Urbetevere, il passo è da record

Una squadra da record. Che ha dominato la regular season del campionato Juniores Elite. L’Urbetevere accede alle finali regionali con un biglietto da visita da “grande”, sul quale ci sono riportare ben 23 vittorie, su trenta gare giocate. Una squadra speciale, dunque, che il presidente del club, Alberto Rapone, si coccola senza remore. “Ritengo doveroso ringraziare i giocatori e tutto lo staff, condotto da Davide Guida, per l’eccellente stagione fin qui portata a termine e che ci ha visto chiudere al primo posto, con quattro turni d’anticipo, la stagione regolare”.

Il cammino dell’Urbetevere, ora, prevede di saltare un turno, proprio grazie all’ottimo score fin qui riportato dalla squadra giallolblù, che affonda le sue radici nel lontano 1945. Mercoledì, la squadra di Guida rimarrà a guardare la sfida tra Vigor Perconti e Futbolclub, dalla quale uscirà fuori l’avversario della semifinale, in programma sabato prossimo al campo di via La Pisana.

“Mi preme mettere in evidenza come questo gruppo di giocatori – spiega ancora Alberto Rapone – sia nato in parte della squadre Juniores Primavera del 1994, già finalista per il titolo Juniores Primavera nella stagione scorsa, e dalla squadra Allievi Elite del 1995, che è stata finalista l’anno scorso e, ancora prima, finalista per il titolo Giovanissimi d’Elite nella stagione 2009-2010. Ovviamente, sto parlando dei gruppi base, in parte integrati da altri elementi, che hanno preso il posto di chi, per propria bravura, è finito a società professionistiche”.

L’Urbetevere si gode i primati e le finali sul piano sportivo, ma anche sul piano disciplinare perchè il club sta brillando anche il Premio Disciplina sia nella categoria Giovanissimi che in quella Allievi. “Torno a sottolineare come la nostra squadra, ad oggi sia la più giovane della categoria, con 15 ragazzi del 1995 e sette del 1994. Oltrettuto, non possiamo schierare nessun fuoriquota perché l’Urbetevere non ha una prima squadra dilettante”.

I sogni di Rapone, dunque, non si esauriscono con questi ottimi traguardi. “Bè, forse può essere l’anno buono per noi”, si limita a dire, forse con un po’ di scaramanzia ma anche tanta fiducia nei mezzi dei suoi ragazzi. Che giocano anche con un altro scopo: stare vicini, a modo loro, ad un loro compagno che ha lottato tra la vita e la morte. “Da due anni questo gruppo sta giocando con il pensiero rivolto anche al loro compagno Riccardo Grasso, classe 95, che è stato vittima di un’incidente stradale ed stato in coma per molto tempo. La speranza è che completi finalmente la sua attuale fase di guarigione e torni alla vita normale. Tutti noi vogliamo fargli un bellissimo regalo”.

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