Un pomeriggio speciale, da ricordare. Un pomeriggio unico che Simone Scerrati, attaccante dell’Empolitana Giovenzano e mattatore della finale di Coppa Italia di Eccellenza con le sue tre reti, non aveva mai vissuto prima. “Ero convinto della prestazione della squadra. Eravamo motivati e la vittoria di domenica in campionato ci aveva dato morale. Per me è stata una grossa soddisfazione fare tre gol da ex. Il merito di questo cammino straordinario è tutto dei miei compagni, visto che sono arrivato in questa competizione solo dalla trasferta di Pomezia. Voglio dedicare questa vittoria al mister Alessandro Amici e a tutta la famiglia, che mi è stata vicino. Nessuna rivincita da ex. Faccio un grosso in bocca al lupo ai ragazzi della Viterbese: sono convinto che ora vinceranno il campionato. Quello gialloblù è uno squadrone, contro il quale abbiamo giocato sulla ripartenza, sapevamo che io e Cesaro avremmo potuto mettere in difficoltà la Viterbese solo in quella maniera”.
Il tecnico della squadra vincitrice la Coppa Italia, Alessandro Amici, è al suo primo trofeo da allenatore: “Il primo e ultimo perchè a fine stagione smetto e consegnerò il testimone a Guido Rossi, che era con me in panchina in questa finale. La vittoria è anche sua, se la merita perché sulla carta noi eravamo una barchetta e una corrazzata. Alla fine, però, noi siamo arrivati in porto e loro no. D’altronde, è finita come Roma-Lecce di parecchi anni fa, e questo è il bello del calcio. Il nostro è stato un percorso straordinario, durante il quale abbiamo eliminato squadre come Formia, Rieti, Pomezia e, per ultimo, Viterbese. Dper noi è una rivincita anche verso chi, in qualche trasmissione televisiva, faceva lo spiritoso perché convinto di vincere. Lo abbiamo ripagato con la stessa moneta”.
Dall’altra parte, il presidente della squadra sconfitta, Vincenzo Camilli, si sfoga. “A me e alla mia famiglia non piace mai perdere, e dopo quattro finali vinte questa è la prima volta che va male. Mi dispiace anche per la gente di Viterbo arrivata fino a Frascati per incitarci. Ma credo sia stato sbagliato l’approccio alla partita e come la stessa è stata giocata: senza creare polemiche, ritengo che il nostro tecnico poteva impostarla in maniera diversa. Perdere una finale mi scoccia, stiamo dando tutto a questi ragazzi”. Da parte sua, Claudio Solimina, il mister gialloblù, spiega: “Sono stati bravi loro sulle ripartenze, mentre noi siamo andati male nella chiusura degli spazi. Mi dispiace, perché la partita era stata preparata bene. Ora mettiamoci alle spalle questa sconfitta, che brucia, e pensiamo la campionato”.
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