E’ l’unica formazione laziale che dalla serie A alla Promozione è imbattuta da 22 turni di campionato, nei quali la Monterotondo Lupa ha collezionato 12 vittorie e 10 pareggi. Insegue nel girone B la capolista Terracina, e sembra essere davvero l’unica in grado di poter contrastare il ruolino di marcia della capolista. Dopo 22 gare disputate, guardando ai numeri e alle valutazioni che hanno contrassegnato questa stagione,in un girone particolarmente difficile ed equilibrato, la Monterotondo Lupa del presidente Della Longa e del D.G. Pierluigi Di Santo, è senza dubbio la squadra dei records, dei grandi numeri.
Seconda in classifica, dopo 22 gare, con 46 punti – con media punti di 2,1 a partita che nel girone A svarrebbe il primato – che hanno significato 12 vittorie, 10 pareggi ha messo a segno 33 reti, media 1,5 a partita, ma è senza dubbio la squadra più impenetrabile del girone con soltanto 11 reti subite, che ne fa la migliore difesa in assoluto.
Un dato statistico rilevante, se si considera che a difendere la porta del Monterotondo Lupa c’è un giovane talento classe ’95, Mattia Placidi, che insieme all’altro gioiello gialloblu, Vittorio Attili sempre classe ’95, rappresentano i punti cardine della Rappresentativa Regionale Juniores. Di questo percorso sorprendente per certi versi ne parliamo proprio con il giovane portiere romano Mattia Palcidi, crsesciuto nel Tor di Quinto e passato al Palestrina, prima di approdare in estate al Monterotondo Lupa.
“Stiamo disputando una stagione da protagonisti cosi com’era nelle intenzioni della società, che ha gettato le basi per un progetto importante che possa far tornare questa società nel campionato che sempre ha disputato negli ultimi 10 anni, ovvero la serie D. Abbiamo formato un grande gruppo, che, grazie al lavoro del tecnico Paris, e all’attenzione che la società ha nei nostri confornti ci sta portando ad ottenere delle soddisfazioni importanti sino a questo momento. Per me è un’esperienza fondamentale che mi sta aiutando a crescere, a migliorare, e spero di continuare ad apportare il mio valido contributo. Il record di difesa meno perforata del girone? E’ il merito di tutto il reparto. Giocare dietro a calciatori come Doudou e Piccheri posso dire che è un bel vantaggio, per me che sono un giovane e grazie anche a loro che mi danno sempre dei consigli, sto dimostrando di meritare la fiducia. E’ chiaro che per collezionare prestazioni e numeri importanti, il merito è di tutti. In primis della società e del presidente Della Longa, che curano ogni dettaglio, ogni particolare con grande professionalità e una serietà che fa onore ai nostri dirigenti. Siamo nei dilettanti ma operiamo come se fossimo nei professionisti.”
Quale è stato sino ad oggi, il momento che ricordi con maggior intensità?
“Sicuramente la gara di Formia. Venivamo da una settimana non facile, il Formia non si era presentato contro il Terracina, ma contro di noi ha giocata la partita della vita. Poi a due minuti dal termine il calcio di rigore che ci avrebbe forse condannati a perdere ulteriore terreno dalla capolista Terracina. Non avremmo avuto tempo di riprendere la partita, forse di pareggiarla sì. E invece sono riuscito a parare il rigore e al 90’ Vittorio Attili ci ha poi regalato il gol del successo. Quello, credo, sino ad ora è stato il momento topico della stagione. Ma il campionato è ancora lungo e di insidie ce ne saranno tante altre ancora, anche perché chi gioca contro di noi ha sempre lo stimolo in più per batterci,determinato dalla voglia di infrangere la nostra imbattibilità. Ma ci siamo abituati.”
Credi che in questa volata finale nel girone B, possa essere soltanto un testa a testa tra Terracina e Monterotondo Lupa, o ritieni si possa inserire qualche altra realtà?
“E’ un campionato difficile ed equilibrato. Credo che qualche altra realtà, e lo dice anche la classifica, possa ancora tornare in corsa. Per questo motivo, ogni partita va affrontata con la massima concentrazione: se sottovaluti l’avversario, puoi perdere con chiunque, anche se la classifica mette in evidenza valori diversi. Noi comunque ci siamo, però anche Morolo e Pro Cisterna non molleranno sino alla fine.”
Quale è stata se c’è stata la grande delusione di questa stagione…
“La differenza tra noi ed il Terracina sta in qualche pareggio di troppo che abbiamo collezionato rispetto a loro. E allora mi vengono in mente i due punti gettati via contro la cenerentola Anitrella, tra l’altro è l’unico punto in classifica che hanno ottenuto. In quella circostanza avremmo dovuto essere più cinici ed invece abbiamo concesso una sola occasione da gol, che hanno sfruttato per pareggiare. Un pari che ancora ci brucia.”
Sei un elemento cardine della Rappresentativa Regionale. Nel Caput Mundi sei rimasto imbattuto, e la squadra è stata eliminata soltanto ai calci di rigore. Cosa ti aspetti dal calcio, dove vorresti arrivare?
“L’esperienza nella Rappresentativa è stata bellissima, una sensazione ed un’emozione grandissima. Ringrazio mister Giannichedda che ha avuto fiducia in me e spero di averlo ricambiato sul campo, con delle prestazioni positive perché la mia convinzione è che il calcio, come la vita, richiede sacrificio e serietà. E’ chiaro che spero di poter arrivare, un giorno, nel mondo dei professionisti, anche se so che dipenderà da tanti fattori. Io ce la metterò tutta, ci voglio provare, e se questo arriverà ringrazierò sempre la Monterotondo Lupa che mi ha data la possibilità di mettermi in mostra e disputare un campionato cosi bello e difficile. Ora però dobbiamo arrivare sino in fondo. Questa è la cosa che mi preme di più”.