Fatone: “Una Vigor strabiliante”

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Riccardo Fatone, il tecnico della Vigor (foto di Mauro TOPINI - RIPRODUZIONE RISERVATA)
Riccardo Fatone, il tecnico della Vigor (foto di Mauro TOPINI – © RIPRODUZIONE RISERVATA)

Mancano ancora da disputare quattro giornate al termine del Campionato di Promozione. Ma ad Acquapendente sono stati già abbondantemente stappati i tappi di spumante. La vittoria è arrivata in largo anticipo, e già si pensa ai festeggiamenti ufficiali che avranno luogo tra alcune settimane.

Gongola il presidente Fabio Ragni, complimentato continuamente dalla tifoseria. Ma anche il tecnico umbro Riccardo Fatone, vero e proprio “cuore pulsante” assieme al Direttore Sportivo Giuseppe Olimpieri, di un team che ha strabiliato tutti. Per la stratosferica capacità di annichilire domenica dopo domenica tutti gli avversari. “Lo possiamo dire senza ombra di dubbio”, sottolinea Fatone. “La stagione calcistica 2013-2014 è stata per noi strepitosa ed allo stesso tempo incredibile. Tanto che merita ampiamente di entrare nel cosiddetto “guinness dei primati” di una società come la Vigor Acquapendente che ha superato i primi 80 anni di vita”.

“All’inizio del campionato – prosegue Fatone – ci ponevamo come obiettivo cercar di vincere più partite possibili, cercando di migliorare lo score classifica degli ultimi anni. Ma sicuramente il termine stravittoria, non era sicuramente tra i primi nelle pagine del nostro personalissimo vocabolario. Per questo posso dire in tutta sincerità che questa sorta di megaimpresa ha del favoloso, ma soprattutto serve a ricreare enorme entusiasmo in un ambiente come quello aquesiano che usciva da alcuni anni di transizione-risultati. Con squadre che navigavano a vista nelle parti medio-alte delle classifica ma alle quali al momento giusto mancava quello scatto in più per effettuare il tanto sospiratissimo salto di qualità avvenuto puntualmente in questa stagione”.

Uno dei tanti tasselli importanti per il successo stà nel concetto di gruppo, come sottolinea lo stesso Fatone. “Sia io che il direttore sportivo Giuseppe Olimpieri lo avevamo in mente durante la stagione estiva di preparazione come qualcosa di unito e forte. E così è stato. Proprio il sostantivo gruppo negli onestamente pochi attimi critici di tutta la stagione è stato il perno che ci ha permesso di “roteare ancora più in alto”. La leva che ci ha dato tigna e volontà di non mai scoraggiarci”.

Tutto questo non sarebbe stato possibile senza una società forte e solida alle spalle. E Fatone lo sa bene. “Dall’imprenditore fino al custode del campo, tutti hanno svolto il proprio compito con la consapevolezza di avere nel proprio Dna i cromosomi giusti per far bene e rispondere dettagliamente e con precisione alle sollecitazioni continue che venivano dai noi responsabili dell’area tecnica. Il resto lo hanno fatto i giocatori. Quelli più esperti come quelli più giovani si sono buttati a capofitto in questo progetto. Hanno messo a disposizione la loro intelligenza nel leggere tatticamente ogni match e la loro indubbia caratura tecnica nel cercare sempre più giocate di gruppo che quelle miranti ad emergere solo come singola unità. Ma soprattutto hanno messo sacrificio ed abnegazione. A partire dalla preparazione precampionato fino alle tre consuete sedute infratettimanali prima della gara domenicale. Rispettando con precisione e puntualità la tabella allenamenti che gli ha permesso sempre ed ovunque di trovarsi sul pezzo al momento di disputarsi qualche cosa di ufficiale”.

Davanti ci sono ancora quattro partite da disputare. “E noi ci apprestiamo a disputarle con la solidissime convinzioni avute fino ad ora. Non ci rilasseremo assolutamente, perché avremmo di fronte compagini ben preparate e vogliose di far bene. Ancora di più contro di noi freschi campioni di xategoria. Giocheremo sempre ed ovunque per vincere. Nel tentativo di centrare il record di punti e vittorie detenuto dal Santa Maria della Mole, squadra che lo scorso anno ha davvero impressionato. Non mi resta che dare appuntamento ai tifosi a cui auguro di trascorrere una serena e santa Pasqua, di accorrere ancora più numerosi del solito nel pomeriggio di domenica, quando alle ore 16,30 affronteremo il Pianoscarano 1949. Sarà la prima uscita da campioni sul manto amatissimo del nostro “Dario Dante Vitali” e ci piacerebbe festeggiare assieme a loro un evento così straordinario. D’altronde sono stati davvero encomiabili per tutta la stagione. Hanno sfidato condizioni meteo talvolta improbe pur di far sentire il loro caloroso effetto. Sono stati sempre e comunque la nostra arma in più soprattutto tra le mura amiche. Ed ora che il sogno si è avverato sentiamo immensamente bisogno e necessità che ci si stringano attorno ancora con più calore”.

Testo di Giordano Sugaroni