Provincia di Roma, numeri incoraggianti

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Il presidente del CR Lazio, Melchiorre Zarelli
Il presidente del CR Lazio, Melchiorre Zarelli

Si è svolto a Tivoli Terme l’ultimo dei cinque incontri a carattere territoriale che il Consiglio Direttivo ha voluto organizzare sul territorio per premiare le società che, nel corso della stagione 2014-15, hanno vinto i campionati, sia di Lega Dilettanti che di Settore Giovanile, sia a carattere regionale che provinciale.  L’occasione è stata utile al presidente Zarelli per fare il punto della situazione dell’attività provinciale, che propone numeri incoraggianti. Il territorio della Provincia di Roma, che conta 121 comuni e oltre 4 milioni e 300 mila abitanti (che rappresentano il 74% della popolazione della nostra regione), pur avendo vissuto un’estate con qualche difficoltà, ha mantenuto nel complesso la consistenza numerica della precedente stagione 2014/2015, facendo registrare un + 24 squadre complessivo.

“Analizzando nel dettaglio, rileviamo che nei campionati di vertice, Eccellenza e Promozione, abbiamo avuto l’aumento di una unità, nel massimo campionato regionale, aumento vanificato dal ritiro della Società Palestrina, per cause attinenti all’impianto sportivo”, ha spiegato il presidente Zarelli, che poi ha snocciolato anche altri numeri: “Nella 1ª categoria, si è invece riscontrato un aumento di nove unità, mentre in quello di 2ª categoria, una diminuzione di due Società. Nel campionato di 3ª categoria, che è il campionato di accesso all’attività dilettantistica, abbiamo avuto un incremento di ben otto unità”.

Confortanti anche i numeri espressi dalla parte giovanile dell’attività della provinciadi Roma.  La categoria Juniores è rimasta pressoché identica, attestandosi a ben 68 squadre nelle categoria regionali, su un totale di 96, e 81 nelle categorie provinciali, su un totale di 143. “E’ la dimostrazione della propensione all’attività giovanile delle squadre della Provincia di Roma, che viene proitettata ai vertici dell’attività nazionale”, ha sottolineato Zarelli che ha sostenuto l’affermazione snocciolando i numeri dei campionati di settore giovanile: “Qui, nella categoria Allievi 73 squadre su 96 sono della Provincia di Roma, mentre nei Giovanissimi regionali il dato passa a 70 su 96. Ma i grandi numeri li troviamo nei campionati provinciali Allievi e Giovanissimi, e in quelli di Fascia “B” sia regionali che provinciali: 316 sono le squadre della provincia di Roma nella categoria Allievi e 468 le squadre nei Giovanissimi”.

Luci ed ombre le propone, invece, il calcio a 5, che nel campionato di vertice maschile C1 ha  avuto un incremento di 11 unità, a seguito del passaggio a 2 gironi, e per la C2 una diminuzione di 7 unità, a beneficio, però, di nuove realtà nella altre Provincie. “Nel complesso, il calcio a 5 di vertice ha mantenuto la stessa consistenza della stagione passata, mentre una deblacle va registrata nella serie D, che ha perso ben 25 squadre”, ha spiegato ancora Zarelli. Leggera la diminuzione (4 squadre) nella Serie C femminile, ma questa è andata a vantaggio di realtà emergenti nelle altre Provincie. Nella Serie D femminile, il numero delle squadre partecipanti è rimasta la stessa: 37 unità. “Anche nel calcio a 5 – ha spiegato Zarelli – notizie confortanti vengono dai campionati Juniores e giovanili, sia maschili che femminili, che presentano buoni risultati numerici in constante aumento, che stanno a dimostrazione dell’interesse della società a progredire nella disciplina”.

In conclusione, tra attività di calcio a 11 e di calcio a 5 della Provincia di Roma, si riscontra un aumento complessivo di 24 squadre, che porta il totale delle partecipanti ai vari campionati regionali e provinciali a ben 1713 squadre. “Forse avremo potuto avere un miglioramento più consistente”, ha sottolineato il presidente, che poi ha spiegato i motivi che forse lo hanno impedito. “Oltre al momento di difficoltà economica che, nonostante i segnali di inversione di tendenza siano sottolineati da molti, purtroppo ancora fa sentire i suoi nefasti effetti su una attività, quella dilettantistica, che ha difficoltà nel trovare risorse economiche continue e solide, ci sono anche altri problemi che impediscono un più consistente sviluppo del nostro movimento. Su tutti, mi preme ricordare, ancora una volta, quello riguardante la disponibilità di impianti sportivi adeguati, che per lo più sono di proprietà di enti locali e che talvolta sono anche in pessime condizioni, per le difficoltà dei soggetti proprietari di effettuare una doverosa manutenzione”.

“C’è poi il problema della fidelizzazione dei giovani verso le società”, ha spiegato ancora Zarelli. “Fidelizzazione che spesso viene a mancare quando un allenatore, che magari li ha seguiti anche per un solo anno, si tessera per un altro club, e viene seguito dai ragazzi, magari perché pressati dalle proprie famiglie, in un’altra realtà calcistica. Dico questo attenendomi semplicemente ai fatti, avendo avuto riscontro delle enormi difficoltà che situazioni di questo genere innescano nelle società, che arrivano anche a rinunciare all’attività nei campionati giovanili. Un esempio per tutti, la società Rocca Priora che ha dovuto rinunciare a tutti i campionati giovanili. E badate bene, ci troviamo di fronte ad una realtà con eccellenti impianti sportivi, in concessione alla società, e con la stessa bene organizzata sia nel Settore Giovanile che nel femminile”.

C’è poi l’aspetto sociale, al quale Zarelli ha voluto fare riferimento. “Gli stessi giovani, poi, fanno sempre più fatica a impegnarsi nell’attività agonistica. E non per scarse attitudini fisiche, quanto per le tante e continue distrazioni che arrivano loro dalla società di oggi. Mi riferisco ai videogiochi, al proliferare dell’uso di Internet, e quindi dei Social, su ogni mezzo di comunicazione multimediale; senza dimenticare la discoteca e le sale giochi, il cui dilagare ha creato un fenomeno di disaffezione dei giovani calciatori da attenzionare con molta decisione. E qui, solo voi dirigenti, assieme ai genitori, potrete incidere positivamente”.

Dopo aver sottolineato anche alcuni aspetti della violenza nei confronti degli arbitri (“per chi si rende protagonista negativo di questi episodi si rischiano conseguenze penali e situazioni di risarcimento danni personali”) il presidente Zarelli ha annunciato la nomina di un referente per i rapporti con l’istituto di Credito Sportivo, la banca di sostegno all’impiantistica sportiva. “Questo perché i rappresentanti del Credito Sportivo stanno portando avanti alcune iniziative che possono essere di grande aiuto al mondo dilettantistico, iniziative di intervento di miglioria o adeguamento, sul piano normativo, degli impianti sui quali le società svolgono l’attività. Interventi che possono riguardare sia gli impianti di proprietà di privati, sia quelli di proprietà di enti pubblici, ma che sono comunque gestiti da voi società”.