Viterbo, il calcio a 5 cresce

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Presso la sede della Delegazione Provinciale di Viterbo, si è tenuto un incontro con le società che partecipano ai campionati di serie D di calcio a 5 maschile e femminile. Si è trattato di un’occasione per fare il punto sulla stagione in corso, praticamente alla fine del girone di andata. Alla riunione, coordinata dal delegato provinciale Ermanno Todini e dal delegato del calcio a 5 Nicola Savino, hanno partecipato diverse società che hanno avuto la possibilità di confrontarsi e di esprimere le proprie opinioni sull’attuale situazione e soprattutto in proiezione futura. E’ intervenuto anche il consigliere Renzo Lucarini  che ha portato il saluto del presidente del Comitato regionale Lazio Melchiorre Zarelli.

Il primo dato di fatto emerso è che la presenza di società “straniere”, cioè non appartenenti al territorio provinciale, ha notevolmente aumentato il livello tecnico e tattico dei due tornei, tanto che in entrambe le classifiche la situazione è tutt’altro che definita. Al contrario di quanto si ipotizzava ad inizio stagione quando si temeva che club provenienti da altre zone (decisamente più evolute nel settore del futsal) potessero fare la parte del leone lasciando alle squadre della Tuscia solo le briciole.

E’ stata anche messa in evidenza con soddisfazione la maggiore e più costante presenza  di notizie relative al calcio a 5 viterbese (risultati, classifiche, commenti, interviste) sui mezzi di comunicazione, sia cartacei che on line. E’ un deciso passo in avanti rispetto al passato quando nei media si riteneva che il futsal fosse disciplina “minore” rispetto al calcio e dunque non meritevole di attenzioni e conseguentemente di spazi.

Nel corso dell’incontro è stato anche affrontato il tema di uniformare dalla prossima stagione i giorni di gara, evitando così l’attuale frammentazione che prevede incontri dal venerdì sera al sabato sera. L’ipotesi prospettata è di giocare le partite, sia maschili che femminili, sempre il sabato pomeriggio in una forchetta di orari che va dalle 14,30-15 alle 17,30-18. L’ipotesi, come è facile immaginare, suscita reazioni contrastanti che è possibile sintetizzare in consensi e dissensi che si dividono pressoché paritariamente: in parole povere, la metà è favorevole a questa innovazione, mentre la parte rimanente è contraria. Si tratta evidentemente di un tema che sarà posto all’attenzione del Consiglio Regionale che si occuperà di prendere le decisioni più opportune.

A proposito di vivai e di scuole di calcio a 5, al momento quasi totalmente inesistenti nel Viterbese, è stato ancora una volta sottolineato con vigore che questo dipende in larga misura dai comportamenti delle società di calcio a 11 che mostrano particolare ritrosia ad “aprirsi” verso il futsal. Ma anche il comportamento dei genitori di certo non facilita l’avvio di iniziative specifiche riservate al calcio a 5. A questo proposito vale la pena  citare la proposta avanzata  da una società: proposta solo apparentemente irrealizzabile e comunque meritevole di essere approfondita. In sostanza, si chiede che i giovanissimi atleti  siano tutti avviati al calcio a 5, lasciando poi la possibilità di optare per il calcio a 11 a partire dalla categoria Esordienti.  Nella proposta si chiede che questa opzione diventi un obbligo per tutti i club, ma questa ipotesi è evidentemente scarsamente fattibile.

Piuttosto si potrebbe pensare a forme di incentivi, come ad esempio un punteggio maggiore per eventuali ripescaggi sia nell’ambito della Lnd sia per quanto riguarda  il Settore giovanile e scolastico con possibilità di partecipare ai tornei regionali piuttosto che provinciali. La problematica è sentita soprattutto nelle piccole comunità che scontano maggiormente la difficoltà di poter lavorare sui più piccoli, poiché di fatto oggi il reclutamento per il futsal avviene in età più avanzata tra giocatori già formati che, per una serie di ragioni (principalmente fisiche e tecniche), non riescono ad emergere nel calcio a 11.  Si è trattato, in conclusione, di un incontro proficuo e positivo che ha permesso di mettere a fuoco una serie di problematiche comunque degne di attenzione e approfondimenti.