Sette edizioni, anzi otto considerando il torneo internazionale Città di Viterbo, vissute in prima persona. Vincenzo Calzolari è sicuramente il dirigente del Comitato Regionale Lazio che più di altri ha vissuto “da dentro” il torneo giovanile “Roma Caput Mundi”. Da lunedì, il vice presidente vicario del Comtiato Regionale Lazio, che da sempre ha la responsabilità delle Rappresentative regionali, si tufferà nella nuova avventura.
“Devo dire che ogni anno è un’emozione nuova affrontare questo torneo. E’ vero che ritroviamo amici di anni apassati, come la Romania, l’Inghilterra e la Grecia, ma abbiamo anche l’opportunità di fare nuove amicizie, di allargare le nostre esperienze e le nostre conoscenze internazionali. Sono convinto che la formazione dei nostri ragazzi possa passare anche attraverso questi importanti appuntamenti, che offrono moti o di confronto e integrazione”.
Il Caput Mundi quest’anno avrà sede logistica a Fiuggi, città che ha “adottato” il calcio dilettanti. “Bè, la ricettività alberghiera che offre la città termanel è unica nel Lazio. Tanti alberghi e tutti a portata di passeggiata, sono l’ideale per alloggiare le rappresentative nazionali e consentire loro di vivere appieno il torneo e la presenza di ragazzi di altre nazionalità”.
Le gare si giocheranno sui campi a Sud della città di Roma, a cavallo delle province di Roma e Frosinone. “Come accade ormai da alcuni anni, abbiamo scelto tutti campi in erba sintetica per evitare disagi con il maltempo e per favorire l’espressione delle qualità tecniche dei ragazzi che scendono in campo”.
Il Lazio, in qualità di padrone di casa, esordirà contro il San Marino, poi affronterà l’Inghilterra e la Romania. Un girone davvero difficile. “Devo dire che per noi affrontare questa o quell’altra nazionale è comunque un banco di prova davvero difficile. nostri ragazzim non dimentichiamolo, sono tutti dilettanti che non hanno nessuna esperienza internazionale. Per loro, e quindi per noi del Comitato, questo torneo rappresenta una tappa intermedia per arrivare preparati al Torneo delle Regioni, che quest’annosi giocherà in Sardegna”.
Il valore aggiunto, rispetto al passato, quest’anno di chiama Giuliano Giannichedda, un ex calciatore che in campo internazionale ha davvero fatto parecchia strada e che saprà, dunque, dare la giusta spinta al gruppo. “Che è un buon gruppo, a mio avviso. Già lo abbiamo visto all’opera nelo torneo Wojtyla e devo dire che mi è piaciuto, al di là dei risultati conseguiti. E’ un gruppo su cui Giannichedda sta lavorando da mesi, ma che lascia le porte aperte a chiunque. Non vogliamo lasciare nulla di intentato, da qui a Pasqua, e quindi se ci saranno altre realtà interessanto, eccoci qui pronte ad accoglierle”.
Sul piano tecnico, pensare alla finale, in casa Cr Lazio è piuttosto difficile. “Se pensiamo che dobbiamo affrontare la Romania che su sei edizioni ne ha vinte tre e l’Inghilterra due volte finalista, credo che se riuscissdimo a centrare qualche buon risultato sarebbe già un grosso traguardo. Voglio comunque sottolineare che per noi, in questa occasione, è vedere la qualità dei ragazzi (compresi quelli che non abbiamo potuto portare al torneo perché la lista è bloccata a 18 elementi) che costituiscono la base della nostra Rappresentativa”.