Tdr, il Lazio Allievi centra il tris

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Per il terzo anno consecutivo, il Lazio si laureacampione d’Italia del Torneo delle Regioni Allievi. Dopo Puglia e Sicilia, sconfitte nelle finali delle passate edizioni, anche i padroni di casa delleMarche si devono arrendere alla formazione allenata da Tallarico. Gara spettacolare (stasera la differita su RaiSport 1 alle 23.05, domani la replica alle 15), quella giocata al PalaTriccoli di Jesi, che si decide soltanto dopo i tiri di rigore. Tempi regolamentari chiusi sul 3-3, poi ai supplementari finisce 4-4; dal dischetto Pirrocco manda in estasi la Rappresentativa laziale. Quella marchigiana esce tra gli applausi e con la consapevolezza di aver giocato un grandissimo torneo.

Primo tempo ad alta intensità e ricco di emozioni, che si chiude 2-1 in favore del Lazio. La prima occasione capita sui piedi di Pirrocco, che per due volte sbatte contro il muro eretto da Doumi. Le Marche si rendono pericolose conLeone: il numero 7 vince il duello fisico con la difesa avversaria, ma perde quello con il portiere Tarenzi. Che poco più tardi rischia grosso nell’uscita su Gallozzi, bravo a trovarsi tra i piedi il pallone, ma non ad inquadrare lo specchio della porta. Montenero dà il cambio a Raubo e si rende pericoloso con un destro che impegna Doumi, ma l’occasione più ghiotta capita sui piedi di capitan Di Eugenio, sui cui è provvidenziale il salvataggio di Lo Muziosulla linea di porta. A metà tempo cambia il risultato. Il Lazio sbaglia in contropiede con Di Eugenio, le Marche invece sono letali. Fanno tutto i gemelli Benigni: Federico la dà ad Alessandro, che in tutta facilità realizza il gol dell’1-0 e fa esplodere il PalaTriccoli di Jesi. Da questo momento in poi, però, sale in cattedra Raubo. Dopo cheLeone sfiora il 2-0, il giocatore della Carlisport Cogianco trova il pareggio con un sinistro che si infila all’angolino, dopo un batti e ribatti scaturito da una giocata di Gattarelli che aveva portato al tiro Montenero. Il vantaggio arriva poco più tardi con un gol di rapina sempre di Raubo, che approfitta di un salvataggio sulla linea di porta e deposita il pallone in rete con una zampata da terra.

Nella ripresa Lo Muzio va vicinissimo al pareggio per ben due volte: prima sbaglia da pochi passi dopo cheFederico Benigni aveva rubato palla a Raubo, poi tira fuori col sinistro. Ma è il preludio al gol che arriva al 6’46”. Schema da fallo laterale: Serpicelli calcia forte sul secondo palo dove c’è Starace, per il quale è un gioco da ragazzi realizzare il 2-2. Passano pochi secondi e il Lazio torna in vantaggio: fa tutto Gattarelli, che serve Rauboper il 3-2. Le Marche non ci stanno e stavolta Lo Muzio non sbaglia, approfittando di un pasticcio della difesa laziale. Da questo momento in poi succede di tutto. A metà ripresa entrambe le squadre sono già al quinto fallo, e la prima ad andare sul dischetto del tiro libero è quella di casa, ma Leone calcia altissimo. Passano appena 25 secondi ed è Montenero a presentarsi davanti al Doumi, che si fa trovare pronto neutralizzando il tiro. Si passa da un dischetto all’altro, ma stavolta la distanza è minore: Lo Muzio si guadagna un calcio di rigore dopo un sombrero prima a Gobbi e poi al portiere Tarenzi, ma è proprio quest’ultimo a negargli la gioia del gol. Sugli sviluppi dell’azione, il Lazio si guadagna un altro tiro libero, sbagliato da Pirrocco. Nei minuti finali Tallarico si gioca la carta del portiere di movimento con Gobbi, che serve tutto solo sul secondo palo Gattarelli il quale sbaglia da pochi passi. Negli ultimi secondi azione fotocopia per la Marche, ma Lo Muzio non trova la porta.

Nei supplementari cambia il risultato, ma non la sostanza. Nella seconda frazione di gioco, Lo Muzio – dopo appena 15′ – porta avanti le Marche, poi il pareggio di Gattarelli un giro di lancette più tardi. Finale col brivido:Raubo smarca il portiere e tira a botta sicura, ma Federico Benigni salva il risultato con una scivolata miracolosache spedisce le due squadre ai calci di rigore. Dal dischetto, le Marche hanno il match point con Starace, maTarenzi para ancora una volta. Gobbi non sbaglia, Leone colpisce la traversa. Sul pallone va Pirrocco, che batteDoumi e regala al Lazio il terzo scudetto della sua storia.

Il titolo dei Giovanissimi rimane invece in Sicilia. Dopo la vittoria dello scorso anno, la Rappresentativa allenata da Corsino si laurea per la seconda volta campione d’Italia, battendo il Lazio con 9-1 fin troppo severo per la squadra guidata da Calabria. Sugli scudi Muratore, autore di una tripletta. 

Nel primo tempo, le due squadre rinunciano alla fase di studio e cominciano ad attaccare sin dalle prime battute. Il gol del vantaggio lo sigla la Sicilia, con un destro di Muratore al 3’37” che trafigge la difesa avversaria e si infila all’angolino. La reazione del Lazio non si fa attendere e l’occasione che capita sui piedi di Filipponi è clamorosa: il capitano ruba palla a Lo Cicero, smarca il portiere con un gran dribbling ma poi ci mette troppo a calciare in porta, permettendo a Cassarino di compiere un salvataggio sulla linea di porta. A metà del primo tempo, Martellucci fa scadere i quattro secondi e concede alla Sicilia una punizione al limite dell’area di rigore: Lo Cicero calcia alto di qualche di centimetro, il Lazio tira un sospiro di sollievo. Al secondo errore, però, gli isolani non perdonano: Trincia sbaglia un passaggio nella propria metà campo,Cassarino gli ruba palla e trafigge il portiere con una puntata che si infila all’incrocio dei pali. Nel finale arriva il triplo vantaggio, con Licciardello che, da schema su rimessa laterale battuta da Cassarino, infila il pallone alla sinistra del portiere.

Nella ripresa il Lazio tenta di accorciare le distanze con un tiro di Ferretti che finisce di poco al lato, ma subisce il gol del 4-0 per via di una sfortunata deviazione di Sciarra su tiro di Cassarino. Il pivot laziale prova subito a riscattarsi facendo a sportellate con la difesa avversaria, senza però trovare la via del gol su una conclusione a botta sicura. La rete della speranza arriva poco più tardi: schema da calcio di punizione, Filipponi serve all’altezza del dischetto di rigore Quagliariniche col sinistro infila la palla sotto le gambe del portiere. Ma la Sicilia non si scoraggia e trova altri due gol nel giro di pochi minuti: prima con Muratore e poi con Licciardello. Nei minuti finali, oltre a quella di Lo Cicero, c’è spazio per altri due gol siglati da Cassarino e del solito Muratore che sanciscono così la meritata vittoria della Sicilia.

I TABELLINI

LAZIO SICILIA 1-9 (0-3 p.t.) 

LAZIO: Martellucci, Ferretti, Filipponi, Quagliarini, Sciarra, Bellucci, Buonincontri, Calzetta, Palmegiani, Trincia, Zaccardi, Palange. All. Calabria

SICILIA: Macaluso, Cassarino, Gianino, Lo Cicero, Muratore, Alaimo, Cani, Ferrante, Licciardello, Raciti, Tripolone, Minnalà. All. Corsino

MARCATORI: 3’37” p.t. Muratore (S), 8’33” Cassarino (S), 12’12” Licciardello (S), 2’06” s.t. aut. Sciarra (L), 4’01” Quagliarini (L), 4’15” Muratore (S), 6’55” Licciardello (S), 9’32” Lo Cicero (S), 9’50” Cassarino (S), 10’06” Muratore (S)

AMMONITI: Macaluso (S)

ARBITRI: Omar Sabbatini (Jesi), Gianluca Fattori (Jesi) CRONO: Gianluca Mastri (Jesi)


LAZIO-MARCHE 
7-6 d.t.r. (4-4 s.t.s., 3-3 p.t.s., 3-3 s.t., 2-1 p.t.)

LAZIO: Tarenzi, Di Eugenio, Aragona, Raubo, Pirrocco, Mazzocchi, Ciarpaglini, Gattarelli, Gobbi, Di Gregorio, Montenero, Felci. All. Tallarico

MARCHE: Doumi, Gallozzi, Lo Muzio, Leone, F. Benigni, Isufi, Catini, Serpicelli, Starace, A. Benigni, Galosi,Bassetti. All. Ristè

MARCATORI: 11’38” p.t. A. Benigni (M), 15’09” Raubo (L), 17’14” Raubo (L), 6’46” s.t. Starace (M), 8’38” Raubo (L), 9’15” Lo Muzio (M), 0’15” s.t.s. Lo Muzio (M), 1’11” Gattarelli (L)

SEQUENZA RIGORI: Lo Muzio (M) gol, Di Eugenio (L) palo, F. Benigni (M) gol, Montenero (L) gol, Starace (M) parato, Gobbi (L) gol, Leone (M) traversa, Pirrocco (L) gol

AMMONITI: Di Eugenio (L), Montenero (L), A. Benigni (M), Di Gregorio (L), Tarenzi (L), Pirrocco (L), Gallozzi (M)

NOTE: al 11’08” s.t. Leone (M) calcia alto un t.l., al 11’33’ Doumi (M) para un t.l. a Montenero (L), al 13’42” Tarenzi (L) para un rigore a Lo Muzio (M), al 13’48” Doumi (M) para un t.l. a Pirrocco (L), al 4’19” s.t.s. Doumi (M) para un t.l. a Raubo (L)

ARBITRI: Paolo Gobbi (Macerata), Nicola Carbonari (Pesaro) CRONO: Maila Schiavoni (Jesi)