Una settimana sola e la cinquantaduesima edizione del Torneo delle Regioni, che quest’anno si svolgerà in Sardegna prenderà il via. Le Rappresentative laziali di calcio a 5 hanno praticamente concluso il lavoro di preparazione verso l’importante kermesse sportiva giovanili. Grande fiducia e speranza sono riposte nelle selezioni di mister Silvio Crisari (maschile) e di Mauro Caprari (femminile). La Juniores ha portato avanti un lavoro minuzioso di ricerca di talenti e di crescita dei ragazzi. Stesso discorso per la squadra femminile, che deve fare un ultimo passo in avanti per migliorare la finale e la semifinale ottenute nelle ultime due edizioni.
La Rappresentativa Juniores maschile ha effettuato una ventina di raduni, a dimostrazione della mole di lavoro che lo staff tecnico ha portato avanti nel tentativo di allestire una formazione competitiva. Il selezionatore Silvio Crisari traccia un bilancio del lavoro fin qui svolto. “Abbiamo lavorato molto sulla ricerca della rosa e sullo studio della caratteristiche dei giocatori. Non solo sotto l’aspetto tecnico, ma anche sotto quello comportamentale. A tale proposito è stato portato avanti un minuzioso lavoro da parte di tutti gli osservatori. Le selezioni sono state molto rigide, anche nella valutazione delle capacità relazionali dei ragazzi. L’obiettivo era quello di mettere insieme un gruppo unito e fondato su valori importanti”. Il lavoro si è intensificato alla vigilia della partenza. “Nell’ultimo mese di lavoro siamo passati a due raduni settimanali, con una seduta di allenamento e una gara amichevole per arrivare a quest’ultima settimana, quando ci troveremo in tre sedute”.
Non è da meno il lavoro portato avanti dalla squadra femminile di mister Mauro Caprari, reduce dalla semifinale in Basilicata e dalla finale nell’edizione giocata a Fiuggi nel 2011. L’obiettivo è quello di migliorare i già ottimi risultati conquistati. “Siamo ormai agli sgoccioli. Scegliere le dodici che porteremo in Sardegna è stata una scelta dura, perché le ragazze selezionate sono state tutte brave tecnicamente e desiderose di far parte della selezione. Purtroppo abbiamo dovuto fare delle scelte”.
La rappresentativa ha svolto un lavoro intenso nell’arco degli ultimi mesi, che è alla base della grande fiducia di far bene che anima il tecnico. “Rispetto allo scorso anno – prosegue Caprari – abbiamo lavorato in maniera diversa. Abbiamo avuto più tempo per lavorare e abbiamo cercato di sfruttarlo nel migliore dei modi. Facendo tesoro dell’esperienza di dodici mesi fa, abbiamo corretti gli errori che non ci hanno permesso di fare l’ultimo salto di qualità. Quello di quest’anno è un gruppo nuovo, con solo quattro o cinque giocatrici riconfermate rispetto all’edizione in Basilicata, mentre si sono aggiunte ragazze nuove provenienti da tutta la regione e non solo dal campionato di serie C. Questo perché abbiamo deciso di puntare su ragazze giovani e volenterose di vestire questa maglia. Siamo convinti che lavorare con una rosa giovane permetta di gettare le basi per un futuro luminoso e duraturo negli anni. Sono sicuro che in Sardegna ci comporteremo bene perché abbiamo un gruppo fantastico e perché è finalmente arrivato il momento di riportare nel Lazio l’agognato trofeo, che manca nella nostra regione da ormai troppo tempo”.