Il presidente Zarelli con il numero uno dell’Amatrice, Tito Capriccioli

 

Il calcio è ripartito, anche ad Amatrice, la città devastata dal terremoto del 24 agosto scorso. E lo ha fatto con una telefonata d’eccezione, quella del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha voluto far arrivare al presidente della società, Tito Capriccioli, le sue parole d’incoraggiamento. Lo squillo del telefono qualche ora prima del fischio d’inizio della partita che l’Amatrice ha giocato, in via eccezionale, allo stadio Centro Italia di Rieti, sfida alla Pro Calcio Cittaducale nella prima giornata del campionato di Terza Categoria. Amatrice contro Pro Calcio Cittaducale non è stata una partita come tutte le altre. Al di là dei molteplici significati che questo incontro di calcio ha portato con se, il Comitato Regionale Lazio ha voluto trasformare la gara in un evento di solidarietà. Tante persone sugli spalti, ma soprattutto tanti rappresentanti dei media. Il Cittaducale ha indossato la maglia del Torino, spedita dal club granata all’Amatrice e «ceduta» agli avversari in questa partita così diversa dalla altre.

Alla fine è l’Amatrice, allenato da Romeo Bucci che dei rossoblù è stato capitano, a conquistare la vittoria (3-1), ma è stata soprattutto la speranza e la voglia di tornare alla vita e alla normalità a prevalere. «La Lega Nazionale Dilettanti, attraverso l’opera del Comitato Regionale Lazio, è vicina più che mai ai territori colpiti dal terremoto», ha dichiarato il suo presidente della Lega, Antonio Cosentino, che poi aggiunge: «Il nostro contributo non sarà solo materiale ma anche morale. Perché crediamo che il calcio possa essere una delle occasioni di rinascita per quelle comunità duramente provate dal sisma».
Allo stadio Centro Italia, insieme al presidente del Comitato Regionale Lazio, Melchiorre Zarelli (che ha fortemente voluto l’organizzazione dell’evento), il Delegato Provinciale Fabrizio Di Tommaso, il sindaco di Amatrice, Tito Capriccioli, c’era anche Sergio Pirozzi, allenatore del Trastevere (club romano che milita in Serie D) e primo cittadino di Amatrice. «Si parte ma dopo bisogna arrivare», ha scherzato il sindaco-allenatore, rivolgendosi proprio ai ragazzi dell’Amatrice. «L’attenzione data a questo evento è stata sicuramente di grande aiuto, perché il calcio, come sempre, è lo specchio della vita».

Anche Melchiorre Zarelli è stato felice dell’attenzione che ha ricevuto il “debutto” dell’Amatrice, tornato quest’anno a disputare i campionati del Lazio dopo alcune stagioni trascorse con il Comitato Regionale Marche. «E’ stata una bella manifestazione, al di là dei valori sportivi. Un momento toccante, impreziosito dal gesto del nostro Presidente Mattarella, che ha manifestato grande sensibilità verso questo evento, dal grande significato umano e sociale».