È con grande piacere che vogliamo dare risalto a un post scritto dalla dirigenza del Tarquinia Calcio, società di I Categoria, e diffuso attraverso il giornale on line Tuscia Up, sul delicato momento vissuto dal calcio dilettantistico. Le riflessioni e i propositi contenuti, sia pure con riferimento specifici alla propria società, possono avere un valore per tutto il movimento, che con questi esempi dimostra di avere nei suoi protagonisti la forza per tornare ad affermare il valore sociale del calcio dilettantistico.
In questi giorni leggiamo molte interviste degli addetti ai lavori relativamente al calcio e con sommo rammarico apprendiamo sfoghi di presidenti e responsabili che manifestano purtroppo le singole situazioni di attuale e futura difficoltà.
Ridimensionamenti, contrazioni dei rimborsi per i calciatori, fusioni: la fotografia di uno stato sociale particolare, surreale, quasi impossibile da credere se non avessimo assistito a tutte le difficoltà degli ultimi due mesi circa causa Covid-19.
L’obiettivo primario sarà quello di rivedere i programmi per le prime squadre e pensare a come strutturare, per coloro che lo hanno, il settore giovanile: si dovranno affrontare non poche difficoltà per rispondere in futuro a protocolli sanitari che necessariamente saranno introdotti a tutela della salute di tutti i ragazzi, piccoli e adulti.
Per quanto concerne la nostra Società sportiva, a oggi, nonostante un’inevitabile, generale contrazione degli sponsor, pensiamo di continuare comunque il percorso intrapreso tre anni fa puntando sui ragazzi di Tarquinia – con qualche rara eccezione – confermando loro la nostra fiducia.
Tutti i componenti della prima squadra rappresentano per noi Società un punto di partenza dal quale ripartire: i ragazzi ci hanno garantito fin qui la massima professionalità, siamo vogliosi di garantire loro la possibilità di continuare a divertirsi indossando la maglia del Tarquinia Calcio. Ovvio che non vogliamo né tanto possiamo non considerare le immense difficoltà del momento, non possiamo far finta di niente non pensando a chi ha perduto il lavoro e a chi in queste settimane fatica a fare la spesa.
Ci sentiamo, nonostante tutto, sereni, siamo consapevoli di quanto dovremo affrontare, non abbiamo situazione debitorie in corso, vogliamo continuare a concedere l’opportunità ai nostri calciatori della prima squadra di disputare il campionato di prima categoria e ai nostri numerosi iscritti del settore giovanile di potersi ancora divertire. Abbiamo voglia, noi responsabili in primis, di ascoltare tutto il loro piacevole frastuono al campo. Proprio al settore giovanile abbiamo concesso il nostro primo pensiero e ci è sembrato doveroso farlo per la stima e la fiducia che tanti genitori hanno riposto nella nostra Società sportiva: abbiamo già comunicato a tutti gli iscritti che la prossima stagione potranno usufruire di un tangibile sconto sulla quota totale parametrato ai mesi di inattività dell’anno 2019/2020. La scuola calcio la proponiamo, nel nostro piccolo, come fonte ludica, non pensiamo alla copertura dei costi ne tanto meno a sfornare calciatori da avviare al professionismo.
Non vogliamo e non possiamo dimenticare l’intero staff di istruttori e dirigenti ai quali desideriamo dire grazie anche in questo apparente momento di lontananza: il desiderio è quello di ripartire quanto prima attraverso il loro contributo.
Siamo speranzosi, infine, che la Federazione non voglia perdere l’opportunità di guardare con occhio benevolo a tutti i settori giovanili, supportando laddove possibile ogni singola società sportiva. Lo sport è una palestra di vita, aiuta i giovani ma supporta anche noi dirigenti, concedendoci la possibilità di sentirci vivi all’interno del centro sportivo.