Nella Gazzetta Ufficiale n. 94 del 23 aprile 2025, è stato pubblicato il D. L. n. 56 del 22 aprile 2025, recante disposizioni urgenti in materia di acconti IRPEF.
L’art. 1 del Decreto prevede che all’art. 1, comma 4, del D. Lgs. 30 dicembre 2023, n. 216, le parole “i periodi d’imposta 2024 e 2025” sono sostituite dalle seguenti “il periodo d’imposta 2024”.
Il comma 4 dell’art. 1 del surrichiamato D. Lgs. n. 216/2023 stabilisce, a seguito della modifica apportata con il D. L. in oggetto, che “Nella determinazione degli acconti dovuti ai fini dell’IRPEF e relative addizionali, per il periodo d’imposta 2024 (in precedenza per i periodi d’imposta 2024 e 2025), si assume quale imposta del periodo precedente quella che si sarebbe determinata non applicando le disposizioni dei commi 1 e 2″.
In sostanza, la norma introdotta con il D. L. n. 56 in oggetto, consente di applicare anche nel calcolo degli acconti IRPEF 2025, le tre aliquote per scaglioni di reddito introdotte con l’art. 1, comma 1, del D. Lgs. n. 216/2023, e cioè:
a. fino a 28.000,00 euro: 23%
b. oltre 28.000,00 euro e fino a 50.000,00 euro: 35%
c. oltre 50.000,00 euro: 43%
Le tre aliquote, in sostituzione delle precedenti quattro, all’origine erano state previste per il solo anno 2024, ma con la Legge di Bilancio 2025, n. 207 del 30 dicembre 2024, è stata stabilita a regime l’applicazione delle tre aliquote sopra riportate senza, però, tenere conto di quanto stabilito in materia di acconti 2024 e 2025 dall’art. 1, comma 4, del D. Lgs. n. 216/2023 sopra riportato.
Con la disposizione introdotta dal Decreto in oggetto è stato, quindi, posto in essere un intervento correttivo che assicura che non vi siano errori nei prossimi versamenti o nella compilazione della dichiarazione dei redditi.
Infatti, ad esempio, un contribuente con un reddito complessivo di 40.000,00 euro, con l’applicazione delle precedenti quattro aliquote avrebbe dovuto determinare l’imposta, al lordo delle detrazioni di legge spettanti, per un ammontare di 10.900,00 euro, mentre con l’applicazione delle tre aliquote l’imposta scende a 10.640,00 euro con una differenza di 260,00 euro. Ancora, un contribuente con un reddito complessivo di 50.000,00 euro avrebbe dovuto determinare un’imposta al lordo delle detrazioni spettanti per legge, per un ammontare di 14.400,00 euro contro gli attuali 14.140,00 euro, con la medesima differenza di 260,00 euro.
Qualora non fosse stata emanata la norma di cui al Decreto in oggetto, nella determinazione dell’acconto IRPEF per l’anno 2025 i contribuenti di cui sopra avrebbero dovuto determinare l’acconto stesso rispettivamente sull’imposta calcolata con le quattro aliquote e cioè su 10.900,00 euro anzichè su 10.640,00 euro e su 14.400,00 euro anziché su 14.140,00 euro.
La disposizione di cui al Decreto in oggetto comporta una differenza a favore dei contribuenti di 260,00 euro.