gioco, la Lombardia ha iniziato una girandola di cambi e al quarto d’ora della ripresa Attili ha riportato avanti i suoi, con il guizzo del rapace d’area di rigore. Per il forte attaccante è il sesto gol nel Torneo, nessun altro ha fatto meglio in qeusta edizione della manifestazione.

Il resto della gara è stato controllato agevolmente dal Lazio che ha anche sfiorato il terzo gol. Alla fine del match è esplosa la gioia del Lazio che ha centrato per la sesta volta il titolo mentre la squadra di Milanesi deve accontentarsi della piazza d’onore per il secondo anno consecutivo.

Il successo della squadra Allievi di Maurizio Rossi è stato più forte del fattore campo, degli avversari e degli episodi a sfavore. Il Lazio ha remato controcorrente sia in semifinale che in finale, fino a prendersi il Trofeo per il secondo anno di fila. I padroni di casa della Sardegna, sostenuti da 1500 tifosi, ce l’hanno messa tutta ma hanno retto solo un tempo. I ragazzi di Rossi nella ripresa hanno messo il turbo e in otto minuti tra il 14’ e il 22’ hanno graffiato due volte. Prima con un colpo di testa di Oliva e poi con Minala, entrambi al secondo centro nel torneo. La ceralacca sulla gara l’ha messa capitan Federico vero e proprio regista di centrocampo. Il giocatore della Nuova Tre Teste è stato il faro della squadra. Nel finale gli animi si sono scaldati, ne hanno fatto le spese i sardi Mainas e Piras, e il laziale Palmieri, tutti espulsi.

Il Lazio ha fatto suo il Torneo dimostrando in tutti i match di essere la squadra più forte, sette giocatori diversi andati a segno, squadra imbattuta con solo quattro gol subiti tutti su rigore, sono numeri che fotografano bene la supremazia del Lazio e il momento felice della regione.

In questa categoria in soli due anni il Comitato presieduto da Melchiorre Zarelli ha vinto gli stessi titoli del resto della sua storia. E’ un altro segnale di come la politica giovanile voluta dal Comitato Regionale Lazio abbia pagato. E di come, in realtà, sia un segnale importante da cogliere per il movimento, impegnato ad arginare i morsi della crisi.

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