Juniores, le altre facce del successo

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Ignazio Dalia, Antonino De Angelis, Fernando Arcese e il Vice Presidente Calzolari

Allenatore, giocatori e presidente. E’ l’asse portante di un gruppo di calcio vincente. Le tre componenti attorno alle quali ruotano i successi di una club o di una rappresentativa. Ma dietro il successo c’è anche un’altra faccia della medaglia, un gruppo (più o meno ristretto) di persone che lavorano al riparo delle luci della ribalta affinchè il successo si compia.

Cosa sarebbe una squadra senza un dirigente accompagnatore? O come sarebbe la vita di un club senza un fisioterapista o un addetto al materiale, per non dire del medico sociale? Ecco, perché le componenti di una squadra non si esauriscono agli undici (o diciotto) calciatori che scendono in campo, all’allenatore che siede in panchina o al presidente che dà loro l’opportunità di “esibirsi”.

Così è stato anche per la Rappresentativa Juniores del Lazio, fresca vincitrice del titolo italiano di categoria al Torneo delle Regioni. Dietro le figure di Melchiorre Zarelli (e per lui di Vincenzo Calzolari), di Maurizio Rossi e dei venti ragazzi campioni d’Italia, in Friuli (ma anche prima durante la lunga e a volte tortuosa fase di avvicinamento al Tdr 2014) ci sono infatti state altre importanti figure (“importantissime”, sottolinea Maurizio Rossi) che hanno reso possibile il successo.

Figure che rispondono ai nomi di Fernando Arcese, riservato (a volte anche troppo) dirigente accompgnatore, solerte nello stare al fianco del ct Rossi e del suo vice, Paolo Corsetti, appena affacciatosi nel mondo federale; del dottor Petrillo, uomo di sport, amante del tennis, e del calcio giovanile, che con le rappresentative del Lazio ha ormai un vero e proprio feeling; e, ancora, di Ignazio Dalia, l’uomo del materiale, sempre pronto all’occorrenza, ma anche l’uomo delle emergenze (è toccato a lui portare due o tre ragazzi in ospedale per qualche visita precauzionale dopo un infortunio di gioco) e dell’anticipo (insieme all’inseparabile Walter Vecchio ha avuto la responsabilità di portare in Friuli e poi riportare a casa tutto il materiale delle sei rappresentative del Lazio); infine, Antonino De Angelis, il fisioterapista che ha saputo trattare e curare (a volte) i muscoli dei ragazzi in una settimana di tour de force agonistico (sei gare in sette giorni).

Per loro, come per tutti i ragazzi e i tecnici, tra qualche giorno potrebbe arrivare un riconoscimento ufficiale,in una cerimonia di consegna delle medaglie che, com’è accaduto lo scorso anno in Campidoglio, dovrebbe essere presenziata in Regione dal presidente del Lazio, Zingaretti.

Nelle foto-gallery qui sotto, alcune immagini del trionfo della Juniores in Friuli.

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