Una rivincita attesa un anno. Dodici mesi, o qualcosa di meno, per riprendersi quello che in Valle d’Aosta il fato aveva tolto a Silvio Crisari. I suoi Allievi, stavolta, non sono stati beffati in finale. Anzi, hanno dominato la finale contro il Veneto, che i ragazzi della Lazio hanno reso sempre domo dal primo all’ultimo minuto della partita. Alla fine, alzare il trofeo è stata la gioia più bella, oltre che l’unica in questa edizione del Torneo delle Regioni, per un CR Lazio che nel calcio a 5 ha comunque mantenuto uno standard di risultati accettabile.
“Sì, è stato un grandissimo successo, che vale davvero molto perchĂ© abbiamo affrontato e superato grandissimi avversari”, spiega Silvio Crisari, il tecnico della Rappresentativa Allievi campione d’Italia. “Campania, Marche, Piemonte, Sicilia e Veneto, con quest’ultime due che sono delle vere bestie nere, sono rappresentative di movimenti che, negli ultimi anni, hanno lavorato davvero bene con i settori giovanili ma contro le quali abbiamo giocato davvero bene”.
La soddisfazione di Crisari va oltre il risultato sportivo, dietro il quale c’è un lavoro davvero importante. “Sì, c’è davvero grande soddisfazione perché siamo riusciti a portare al Torneo delle Regioni ben sei giocatori di movimento sotto età , il che significa che il calcio a cinque del Lazio è in forte crescita”. Lavorare sul gruppo, creandone uno coeso e forte, è stato uno dei segreti di Crisari. “Sì, sono felicissimo che i due portieri abbiano giocato una gara per uno e la finale un tempo per uno. Si sostenevano a vicenda, segnale che c’è amicizia oltre la rivalità sportiva. Hanno poi segnato tutti i dieci giocatori di movimento, il che vuol dire che tutti hanno contribuito a rendere questo torneo magico. Siamo stati perfetti”.
La felicità del successo va sempre condivisa e Silvio Crisari non manca di farlo. “Un ringraziamento doveroso va allo staff, che è stato unito e si è trovato subito in sintonia. Ringrazio poi il presidente Zarelli, che mi ha sempre difeso, spronandomi quando serviva e valorizzando il lavoro della rappresentativa. Grazie va anche alle società , il cui lavoro è stato straordinario. Se i ragazzi sono stati bravi il merito è loro e delle rispettive famiglie, che li sostengono e li aiutano, facendo anche dei grossi sacrifici in alcuni casi”.
Il ritorno a Roma coinciderà con una piccola festa per celebrare il successo, poi… “Ci goderemo un po’ di riposo, gustandoci appieno la soddisfazione per questo titolo italiano che, sul piano emotivo e mentale ci ha portato a spendere davvero tanto”.