© RIPRODUZIONE RISERVATAHa la faccia da scugnizzo napoletano, pur essendo romano de Roma, con quella voglia di arrivare, che si legge nei suoi occhi, di spaccare il mondo con il fare un po’ da guascone, doti non molto comuni nei suoi coetanei. Vittorio Attili classe ’95, attaccante di nascita, cresciuto nel Tor di Quinto, oggi con la Monterotondo Lupa nel campionato di Eccellenza è una delle colonne portanti della Rappresentativa Regionale Juniores. Vittorio, si sta mettendo in grande evidenza in questa stagione, grazie alla sua capacità realizzativa, ma anche e soprattutto per la grande maturità con la quale sta affrontando un campionato cosi difficile. Ma lui non se ne preoccupa, la sua incoscienza giovanile, o forse la sua consapevolezza, lo portano ad essere sempre se stesso, senza troppi pensieri.
“Mi sto cimentando per la prima volta nel campionato Eccellenza – afferma Attili- e devo dire che la cosa mi entusiasma. Ci sono calciatori importanti, giovani bravi, e credo che per me sia un momento di grande crescita aver avuto la possibilità di giocare un campionato cosi difficile e competitivo. Ma poi quando entro in campo per me è sempre la stessa cosa, voglio giocare bene, segnare e vincere, non mi interessa più chi ho di fronte.”
Cinque reti in 23 partite, vice cannoniere della Monterotondo Lupa, capocannoniere al recente torneo internazionale Roma Caput Mundi con la maglia della rappresentativa. Un bell’esordio, vero Attili?
“Sicuramente,una stagione positiva sino a questo momento. Forse non me lo aspettavo neanche io. Anche se quando scendo in campo ho sempre voglia di fare gol. E’ chiaro che gli schemi che prepariamo con il mister Paris, a noi attaccanti facilitano la vena realizzativa. Sono contento, cosi divento un bomber vero…”
Cinque realizzazioni di cui alcune davvero pesanti che hanno regalato i tre punti… Ce ne qualcuna in particolare che ricordi con emozione?
“Quando faccio gol sono sempre soddisfatto, perché poi le prestazioni di un attaccante sono sempre misurate in funzione del gol. Sono contento di contribuire a questa importante stagione che stiamo vivendo. Si, due in particolare, credo siano state fondamentali per ragioni diverse. Il mio primo gol in Eccellenza l’ho segnato alla seconda di campionato contro il Monte S.Giovanni Campano. Entrai dalla panchina a 15 minuti dal termine, non riuscivamo a sbloccare il risultato e su una mischia da calcio di punizione ho trovato l’angolino giusto. E’ stato importante per me perché, diciamo, mi sono presentato. Un altro gol pesante è sicuramente quello segnato a Formia. Mancavano tre minuti al termine e al Formia fu concesso un rigore che il grande Mattia Placidi riuscì a parare. Poi al 90.mo la mia girata vincente ci consenti di vincere una partita difficilissima …Che emozione”
Insomma possiamo già dire che è un anno da incorniciare?
“Questo te lo saprò dire a fine campionato. Vogliamo arrivare in alto, ma ancora la strada è lunga. In campionato mancano 11 partite, vedremo cosa succederà…”
Essere stato protagonista al Torneo Caput Mundi con la rappresentativa di Giannichedda è un’altra soddisfazione…
“Devo dire che questa esperienza è stata davvero bellissima. Avrei preferito vincere e arrivare secondo nella classifica cannonieri, ma siamo usciti imbattuti e credo sia stato comunque un cammino positivo. Mi sono trovato benissimo con i compagni e con il tecnico Giannichedda. Davvero bello tutto… Spero che in Sardegna possa ancora esserci in questa squadra, perché sono sicuro che potremo fare bene al Torneo delle Regioni.”
A proposito di allenatori, con Fabrizio Paris che rapporto hai instaurato…
“Direi ottimo, schietto e sincero. Peccato che faccia lavorare troppo… Scherzo naturalmente. Lavorare fa bene soprattutto a noi giovani, perché impariamo e cresciamo. Ma voglio anche ringraziare la società, dal presidente ai dirigenti, che è presente, perfetta nell’organizzazione nonostante ci siano dei problemi legati al campo. Stiamo facendo tutti quanti un grandissimo lavoro di squadra…”
Un ultima cosa. Diverse società professionistiche hanno puntato gli occhi su di te… Ti condiziona,ti preoccupa questo….
“Se cosi fosse mi fa piacere. E’ chiaro che ogni ragazzo della nostra età gioca al calcio sperando di arrivare un giorno nei professionisti. In questo momento so soltanto che devo sacrificarmi, lavorare seriamente in allenamento, dare sempre il massimo in campo e poi si vedrà… Io ce la sto mettendo tutta…”