Poli Casilina, così non va

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Il portiere del Poli Casilina, D'Addio
Il portiere del Poli Casilina, D’Addio

Il Poli Casilina sta vivendo un brutto avvio di stagione. Dopo i quattro pareggi consecutivi, la squadra di mister Michesi ha collezionato due sconfitte, l’ultima delle quali domenica scorsa in casa contro il Valmontone per 1-0. Il portiere Mirko D’Addio, uno degli elementi più esperti del gruppo, prova ad analizzare il momento.

«E’ inutile dire che questo non era l’inizio di stagione che ci aspettavamo. La classifica non rispecchia assolutamente il nostro reale valore. Purtroppo in alcuni frangenti non siamo stati nemmeno fortunati e tra l’altro stiamo facendo i conti con diversi infortuni, l’ultimo dei quali capitato a Mattia domenica scorsa. Ma rimango convinto delle qualità della nostra squadra: dobbiamo cercare di fare il massimo da qui fino a fine dicembre per restare agganciati almeno alla zona Coppa Lazio».

Un passo indietro per commentare la sconfitta col Valmontone. «E’ stata una gara con poche emozioni, a noi è mancato il guizzo per riuscire a vincere la gara, poi siamo rimasti in dieci (espulso Borelli per un’espressione ingiuriosa nei confronti dell’arbitro, ndr) e a metà ripresa abbiamo subito il gol ospite sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Ma quella era la classica partita da 0-0, invece non abbiamo conquistato nemmeno un punto».

Il Poli Casilina è ora quart’ultimo in classifica e deve cominciare a carburare al più presto se non vuole rimanere invischiato nelle zone più pericolose della graduatoria. Domenica prossima il calendario propone la delicatissima sfida sul campo della Roman fanalino di coda con zero punti. «Finora hanno perso sempre, ma sarebbe un errore imperdonabile sottovalutarli perché in questo momento proprio non ce lo possiamo permettere – dice D’Addio -. A mio modo di vedere una vittoria ci sbloccherebbe dal punto di vista psicologico e dopo potremmo lavorare con più entusiasmo. Forse il pari della quarta giornata contro la Nuova Castelli Romani (2-2 subito in pieno recupero, ndr) ci ha danneggiato anche dal punto di vista mentale, ma è ora di riprendersi».

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