Comunque andrà a finire, sarà un successo. Banale, forse, ma vero. Perché il clima che accompagna la vigilia della gara di spareggio tra Lazio e Umbria per l’ammissione all’Uefa Region’s Cup del 2015, rasenta l’entusiasmo. L’avventura, che qui comincia direbbe quel signor Bonaventura che è stato (ed è) storico personaggio dei fumetti del Corsera, è avvolta da un alone quasi mitico, che riporta la mente ad un passato a cui qualcuno guarda quasi con nostalgia.
“Sì, sembra di tornare indietro di parecchi anni”, confessa Maurizio Rossi, il ct del Lazio al quale il presidente del Comitato Regionale, Melchiorre Zarelli, e il suo vicario, Vincenzo Calzolari, hanno deciso di affidare la conduzione tecnica di quella che è una “nazionale” del Lazio. “Erano tantissimi anni che non vebniva formata una rappresentativa del principale campionato regionale, che oggi è l’Eccellenza. Dai tempi in cui la Promozione era la vetrina del calcio dilettanti del Lazio”. Anni sessanta, forse inizio degli anni Settanta, non oltre. Perchè poi è iniziata l’era degli under, dei giovani da mettere al cospetto dei grandi club. Oggi, regole dell’Uefa alla mano, si deve tornare indietro e, complice anche un mancato accordo tra le parti, si gioca senza limiti d’età. E allora, cosa di meglio, nel Lazio, se non pescare nel campionato di Eccellenza, che di eccellenze calcistiche ne propone diverse.
“La cosa più bella è l’entusiasmo che ho visto nei calciatori con cui ho parlato e che abbiamo contattato”, fa sapere Maurizio Rossi. “Ti aspetti che qualcuno magari snobbi un po’ l’evento e invece li ho sentiti tutti felici e coinvolti”. Un coinvolgimento che entusiasma lo stesso ct. “Devo dire che questa partita, al di là dell’aspetto tecnico che propone, ci permette di riscoprire alcuni valori del nostro calcio. Quello di calciatori non più giovanissimi che affrontano questo impegno con la voglia di quand’erano ragazzini. Devo dire, e di questo li ringrazio, che ho visto molto interessati anche gli stessi presidenti delle società in cui giocano i ragazzi convocati”.
Marongiù, Iannotti, Nencione, Di Giosia, Corrado e così via. Venti calciatori che mercoledì pomeriggio (ore 17) a Firenze dovranno portare il Lazio a giocare una coppa europea targata Uefa, un evento mai accaduto prima nella centenaria storia del Comitato. “Il tempo per formare una squadra è stato davvero poco”, sottolinea Rossi, che non ha comunque nessuna intenzione di mettere le mani avanti: “Abbiamo scelto di lavorare più sull’aspetto psicologico, di coinvolgimento mentale all’evento che su quello tecnico, perchè le qualità dei ragazzi le conosciamo tutti abbastanza bene. Abbiamo anche cercato di mettere insieme calciatori che, magari anche in passato, hanno già avuto modo di conoscersi per favorire la loro disposizione in campo. D’altronde, avendo avuto a disposizione una sola partita di allenamento, dovevamo prendere di petto la situazione”.
A Firenze, nello stadio Bruno Buozzi che sarà inaugurato per l’occasione (saranno presenti sia il presidente della Figc Giancarlo Abete che quello della Lega, Carlo Tavecchio) Rossi proporrà una squadra audace. “Vogliamo fare la nostra partita, sfruttare le nostre qualità tecniche perché noi possiamo proporre qualcosa di importante in questa occasione. Non andremo a fare una gara d’attesa, sperando di piazzare il colpo vincente…”.
Dell’Umbria, Rossi conosce poco. “Ho seguito qualcosa della loro preparazione e del loro campionato scorrendo i siti che si occupano di calcio dilettanti in Umbria o leggendo qualche giornale, quando era possibile. So perfettamente che non è una regione calcisticamente da sottovalutare. Soprattutto, se sono arrivati, come noi, a giocare questa partita significa che hanno vinto sul campo e, dunque. l’hanno pienamente meritato”. Gli stessi meriti che il Lazio si è conquistato la scorsa Primavra, quando in Sardegna ha vinto il titolo Juniroes schierando calciatori sotto età.
UMBRIA – LAZIO
stadio Bruno Buozzi – Firenze
ore 17.00
diretta streaming sul sito www.lnd.it
