Nelle ultime gare, che si giocasse in casa o in trasferta, la porta avversaria per lui sembrava essere stregata: nonostante una lunga serie di prestazioni da incorniciare, il gol tardava ad arrivare, e il personale bottino di Orlando Fanasca in campionato era fermo a quota sei reti. Tutti, però, avevano l’impressione che quell’incantesimo si sarebbe interrotto, e che il numero dieci della Lupa Castelli Romani sarebbe presto tornato a gonfiare la rete. Puntualmente, al tredicesimo minuto della gara contro il Monte San Giovanni Campano, il gol di Fanasca è arrivato, seguito poi nel corso dei novanta minuti da altre due reti, per una splendida tripletta che ripaga l’attaccante della Lupa dei tanti sacrifici fatti.
“Il gol mi mancava, ed è naturale, perché per un attaccante è sempre importante andare in rete”, commenta Orlando. “D’altra parte, però, stavo facendo ottime prestazioni, rendendomi utile alla squadra anche in più ruoli, quindi sono sempre stato fiducioso e sapevo che prima o poi mi sarei sbloccato. Fortunatamente, finora ci hanno pensato i miei compagni a fare gol, e non hanno certamente sentito la mia mancanza!”.
Perché se la Lupa Castelli Romani è ancora imbattuta dopo 26 giornate di campionato non è certo un caso, ma è merito di un progetto ben costruito da tutta la dirigenza, di una società solida e seria, e di un gruppo di giocatori che fin dalla prima giornata ha sempre lottato solo per vincere, nel perfetto stile di un allenatore come Gagliarducci, che fa del carattere il suo punto di forza. Tanto per avere un’idea dell’impresa che sta compiendo la squadra del presidente Virzi, basta pensare che come accade per i castellani, nel panorama dell’Eccellenza nazionale oggi rimangono ancora imbattute solo Campobasso, San Nicolò e Ponsacco.
“Siamo consapevoli che stiamo facendo qualcosa di grande, raggiungendo l’obiettivo che la società si era prefissata ad inizio stagione senza mollare la presa nemmeno per un secondo”, aggiunge Fanasca. “Non tutte le squadre costruite per vincere riescono poi a raggiungere il traguardo, e credo che noi stiamo facendo una grandissima cosa. Quella contro il Monte San Giovanni Campano è stata la nostra ventiduesima vittoria, siamo ancora imbattuti dopo 26 giornate, abbiamo il miglior attacco con 73 gol realizzati e la miglior difesa con appena 18 subite, quindi direi che abbiamo tutti i motivi per essere pienamente soddisfatti di noi. Domenica abbiamo disputato una partita incredibile per intensità e grinta, nonostante gli avversari fossero tutti rinchiusi nella propria metà campo. Tutta la squadra si è mossa bene, siamo andati tantissime volte sul fondo a crossare, abbiamo fatto decine di tiri verso la porta e giocato con grande intensità, quindi complimenti a tutti perché ancora una volta abbiamo dimostrato che questa Lupa non molla nulla. Nel finale, poi, c’è stato spazio anche per alcuni compagni che magari finora hanno giocato poco, e anche loro hanno risposto bene, quindi sono pienamente convinto che continueremo a dare tutto fino al termine del campionato e ci toglieremo ancora belle soddisfazioni”.
A livello personale, nonostante a livello realizzativo nelle ultime giornate non sia stato particolarmente fortunato, con la tripletta realizzata contro il Monte San Giovanni Campano Fanasca tocca quota nove reti in campionato, ma pur essendo soddisfatto non è ancora sazio e chiede di più: “Sicuramente sono contento, anche perché considerando che avevo realizzato anche due gol in Coppa Italia, sono a quota undici reti in stagione. In estate mi ero prefissato un obiettivo preciso, quello di arrivare a quindici reti, e in queste ultime partite farò di tutto per raggiungerlo. Mi sento bene fisicamente e di testa, e so che posso fare meglio anche in fase realizzativa, ma al di là degli obiettivi personali l’importante è che la squadra possa festeggiare quanto prima la vittoria di questo campionato”.
Per concludere, i tre gol di domenica sono arrivati proprio nel giorno in cui la moglie Ilaria non era come di consueto in tribuna a tifare per il suo numero 10. La dedica, però, non potrebbe che essere per lei… “Assolutamente sì”, conferma Orlando, “anche perché la mattina prima della gara quando mi ha salutato prima di uscire di casa è riuscita comunque a trasmettermi tutta la sua carica. Stiamo vivendo un momento molto bello nella nostra vita insieme, e mi auguro che nei prossimi mesi potremo essere ancora più felici. I gol realizzati domenica non possono essere che per lei, perché so bene che anche se è stata costretta a rimanere a casa, era come se fosse in tribuna a tifare per me”.
Testo di Guendalina Fortunati