Secondo posto in classifica, vice campione d’inverno nel girone B del campionato d’Elite Juniores. Gianluigi Staffa, il suo giro di boa come allenatore del Savio è sorprendente…
“Devo dire che sì, stiamo andando davvero bene”
Vedere il Savio a ridosso dei campioni regionali della Tor Tre Teste è una sorpresa per molti
“Bè, diciamo che un po’ lo è anche per noi”.
Come?
“Sì, perché quando abbiamo iniziato la stagione, l’obiettivo era quello di far bene e preparare quanto più possibile i ragazzi ai campionati dei grandi. Non certo quello di vincere il nostro girone“.
Però, almeno ai play-off ci pensavate.
“No, non ci eravamo posto nessun traguardo, se non quello di vincere e divertirci. D’altronde, la società non aveva allestito una squadra per vincere impostando il campionato con tutti ‘96”
Però lo fate… e anche bene.
“Come si dice? Siamo stati bravi a capire subito il campionato e ad adattarci velocemente alle difficoltà. I ragazzi si stanno impegnando tantissimo, si sono integrati l’uno con l’altro e si divertono ad andare in campo e giocare”.
A questo punto, i play-off sono alla vostra portata…
“Per il momento siamo in più squadre a lottare, e magari qualcun’altra partita non bene invertirà la rotta tenuta finora. Noi andiamo avanti per la nostra strada, cercando di fare più punti possibile”.
Com’è nato Gianluigi Staffa allenatore della juniores del Savio?
“Per una sfida con me stesso. Dopo tanti anni alla guida delle squadre dilettanti, ho voluto verificare di persona se allenare dei ragazzi da veramente più soddisfazione; volevo ritrovare entusiasmo, capacità e voglia di allenare, che spesso le prime squadre ti tolgono”.
E queste tre componenti ci sono?
“Sì, devo dire di sì, e i risultati lo dimostrano. Anche se non è il secondo posto in classifica a darmi queste certezze, ma il lavoro che svolgo ogni giorno con i ragazzi, la risposta che riesco ad avere da loro in ogni partita”.
Perché il Savio?
“Perché con il presidente Fiorentini c’è sempre stata stima reciproca. C’è poi mio figlio che gioca nel club da un paio di stagioni e ho potuto verificare direttamente la serietà della società, l’idea mi ha stuzzicato prima e affascinato dopo”.
L’obiettivo del Savio, insomma, qual è?
“Lo ripeto, preparare i ragazzi al salto di categoria e fare più punti possibile, è chiaro che vincendole tutte…”
E quello di Staffa?
“Anche per me, al momento c’è solo la voglia di continuare a divertirmi con questo gruppo. Poi vedremo. Di sicuro ho capito che per allenare bene ho bisogno di una società seria alle spalle. Il mio obiettivo, quindi, non può che essere massimo: allenare nei professionisti e non solo nella categoria”.