Il Torneo Internazionale âRoma Caput Mundiâ Ăš stato istituito dal Comitato Regionale Lazio nel 2005. Lo scopo era ed Ăš quello di offrire ai ragazzi del calcio dilettanti, in etĂ della categoria Juniores, lâopportunitĂ di confrontarsi con altre realtĂ calcistiche internazionale. Occasione che la normale attivitĂ agonistica, che si svolge esclusivamente sul territorio nazionale, se non addirittur quello regionale, offre soltanto se il proprio club decide di prendere parte ad unâattivitĂ internazionale collaterale alla normale attivitĂ agonistica. Il Torneo Internazionale âRoma Caput Mundiâ Ăš stato anche un segnale, che il Comitato Regionale Lazio ha voluto mandare al mondo giovanile, affinchĂš valori quali integrazione e socializzazione fossero sempre in primo piano, accanto al valore tecnico-agonistico che lâattivitĂ calcistica sa esprimere. I VALORI DELLO SPORT Negli anni, il torneo ha assunto connotati di volta in volta diversi, comunque con un filo conduttore ben preciso, legato ai valori dello sport e ai principi di lealtĂ e correttezza sportiva. Il confronto che il âRoma Caput Mundi, ha saputo offrire negli anni, si Ăš estrinsecato in numerosi contatti, portati poi avanti negli anni, con altre realtĂ calcitische. Che sono state di connotazione europea, ma anche mondiale. Le diverse partecipazioni al torneo, da sempre articolato su due gironi da quattro squadre ciascuno, hanno infatti portato, alla conoscenza dei ragazzi della categoria Juniores del Lazio chiamati a far parte della rappresentativa regionale, di realtĂ quali quella del calcio africano (grazie alle partecipazioni di squadre nazionali di Libria e Costa DâAvorio), del calcio asiatico (con la presentza di una rappresentativa della cittĂ di Pechino, in Cina) e del calcio sudamericano (in campo anche una squadra del Paraguay), oltre che di quello europeo. Eâ verso lâEuropa e i suoi fratelli che il torneo si Ăš rivolto, ospitando squadre nazionali di nazioni quali Inghilterra, Spagna, Grecia, Cipro, Croazia, Albania, Kosovo, Moldavia, Galles, Ungheria, Slovenia, Lettonia e Russia, tutte presenti con giovani under 18 che hanno vissuto per una settimana a stretto contatto tra loro e con i ragazzi italiani, rappresentati anche dai componenti della Nazionale Italia Dilettanti. Al torneo, si Ăš spesso accompagnata unâintesa attivitĂ socio-culturale, con momenti di grande aggregazione e altri di conoscenza della cittĂ di Roma, fulcro del torneo che ha comunque avuto diverse sedi logistiche, affinchĂš buona parte del territorio della regione fosse portato a conoscenza di chi, Roma a parte, forse poco sa delle bellezze storico-artistiche e culturali del Lazio. Il valore del torneo Ăš stato piĂč volte risconosciuto dalle stesse istituzioni, che hanno accompagnato la storia del âRoma Caput Mundiâ, in tutti gli oltre dieci anni di vita. Basti pensare allâedizione del 2007, legata al progetto âCooperazione tra i popoliâ, che ha offerto lâoccasione di parlare e trattare temi di fondamentale importanza come lâintegrazione tra persone di diversa estrazione religiosa, culturale e sociale. AMBASCIATORI E DIPLOMATICI Numerose, inoltre, sono state le presenze di ambasciatori e rappresentanti diplomatici alla giornata ufficiale del torneo, che in passato ha avuto svolgimento presso il Campidoglio di Roma. La Sala Protomoteca, ma anche lâAula Consiliare Giulio Cesare, hanno tenuto a battesimo le diverse edizioni, con la presenza del sindaco della cittĂ di Roma ma anche dei diversi assessori interessati allâevento, da quello con delega allo sport fino a quello delle politiche sociali e attivitĂ culturali. Successivamente, la presentazion e ufficial del torneo si Ăš spostata nel Salone dâOnore del Coni, alle spalle dello stadio olimpico, che Ăš stato sede di visita da parte delle delegazioni. Tutte personalitĂ che hanno voluto riconoscere, di volta in volta, il valore della manifestazione, che ha avuto, ed ha, il pregio di portare alla luce degli stranieri, sia pure giovani calciatori, alcune particolaritĂ del territorio della provinciadi Roma e non solo. Le gare, da sempre, si svolgono su diversi campi dellâhinterland romano, siano essi dellâare a Nord della Capitale oppure a Sud della stessa cittĂ di Roma. Sul piano tecnico, il torneo âRoma Caput Mundiâ ha sempre offerto la possibilitĂ di vedere in campo giovani di grandi prospettive calcistiche. Alcuni dei calciatori che oggi vediamo calpestare i campi europei sono passati per il torneo. Su tutti, vale la pena ricordare il paraguaiano Estogarribia, messosi in luce nellâedizione 2007, vinta propria dalla rappresentativa del Paraguay, e poi âriscopertoâ sui campi della serie A e, nello specifico, nelle partite della Juventus, la squadra che ne ha esaltato le doti calcistiche. IL BIS Eâ ROSA Nelle ultime edizioni, il torneo ha ospitato anche le Rappresentative di Malta e San Marino, ovvero realtĂ molto piĂč vicine a noi di tutte le altre. Un segnale che il torneo ha voluto dare affinchĂ© anche nazioni calcisticamente non in prima fila, possano esprimere le proprie potenzialitĂ e capacitĂ a livello giovanile. Una scelta che ha avuto un importante riscontro in alcuni giovani, finiti a giocare nei nostri campionati, e dunque meritevoli di quelle attenzioni che il âRoma Caut Mundiâ vuole offrire ai giovani calciatori. Nel 2015, il torneo ha raddoppiato, con lâistituzione del torneo Internazionale âIl Calcio Ăš Rosa Donne e Paceâ, fortemente voluto dal Presidente del Comitato Regionale Lazio, il dottor Melchiorre Zarelli, per valorizzare il movimento del calcio femminile, molto sviluppato in altri Paesi ma in grande difficoltĂ di crescita in Italia. La prima edizione del torneo femminile ha visto la partecipazione di sei squadre di club, di cui tre straniere (provieneti da Montenegro, Finlandia e Danimarca) e tre italiane, mentre negli anni successivi la partecipazione si Ăš allargata a otto squadre, con presenze come quelle delle Nazionali di Moldavia e Kosovo, oltre a quelle di Inghilterra e Galles, che hanno alzato il livello della competizione. IL RISCONTRO Il successo e le attenzioni al torneo sono state riscontrate anche nei mezzi di informazioni e nella vasta rete di osservatori delle squadre professionistiche, che hanno seguito i tornei alla ricerca continua di nuovi talenti per il calcio italiano. Si tratta di una vetrina che riguarda anche il mondo arbitrale, chiamato a confronti internazionali con ragazzi che normalmente arbitrano in Eccellenza e Promozione e che, attraverso queste esperienze, maturano un percorso di crescita che ne puĂČ facilitare lâinserimento nelle categorie superiori, alle quali aspirano ad arrivare.