Antonio Macidonio, la Rappresentativa Allievi va in Friuli con quale spirito?
“Con lo spirito di far bene e cercare di toglierci qualche soddisfazione”
In termini di risultati che significa?
“Che cercheremo di fare il meglio delle nostre possibilità, provando ad arrivare il più lontano possibile”.
Ma la parola vincere le piace?
“E come potrebbe non piacermi? Ma in un torneo come quello che stiamo andando a giocare non voglio pronunciarla. E non perché non abbia fiducia nei miei ragazzi, ma perché sono consapevole delle difficoltà che dobbiamo affrontare”.
Voi come tutte le altre rappresentative…
“Sicuramente, ma non sono abituato vendere la pelle dell’orso prima di averlo ucciso…”
Insomma, le piace essere realista?
“Ecco, la parola giusta è proprio realista. E la nostra realtà è quella di avere consapevolezza nei nostri mezzi, ma anche di avere la certezza che gli altri hanno la stessa voglia di far bene che abbiamo noi”.
Ma gli altri hanno maggiore attitudine ai successi?
“Non lo so se sia esattamente così. Negli ultimi anni il Lazio di vittorie ne ha riportate più di qualcuna a casa; quindi, qualcosa possiamo dirla anche noi”
E la sua Rappresentativa Allievi cosa potrà dire a Lignano Sabbiadoro?
“Che è una squadra con buone qualità tecniche, che non ha paura di confrontarsi con nessuno. E che è composta da ragazzi nei quali credo molto, sia sotto il profilo caratteriale che quello agonistico”.
Però?
“Però, siamo conscii che ci sono altrettante realtà calcistiche con una tradizione molto forte e che nel proprio palmares hanno anni e anni di affermazioni”.
Toscana, Piemonte e Basilicata sono tra queste?
“Per principio dico che tutti gli avversari meritano rispetto e devono incutere timore sportivo in noi. Della Toscana sappiamo il valore del loro movimento, del Piemonte possiamo dire la stessa cosa, mentre la Basilicata resta una regione che può insidiare chiunque. Dunque…”.
Lei conosce certamente il proverbio che dice: non c’è due senza tre.
“Sì, sì. Ma che significa…”
Che il Lazio ha vinto le ultime due edizioni del Torneo delle Regioni nella categoria Allievi…
“Lo so benissimo, ma cercavo di evitare che toccassimo questo tasto”
Perché?
“Non voglio caricarmi o caricare i ragazzi di responsabilità e pressioni. In Friuli dobbiamo pensare a divertirci e fare il meglio possibile. Alla vittoria finale facciamo pensare altri… Ripetersi è la cosa più complicata che ci sia”
Domenica mattina subito in campo…
“La prima partita è sempre la più difficile. Bisogna entrare immediatamente nel clima del torneo e iniziare con il piede giusto per non essere costretti a rincorrere”.
Macidonio è alla prima esperienza con una rappresentavi maschile del CR Lazio. Sensazioni?
“Belle. Finora avevo guidato la squadra Femminile e devo dire che, purtroppo, non c’erano le attenzioni che hanno le squadre giovanili maschili. Ma le emozioni e le paure sono le stesse perché una partita di calcio, in rosa o no, è sempre una partita di calcio. E il modo di giocarla e vincerla è uno soltanto: facendo un gol più dell’avversario”.