Cori sul tetto del calcio laziale

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La festa del Cori calcio domenica scorsa (foto profilo Facebook)
La festa del Cori calcio domenica scorsa (foto profilo Facebook)

Il calcio che regala storie è il calcio che regala record ed emozioni. Come quelle che in questi giorni hanno vissuto e vivranno i calciatori, i dirigenti e i componenti lo staff tecnico del Cori calcio, entrato di diritto nella centenaria storia del calcio laziale. Adesso sì, che lassù, sul terrazzo che ospita le squadre da “leggenda” del nostro calcio dilettantistico (e non solo) il club giallorosso si è preso il suo posto. Si è seduto al fianco di due pezzi di storia, rappresentate dall’Annunziata Ceccano e dal Latina che, prima del Cori di questa stagione, erano riuscite a mettere insieme la bellezza di 21 vittorie consecutive.

Un numero impressionante, che soltanto a pensarci fa venire i brividi. Già, perché vincere 21 gare una dietro l’altra è qualcosa di straordinario, di unico appunto. Un’intera stagione con un solo leit-motiv: portare a casa i tre punti (oggi, due soltanto ieri) ogni volta che si scende in campo. Il Cori l’ha fatto con grande maestria, bravura e determinazione. Anche quando, nel momento in cui è stata toccata quota 17, l’idea di aver fatto qualcosa di storico è stata spazzata via dai ricordi impolverati (e colpevolmente dimenticati) opportunamente fatti tornare d’attualità, sembrava dover infrangere un sogno.

Così, spulciando i vecchi libri dei Comunicati Ufficiali che gelosamente sono in custodia negli uffici del Comitato Regionale Lazio, è venuto fuori il vero limite di un record, quello delle vittorie consecutive appunto. Né 17 e neppure 20 (quelle ottenute dal Gaeta nel 1965-66) ma addirittura ventuno, quante nessuno poteva immaginare. Prima l’Annunziata nella stagione 1951-52 (campionato di Prima Divisione con sole 22 gare in stagione), capace di vincere le prime 21 gare del campionato (a frenare quello squadrone fu l’Alatri, che impose il pareggio nell’ultima di campionato); poi il Latina, nella stagione 1956-57 (anche qui Prima Divisione), che dopo aver pareggiato la partita d’esordio (contro il Cisterna) poi non si fermò più, vincendo fino alla fine della regular season (nei play-off poi arrivò anche una sconfitta).

Una striscia che il Cori sembra aver un po’ ricalcato nel girone F della Prima Categoria. Perché i giallorossi sono stati fermati soltanto dalla conclusione delle gare in calendario, altrimenti chissà dove sarebbero arrivati. Basti pensare che i successi totali (su 30 gare) sono stati ben ventotto, con appena due pareggi a inframezzare un ruolino di marcia a dir poco impressionante. Al Cori va anche il merito di non conoscere la parola sconfitta da due stagioni ormai. L’ultimo ko risale al dicembre del 2012, ovvero ad un anno e mezzo fa; da quella vigilia natalizia, i giallorossi sono stati implacabili, vincendo così tante partite in un arco di tempo ben definito, che probabilmente (il dato è di difficile controllo) non ha eguali non solo nel Lazio, ma anche nel Lazio.

Forse, soltanto la Juventus ha saputo fare meglio nell’arco degli ultimi due campionati (anche se ha qualche sconfitta in più dalla sua parte), ma rispetto ai bianconeri, almeno in questa stagione, il Cori, vincitore del proprio girone conquistando con 86 dei 90 punti a disposizione, ha fatto meglio in termini di media punti: 2,9 quelli del club pontino, 2,7 quelli del club bianconero. Scusate se è poco.