A quarantotto ore dal rientro a Roma dopo la vittoria della Rappresentativa Under 17 al Torneo delle Regioni, abbiamo chiesto al Selezionatore Roberto Montenero, come ha vissuto questa sua “prima volta”:
“Siamo tornati da poche ore e già mi assale la nostalgia di questa settimana per quello che si è creato non solo in campo, ma anche fuori, nelle ore passate in hotel e nei momenti che ci siamo potuti ricavare tra una gara e l’altra. Mi tornano in mente le emozioni che ho provato nella condivisione e nei suggerimenti che si siamo scambiati costantemente con gli altri staff, nel vedere tanta gente che era partita da Roma per darci il suo supporto nella partita della finale, nel sentirci parte di una grande famiglia riunita intorno ai valori che abbiamo, tutti insieme, condiviso. Tutto è partito dalla formazione dello staff, con la chiamata da parte di Marco Tosini a solo due giorni dalla partenza. Siamo riusciti, nel poco tempo a disposizione, a creare una inedita e straordinaria sinergia tra Comitato Regionale della LND, Settore Giovanile e Scolastico e AIAC e abbiamo formato uno staff di assoluto livello che, poi, si è rivelato la base di questo successo. Siamo partiti cercando immediatamente di ripristinare un clima di serenità che, ovviamente, le vicende precedenti e le pressioni che continuavano a ricevere i nostri giocatori, avevano fortemente compromesso. Abbiamo raccolto le energie positive che ci sono arrivate dai ragazzi, ma anche dagli altri gruppi e dalle persone che hanno fatto parte di questa spedizione. Dai miei compagni di viaggio Alessandro Bagalà e Maurizio Landucci, a Daniele Cencini, ai medici, agli altri allenatori. Ci siamo sentiti parte di un unico grande progetto che ci ha spinto verso un successo difficile, complesso, ma che era non solo nei nostri sogni, ma anche nelle nostre corde. Ci siamo subito messi a disposizione del gruppo che, grazie anche alla qualità dei giocatori a disposizione, siamo riusciti a far diventare squadra, trasferendo metodologie e concetti nuovi che sono stati subito assimilati.
In finale ci siamo trovati davanti una squadra forte, ben organizzata, con la quale abbiamo convissuto in hotel e che avevamo già incontrato nelle precedenti edizioni, e che ci ha dato quello stimolo in più per dimostrare a tutti che eravamo il Lazio e che volevamo e dovevamo riportare la Coppa a Via Tiburtina.
Il lavoro più difficile è stato quello di riportare, come dicevo, la serenità in un gruppo molto provato sotto questo punto di vista. Abbiamo applicato al meglio i principi dell’Evolution Programme, che ci hanno guidato a ripristinare un clima sereno e a mantenere il focus sulla passione per lo sport. Abbiamo riportato a questi ragazzi tutta l’esperienza che abbiamo maturato negli anni a fianco di grandi professionisti del nostro sport e il fatto che tutti i nostri giovani atleti abbiano recepito e assimilato le nostre indicazioni ci ha portato ai risultati che sono sotto gli occhi di tutti. L’abbraccio a fine partita con il Presidente Roberto Avantaggiato e con Marco Tosini non ha rappresentato per noi la fine di un percorso, ma ci auguriamo, anzi, che rappresenti l’inizio di un nuovo capitolo della storia del futsal giovanile della nostra regione.”