Anzini, la qualità dei numeri uno

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2022
Maurizio Anzini insieme a mister Silvio Crisari
Maurizio Anzini insieme a mister Silvio Crisari

È un portiere esperto, vincente. Un autentico modello per le giovani generazioni, dopo aver calcato i campi delle massime serie, mietendo successi in ogni categoria. Maurizio Anzini per il secondo anno consecutivo è stato scelto dal commissario tecnico Luciano Zaccardi come preparatore dei portieri della Rappresentativa Regionale Juniores, che difenderà i colori del Lazio al Torneo delle Regioni. Il motivo è facilmente rintracciabile nel suo invidiabile curriculum calcistico, arricchito negli ultimi anni da due campionati vinti, uno con l’Ardenza e uno con l’Arca.

L’ingresso di Anzini nello staff tecnico delle Rappresentative è l’ennesimo passo avanti nella creazione di un gruppo di preparatori e allenatori con competenze specifiche umane e tecniche, in grado di supportare al meglio i giovani calciatori selezionati per far parte della squadra rappresentativa regionale.

“Il livello del Futsal giovanile negli ultimi anni si è notevolmente innalzato – ci dice Luciano Zaccardi, presentando Anzini – e il Comitato Regionale ha intrapreso la strada di far scendere in campo tecnici sempre più selezionati e con un background sportivo che possa competere con quello delle più importanti realtà regionali. In quest’ottica va visto l’inserimento di Maurizio, un profondo conoscitore del settore, un tecnico vincente e preparato, con la giusta mentalità e testimone di quei valori che, come ama ribadire il presidente Zarelli, rappresentano il biglietto da visita del Comitato Regionale Lazio. Siamo in grado, con questo staff, di offrire le più ampie garanzie di affidabilità ai club che ci affidano i loro giovani e giovanissimi calciatori e di restituirli arricchiti di un bagaglio di esperienza e di spirito di squadra di primissimo ordine a beneficio anche delle squadre di appartenenza. Ci auguriamo tutti che questo processo di crescita trovi immediatamente riscontro sul campo, con quei risultati che ormai da troppo tempo mancano nel palmares del futsal al Torneo delle Regioni”

Dopo la presentazione di Zaccardi, parola al tecnico Anzini. Mister, cosa distingue questa rappresentativa da quella dell’anno scorso?

“Sicuramente quest’anno abbiano avuto più tempo a disposizione per conoscere e amalgamare i giovani atleti. Il tasso tecnico è elevato e disponiamo di almeno due giocatori per ogni ruolo perfettamente intercambiabili. Inoltre i ragazzi hanno risposto positivamente all’intensa frequenza degli incontri con grande impegno e grande disponibilità”.

Il Lazio è stato inserito nel girone di qualificazione con Liguria, Molise, Piemonte e Calabria. Quale di queste rappresentative teme di più?

“Non temiamo nessuno. Tuttavia, se proprio sono chiamato a scegliere, rispondo quella calabrese. Ogni anno presenta una rosa molto competitiva, senza contare che possono usufruire senza riserve di oriundi e stranieri. Ma la cosa non ci spaventa. Nel mondo del futsal è sempre il campo a decretare il vincitore”.

Entriamo nei dettagli del suo compito. Cosa può dirci dei portieri che allena quest’anno?

“Sono ben preparati atleticamente e a livello tecnico hanno grandi qualità. Da qualche anno ormai quasi tutte le scuole calcio dispongono di allenatori dei portieri molto competenti, che trasmettono ai calciatori una buona preparazione di base. Per questo abbiamo deciso con Silvio Crisari di farli lavorare fin da subito insieme alla squadra, privilegiando la formazione di un gruppo unito e compatto già dalle selezioni preliminari. Finora mi sono limitato a fornire loro qualche consiglio emotivo e a correggere qualche piccolo difetto, ma presto cominceremo un lavoro specifico tra i pali in vista del torneo”.

Anche quest’anno affiancherà Silvio Crisari. Com’è il rapporto tra di voi?

“Con Silvio ci conosciamo da appena un anno ed è come se ci conoscessimo da sempre. Non ci sono parole per descriverlo. Un amico e un allenatore come pochi. I ragazzi non possono che imparare da lui, non solo dal punto di vista tecnico tattico, ma anche da quello umano. Silvio è davvero una persona speciale”.