Onorato deI gol da dieci e lode

Edoardo Onorato (foto Gianluca Biniero)

Edoardo Onorato, 22 anni e dieci gol nelle ultime otto partite con la maglia dell’Hermada. Un’ottima performance, complimenti…

“Grazie, ma se sto segnando tanto, in questo periodo, il merito è anche della squadra e del modulo con il quale il nostro allenatore di fa giocare”.

Una 4-3-3 che spesso è sinonimo di spettacolo e gol

“Sì, è vero. Noi con questo schieramento riusciamo a proporre un calcio offensivo e quindi so che l’occasione per fare gol prima o poi arriva”.

Dieci reti, con due doppiette dentro. Una marcia da record del gol…

“In questo momento, i gol vengono quasi automaticamente. Io non cerco assiduamente il gol, ma è chiaro che mi fa piacere segnare. Così spesso, poi, per me è una novità assoluta”

Ma segnare è sempre stato nel tuo dna?

“Bè, l’anno scorso, con la maglia del SS Pietro e Paolo di reti ne ho segnate 19. Ecco, io vivo con molta serenità questo momento felice, ma mi piacerebbe tornare a quelle cifre per dimostrare che non è stata una stagione isolata”.

Da punta esterna, poi. Come nelle migliori squadre zemaniane…

“E’ vero, non sono una prima punta, ma un esterno d’attacco che riesce quasi sempre a creare superiorità numerica. Quest’anno, lo ripeto, il 4-3-3 mi sta avvantaggiando molto: gioco piu vicino alla porta e una volta saltato l’uomo posso andare a concludere a rete”.

Diciannove gol sono il traguardo personale. E quello dell’Hermada?

“L’obiettivo è quello di fare prima possibile i 43 punti, che sono la quota salvezza. Sul campo, però, abbiamo dimostrato che possiamo giocarcela con qualsiasi squadra, possiamo dire la nostra e toglierci qualche bella soddisfazione”.

In un girone, il D della Promozione, che ha quali connotazioni?

“Quelle dell’equilibrio perché mai come quest’anno penso che il girone sia molto livellato. La classifica lo dimostra, perché non c’è una squadra che davanti riesce a prendere il largo e non c’è una squadra che in fondo alla classifica molla. Quindi qualsiasi partita può essere insidiosa”.

Ma chi ha i favori del pronosticodi Onorato?

“Penso siano Sermoneta e Broccostella Santopadre: hanno organici superiori rispetto al resto delle squadre”.

L’Edoardo ragazzo di 22 anni com’è?

“Sono una persona a cui piace scherzare e ridere nello spogliatoio, ma penso che il duro lavoro sul campo paghi; quindi, una volta in campo penso solo ad allenarsi e a dare il meglio”.

Che vuol dire coltivare anche delle ambizioni personali?

“Quelle ci sono sempre. Ma io cerco di dare sempre il massimo, poi qualsiasi porta si apra verrà valutata”.

Porte che portano all’Eccellenza, alla serie D o addirittura al professionismo?

“Magari arrivasse una chiamata da qualche squadra di queste categorie. Ne sarei molto contento perchè vorrebbe dire che ho lavorato bene. Per me il calcio è prima di tutto divertimento, passione e sacrificio, ma è anche confrontarsi con altre persone sul campo ed è voglia di emergere”.

I gol che hai segnato sono dedicati a qualcuno?

“No, solo a me stesso. Vivo l’esultanza del gol al momento, senza pensare a nessuno”

La tua carriera si è sempre svolta in provincia di Latina, dove hai anche vinto una Coppa Italia con la Vigor Cisterna. Hai qualche rimpianto?

“Sì, qualcuno ne ho perché in alcuni casi e situazioni avrei potuto fare di piu, ma non l’ho fatto. Pazienza.”

 Il tuo futuro fuori dal calcio lo stai programmando?

“Sicuramente. Sono iscritto alla facoltà di Economia alla Sapienza di Roma perché oltre a giocare a calcio sono concentrato anche sullo studio”.