Casilina, Allievi in chiaro-scuro

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Pasqualino D'Antimi, ds del Casilina-Poli
Pasqualino Dantimi, ds del Casilina-Poli

Non è stato un inizio di stagione semplice per l’unica squadra regionale del Casilina del presidente Umberto Coratti. I ragazzi affidati inizialmente a Francesco Facchi, poi chiamato al capezzale della Prima categoria, sono da meno di un mese sotto le “cure” di mister Rossano Sperati che continua ad allenare anche il gruppo dei Giovanissimi provinciali fascia B. «Questo è un gruppo nuovo – spiega il direttore sportivo del settore giovanile Pasqualino Dantimi – ed eravamo consapevoli che ci potevano essere delle difficoltà iniziali. Tra l’altro il cambio di allenatore non è mai un passaggio semplice per nessun gruppo, ma i ragazzi devono rimanere tranquilli e pensare a dare il massimo in mezzo al campo, sapendo che la società li protegge e li sostiene».

I dirigenti e lo staff tecnico, però, non possono essere contenti dell’ultima prestazione degli Allievi regionali. «Abbiamo perso 4-0 sul campo dello Sporting Rieti ultima in classifica con una prestazione davvero sotto tono, molto brutta. I nostri atleti sono usciti dal campo con le maglie pulite e, considerato che si giocava su un campo di terra, questo è molto indicativo della nostra partita… Credo che i ragazzi abbiano pensato di vincere comodamente l’incontro visto che incontravano una squadra con zero punti: ecco, ne abbiamo parlato cercando di far capire loro che questo non è un atteggiamento da calciatori veri e che queste figure non vanno assolutamente ripetute».

Dantimi rimane convinto che il gruppo centrerà l’obiettivo stagionale. «Sono certo che ci salveremo perché la squadra migliorerà sensibilmente nel girone di ritorno anche grazie a qualche innesto che stiamo mettendo a punto in queste ore e che rinforzerà il gruppo». Nel prossimo turno il Casilina ospiterà l’Atletico Fidene. «Affronteremo una squadra che ha sei punti in più di noi. Se mi aspetto il riscatto? Mi aspetto proprio una vittoria» sorride Dantimi che conclude facendo un discorso complessivo sull’agonistica. «Sapevamo bene che questo era da intendere come un anno di transizione – dice il diesse del settore giovanile – e quindi avevamo messo in conto delle difficoltà che comunque risolveremo al più presto».

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