Quattro reti per dire: eccomi. Per presentarsi al campionato di Eccellenza con la nuova maglia della Vis Artena. Quattro reti per ricordare che un attaccante, anche quando cambia categoria, il vizio non lo perde davvero, anche se finisce al “Sud del calcio”. Alessandro Turchetta, 31 anni, ha scelto l’Eccellenza quest’anno, dopo aver trascorso un periodo di distacco dal mondo del calcio dopo una carriera trascorsa tra i professionisti. “Avevo perso motivazioni, dopo quasi vent’anni di calcio. Erano nati in me altri interessi ed avevo quindi deciso di staccare la spina. Poi, però, ho ritrovato qualche amico che mi ha portato ad Artena, ed eccomi qui a giovcare di nuovo con la voglia di fare bene”.
Artena, piuttosto che Ceccano o Albano, che sono state delle “toccate e fuga” delle scorse stagioni per Alessandro Turchetta, un passato da giovane calciatore della Roma (in tenerissima età), della Lazio e della Fiorentina. “Artena è vicino a Velletri, la città in cui sono nato e in cui abito. E dove, a cinque anni, ho inizato a giocare a calcio. Uscito dalla scuola calcio veliterna, sono finito al Savio e, poi, alla Lazio. A Formello, con Bollini alla guida tecnica, ho vinto un campionato Primavera e firmato il mio primo contratto da prof”. Una vittoria, quella in maglia biancoceleste, che lo ha poi portato a giocare a Firenze, con l’allora Florentia. “Fu Giovanni Galli a volermi nella società viola. Giocavamo in serie C e furono le mie prime stagioni da professionista del calcio. Fu un campionato molto buono, che mi portò anche la convocazione nella Nazionale di serie C”, ricorda con piacere Alessandro.
Dopo la Florentia, è arrivata l’esperienza del Gubbio (sei rete in serie C2) e le prime esperienze in serie A, sempre con la Fiorentina. “Prima fu Mondonico a volermi con lui in ritiro, prima di mandarmi di nuovo a fare esperienza a Frosinone e Grosseto; l’anno dopo, invece, Prandelli mi tenne con se fino a gennaio, anche se non potei mai giocare perché davanti avevo un certo Toni; a gennaio andai dunque a Vincenza, dove c’era Camolese che mi conosceva dai tempi della Lazio; giocai quattro gare in serie B ma poi fui costretto a fermarmi per una pubalgia che mi ha bloccato per quasi un’intera stagione”.
Alessandro, carattere tenace e un bel po’ di qualità tecnica ancora da spendere, decide di ripartire di nuovo dalla serie C1, con il San Marino. “Dove sono rimasto tre anni, prima di decidere, a 27 anni, di tornare a casa per sistemare alcune situazioni personali e perché stanco del mondo che non mi apparteneva più…”. E’ stata l’Aprila a dargli l’opportunità, in serie D, di avvicinarsi a casa continuando a giocare a calcio. Una stagione in provincia di Latina, poi le esperienze, semnpre in quarta serie, con Marino e Civitavecchia. “E’ stato l’Albalonga a chiedermi la prima volta di giocare in Eccellenza, ma dopo aver fatto la preparazione con loro, ho deciso di fermarmi. D’altronde, per chi ha giocato a liungo nei prof fa fatica a calarsi in realtà dilettantistiche…”
A ridare motivazioni e slancio a Turchetta è stato Graziano Muscedere, importante portiere degli anni Novanta, amico di Alessandro. “E’ l’attuale allenatore dei portieri dell’Artena e, parlando con lui, mi ha convinto a riprendere. Con la Vis ho fatto la preparazione estiva e lì ho trovato uno staff preparato, guidato dal tecnico Alessio Ciardi, e soprattutto un gruppo di bravi ragazzi, che mi ha fatto ritornare la voglia di giocare e mettermi in discussione”.
Alessandro, ad Artena ha dunque ritrovato quella serenità perduta nel suo girovagare per i campi professionistici italiani. Merito anche di Marina, la sua attuale fidanzata con la quale è riuscito a trovare l’equilibrio perduto. “E alla quale dedico la quaterna di rete segnata domenica scorsa”, fa sapere Alessandro che in fatto di gol rivela: “Ho giocato 150 partite e segnato trenta gol giocando soprattutto da trequartista o o centrocampista offensivo, ma avrei potuto fare molto di più se non avessi avuto qualche infortunio di troppo e, soprattutto, se non avessi fatto delle scelte sbagliate fuori dal campo. D’altronde, a 20 anni essendo un personaggio pubblico e avendo qualche soldo in tasca non è facile mantenere i piedi per terra. Ecco, direi che mi è mancato il salto di qualità con la testa, quello che mi avrebbe consentito di togliermi qualche altra soddisfazione in serie A o B. Ora, però, sono sereno e contento di essere ad Artena. Spero di continuare a far bene, visto che questa società sembra una grande famiglia”.
Fuori dal campo di calcio, Alessandro Turchetta è un imprenditore nel settore immobiliare. “Lavoro nell’area dei Castelli Romani, anche se in questo periodo la crisi si fa sentire. Ho anche provato a lavorare come broker finanziario, ma ho capito che il settore immobiliare è il mio campo e lì voglio restare. Ho un progetto alternativo, che riguarda un’attività commerciale, ma per ora meglio non parlarne. E’ un progetto che ha come obiettivo quello di crearmi un’alternativa, una volta che avrò davvero finito di giocare a calcio se non si apriranno porte per restare nel mondo del pallone, magari come manager e non come allenatore”. Per trasmettere ai giovani calciatori un messaggio importante: “A chi si affaccia per la prima volta in prima squadra dico di restare umile e credere sempre in se stessi, perché soltanto con i sacrifici e l’abnegazione si realizzano i propri sogni e, soprattutto, voglio dire loro che quando ci si trova nel calcio che conta bisogna sempre ricordarsi da dove si è partiti senza perdere di vista i valori importanti della vita e dello sport”.
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Attaccante, nato a Velletri (Roma) il 7 ottobre 1982
LA CARRIERA
Stagione
2001-02
2002-03
2002-03
2003-04
2004-05
2004-05
2005-06
gen 2006
2006-07
gen 2007
2007-08
2008-09
nov. 2009
2010-11
2011-12
2012-13
Squadra
Lazio
Florentia
Carrarese
Gubbio
Frosinone
Grosseto
Fiorentina
Vicenza
Vicenza
San Marino
San Marino
San Marino
Aprilia
Ceccano
–
Vis Artena
Serie
Primavera
Serie C2
Serie C1
Serie C2
Serie C1
Serie C1
Serie A
Serie B
Serie B
Serie C1
Serie C2
2° Divisione
Serie D
Ecc
–
Ecc
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