Salvatore Corsaletti è il selezionatore della Rappresentativa Juniores di calcio a cinque del Lazio. Lo scorso anno, in Puglia, fu eliminato dal Veneto, dopo aver battuto nelle qualificazioni quella Calabria che poi, a sorpresa, conquistò il tricolore.
- Qual è il sogno di Mister Corsaletti?
“E’ un sogno che rappresenta anche l’obiettivo da raggiungere: vedere i miei ragazzi sul gradino più alto del podio. Sono sedici anni che questo non accade ed è quindi ora di riportare la Coppa nella bacheca di via Tiburtina.”
- Quali sono le caratteristiche che cerchi nei giocatori che faranno parte della squadra Juniores?
“ Il binomio indispensabile per far parte del gruppo è valore tecnico e qualità comportamentale. Con il mio staff andiamo a visionare direttamente i ragazzi durante lo svolgersi del campionato, per valutare con moltissima attenzione l’atteggiamento verso compagni, avversari e direttori di gara. E’ proprio nelle partite con il proprio club che determinate caratteristiche emergono in maniera evidente. Memori dell’esperienza pugliese, stiamo dedicandoci in maniera maniacale alla cura dei dettagli, cercando di non lasciarci sfuggire nulla, nemmeno il più piccolo particolare. In una manifestazione difficile come il Torneo delle Regioni, questo può rappresentare la differenza che può significare l’accesso alla gara successiva.”
- Mister, ci puoi fare il punto della situazione, in vista della composizione del gruppo che rappresenterà il Lazio a Umbria 2018?
“Dopo aver visionato più di novanta atleti, posso affermare che per sette dodicesimi la squadra è fatta. Per i restanti cinque posti a disposizione, ci baseremo su quanto i ragazzi ci faranno vedere nelle prossime amichevoli in programma. La fase di selezione è di fatto conclusa ed ora comincia la parte tattica e lo studio delle palle inattive, elementi che daranno la giusta fisionomia alla squadra. L’applicazione sulle varie fasi del gioco e il raggiungimento della giusta amalgama tra i giocatori sono elementi determinanti per fare bene.”
- Abbiamo notato che i Corsaletti in campo sono due, quest’anno.
“Certamente. Ho chiesto di essere affiancato da mio figlio Valerio, un tecnico giovane e preparato, che conosce bene il calcio a cinque. Da lui mi aspetto una grossa mano nella valutazione delle caratteristiche dei giocatori e del loro stato di forma.”
- Qual è il livello tecnico del gruppo?
“Rispetto allo scorso anno, il livello medio si è decisamente alzato. Sono più che soddisfatto sia del livello tecnico dei singoli che dell’aspetto prettamente tattico. Le società in questi anni stanno facendo un ottimo lavoro e molti dei giocatori che molto probabilmente faranno parte della selezione, giocano regolarmente in C1 oltre, naturalmente, a quegli atleti che fanno parte delle formazioni di elite e del regionale. Stiamo cercando di raggiungere il mix ottimale tra qualità e esperienza e se, come credo, riusciremo a ottenerlo, allora la squadra che ne verrà fuori sarà in grado di giocarsela fino in fondo.”
- Quale dei tuoi avversari temi di più?
“In questa categoria, più che nelle altre, è difficile fare un pronostico, visto che si possono convocare solo giocatori appartenenti a squadre che partecipano ai campionati regionali, escludendo chi gioca nel nazionale. Il turnover degli atleti fa si che ogni anno si ricominci dall’inizio, dando una importanza decisiva al numero e alla qualità degli stage di selezione e di preparazione prima del torneo. La vittoria della Calabria, che sicuramente non partiva con i favori del pronostico nella passata edizione, ne à la dimostrazione più lampante. Per esperienza devo dire che regioni come Puglia, Veneto, Campania, Marche e, naturalmente, Lazio, sono sulla carta, un pizzico più avanti rispetto alle altre, ma la storia recente ci insegna che, alla fine, finché non le incontri, sono tutte temibili e da affrontare con la massima concentrazione.”
- Le aspettative su questa squadra?
“Una sola. Dare tutti noi stessi per conquistare questo tricolore che manca da più di tre lustri. Siamo il Lazio ed è ora di interrompere questo digiuno che dura da troppo tempo ormai!”
- Che messaggio manda Mister Corsaletti ai suoi ragazzi?
“Di godersi attimo per attimo questa meravigliosa esperienza del Torneo delle Regioni. E’ la vetrina più importante del calcio a cinque italiano a livello giovanile e sarà per loro un momento che potranno vivere da protagonisti e che ricorderanno per tutta la vita. E se poi riusciremo ad alzare la Coppa, allora sarà veramente indimenticabile.”