C’erano circa 200 persone lunedì scorso alla riunione indetta dal Comitato Regionale Lazio tra gli arbitri, gli allenatori, i capitani e i dirigenti accompagnatori delle squadre di Eccellenza e Promozione. Al Grand Hotel Duca d’Este di Tivoli Terme, alla presenza dei responsabili regionali dell’Aia, dell’Aic e dell’Aiac, sono state illustrate le novità regolamentari proposte dall’Ifab e divulgate con la Circolare numero 1 dell’Aia.

E’ stato il presidente del CR Lazio, Melchiorre Zarelli, a promuovere l’incontro è ad aprire i lavori, che hanno avuto “lo scopo di fare chiarezza oggi per evitare problemi domani”. Eccellenza e Promozione sono i primi campionati a prendere il via (domenica prossima) e, dunque, fanno da apripista alla nuova stagione del calcio dilettantistico. Zarelli, nell’auspiocare la positività dell’iniziativa, ha però chiesto a tutti i tesserati del calcio laziale di fare un uso appropriato dei Socila Network perché “la domenica sera ci arrivano tante segnalazioni di commenti che sconfinano negli insulti verso altri tesserati. Segnalazioni che siamo poi costretti a inoltrare alla Procura Federale per l’avvio di eventuali differimenti”.

Dopo le parole di Sergio Roticiani, numero uno degli allenatori del Lazio che ha sottolineato l’importanza di momenti come questi” è il breve saluto del responsabile regionale dell’Assocalciatori, Giorgio Gaggioli, é stato il presidente del Cra Lazio, Luca Palanca a spiegare “come la figura dell’arbitro perfetto é quella che riesce sempre ad adeguarsi al match”. E che, comunque, “nessuno di noi ama la figura dell’arbitro dittatoriale”; anche se, ha però sottolineato il vice del Cra Lazio, Riccrado Tozzi, “nel momento in cui una gara fá salire la tensione, anche l’arbitro é costretto a mutare atteggiamento”. Dall’Aia è poi arrivato l’appello affinché “nei momenti di contestazione di una decisione, i capitani evitino l’accerchiamento dell’arbitro, situazione che crea soltanto tensione e nervosismo”.

Luca Palanca ha poi illustrato le novitá regolamentari, soprattutto quelle legate al fallo su chiara occasione da gol e sul fallo di mano. “Se il fallo su chiara occasione da gol viene fatto fuori dall’area di rigore, verrá estratto il cartellino rosso. se invece il fallo viene commesso all’interno dell’area di rigore ed è dunque punito con il calcio di rigore, l’arbitro mostrerá il giallo al giocatore o al portiere che avrá commesso il fallo se questi avranno cercato di colpire il pallone e non l’avversario”.

Sul fallo di mano, invece, è stato detto che il giallo scatterá solo se lo stesso fallo interromperá un’azione importante, fermo restando che se si tratta di fallo tattico il cartellino verrá comunque mostrato.

Dopo alcuni interventi di dirigenti e capitani, da parte di quest’ultimi è stato auspicato che ci sia maggiore dialogo tra arbitri,calciatori e allenatori perchè, come ha detto il tecnico del Montespaccato, Andrea Di Giovanni, “ci sono arbitri che non parlano con nessuno”.