Protagonisti senza volerlo. Piccoli eroi di una vita normale, dirigenti che hanno avuto il sangue freddo e le capacità di saper intervenire nel momento più drammatico, quello che nessun dirigente di calcio vorrebbe vivere. Storie parallele quelle di Rocco Romano e Aldo Fagioli, che domenica scorsa hanno salvato la vita a un calciatore della squadra avversaria, contro la quale la Felgas Fabrica, società per la quale entrambi sono tesserati, stava giocando la prima gara stagionale del campionato di I categoria.
Cos’è successo e quali sono state le drammatiche fasi dell’intervento che ha salvato la vita a Mario Tysserand, lo racconta lo stesso Rocco Romano, dirigente della Felgas, poliziotto dal 1978 e, quindi, persona abituata a vivere le situazioni in cui serve il sangue freddo. “Al quinto minuto del secondo tempo – racconta – nell’azjone che ha portato la nostra squadra alla terza segnatura e dopo uno scontro con un proprio compagno di squadra e un nostro attaccante, il portiere Tysserand è rimasto a terra privo di sensi. Al ragazzo è stato subito praticato sia il massaggio cardiaco che la respirazione artificiale e dopo 40 interminabili secondi ha potuto riprendere conoscenza. Accertata l’assenza di conseguenze traumatiche, il ragazzo è stato dimesso il giorno dopo ed ha potuto far ritorno a casa. Rocco Romano, nato Galatina (in provincian di Lecce) 53 anni fa è alla Felgas dal giugno del 2011; attualmente in servizio presso la Polizia Stradale di Monterosi. Sposato, ha due figli ed attualmente residente proprio a Fabrica di Roma.
Aldo Fagiloli, invece, è nato a Nepi nel 1951 e nella sua cittadina natale risiede. In pensione dal 2011 (è stato ceramista collaudatore) svolge la mansione di assistente fisioterapico nella Felgas Fabrica dal 2010, club nel quale è arrivato dopo aver maturato altre importanti esperienze in società della provincia di Viterbo. Fagioli, oltre a svolgere assistenza fiosioterapica nel Fabrica di Roma, svolge lo stesso incarico nello studio locato presso il Comune di Nepi.
