Eccellenza MYSP: Otero-Manuzzi, quando la staffetta è di casa al Vicovaro

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Alcuni la chiamano staffetta. Altri lo definiscono turn-over. Sta di fatto che nell’era delle cinque sostituzioni, anche nel mondo dell’Eccellenza laziale l’utilizzo della panchina è diventato strategico. Al punto che stanno nascendo la figura del “super-sub”, ovvero della riserva di lusso e del dodicesimo e/o tredicesimo uomo della squadra. Nell’analisi della 2641 sostituzioni effettate nella prime 18 giornate di campionato spiccano alcune figure, che possono indentificarsi nel “super-sub” o che evocano la mitica “staffetta”.

Sono due le “staffette” principi del campionato di Eccellenza, con la coppia Giovanni Otero (05)-Michael Manuzzi (06) del Vicovaro che si sono dati il cambio diretto ben 11 volte: otto volte con Otero titolare e Manuzzi subentrato, tre a ruoli invertiti. Considerando che Otero ha collezionato 17 presenze su 18 gare e che Manuzzi 12, parlare di vera e propria staffetta tra i due under è quanto mai appropriato.

L’obbligatorietà dei giovani in età di Lega ha dato vita ad altre “coppie fisse”, quali vanno considerate Francesco Rotunno e Ginetto Di Ciaccio, che con la maglia del Monte San Biagio si sono dati il cambio in campo 9 volte, con il secondo che ha iniziato cinque volte la gara. Stessi dati anche per un’altra coppia, quella della W3 Maccarese, che ha fatto partite 5 volte Gianluca Buffolino come titolare, per poi sostituirlo, a gara in corso con Alessandro Andriani, che quattro volte ha ceduto la maglia da titolare a gara con corso al compagno. Nel club bianconero ci sono anche due esperti come Francesco Fe e Alessandro Bernardi, che si inseriscono in questa situazione di “cambio fisso”, dato che l’esterno del ’96 per otto volte (su nove) e stato sostituito da Bernardi.

Giovani, ma non solo nel gioco delle “staffette”, con due grandi come Alessandro Morbidelli e Daniele Piro si sono dati il cambio in campo 10 volte, con Piro che ha due titolarità in più rispetto al compagno. All’Unipomezia, il club di Piro e Morbidelli, il “gioco delle coppie” va di moda, perché anche Roberto Afonso Degado e Armin Ramceski (entrambi di origini straniere) vantano ben 6 sostituzioni dirette, con Ramceski nel ruolo di subentrato.

Curiosa la situazione di Vincenzo Ciotoli, che all’anagni è stato sostituto 6 volte e sempre con Francesco Cardinali, prima che quest’ultimo cambiasse casacca e Ciotoli si infortunasse. Anche a Tor Sapienza si gioca molto con le coppie, con giocatori che si sono dati il cambio con molta frequenza: si tratta di Francesco Panella che in sette occasioni in cui è partito titolare è stato poi sostituito da Andrea Collacchi, e di Thomas Toncelli (attaccante) che ha lasciato il campo altre sette volte con Andrea Pace, che fino alla 18.ma giornata è sceso in campo otto volte soltanto.

 

In tema di sostituzioni, il più avvicendato in assoluto è Jacopo Liburdi, che ha lasciato il campo antizempo ben 15 volte, su 16 presenze totali da inizio stagione. A quota 13 sostituzioni ricevute ci sono invece Jacopo Caruana (Pescatori Ostia), Irlan Ceka (Audace 1919), Walter Di Carlo (Racong Ardea e Nettuno), Marius Andrei Mocanu (Aurelia Antica Aurelia) e Antonio Selvini (che ha appena lasciato il Terracina): per i primi due la particolarità di aver totalizzato 16 presenze totali.

Viceversa, i calciatori che sono maggiormente subentrati sono quattro, e tutti con 13 sostituzioni fatte: Alessio Amadio (Unipomezia, 16 presenze totali), Alessio Giustini (Città di Anagni che ha 15 presenze totali), Marco Mastrantonio (Valmontone, che ha 17 presenze) e Marco Muhammad Schuan (SS Romulea, 13 gare giocate).