Quattro gol per sfogare la rabbia, quattro reti per provare a voltare pagina dopo due anni davvero negativi e dare un calcio alla sfortuna. Alessandro Cerroni, 30 anni giusti giusti, domenica scorsa, ha usato la sua “arma migliore”, quella di far gol, per lanciare il suo urlo al mondo e far sapere quanta e quale delusione lo ha pervaso dopo aver perso il posto di lavoro. “E’ un momentaccio. Restare senza un posto di lavoro è drammatico in questo momento, soprattutto quando hai un figlio piccolo da crescere. E’ anche per questo che la domenica scendo in campo con tanta rabbia, provando a sfogarla sul piano sportivo e sperando che le cose ora possano andare meglio”.
Iniziata la stagione con il Cava dei Selci, Cerroni veste ora la maglia del Cre.Cas, acronico di Cretone Castelchiodato, il club che vuole scalare l’Eccellenza. “Con la società mi trovo bene, sto ritrovando il mio passo da attaccante dopo due infortuni e altrettante operazioni. Speriamo di poter arrivare ai play off e giocarci le nostre chance di salire in Eccellenza”. Chance che passano anche dai gol di Alessandro, che due anni fa, quando vinse la Promozione con quella squadra da record che è stata la Roma VIII, toccò il suo apice, segnando 33 reti in una stagione. “A dire il vero, sono quasi sempre andato in doppia cifra”.
Con le quattro reti messe a segno domenica al Segni (che nel secondo tempo ha dovuto schierare un portiere non di ruolo per via dell’espulsione del titolare), l’ex attaccante della Roma VIII è arrivato a quota 15 reti. “Con le cinque segnate in Coppa Italia sono già a venti, niente male per uno che viene da due interventi…”, prova a scherzare Alessandro, che confesaa di “aver pensato di smettere davanti alle difficoltà di riprendere. Se sono ancora in campo, lo devo a Franco Pagliarini, che mi ha voluto a Cava dei Selci la scorsa stagione e mi ha incoraggiato a non mollare”.
Nella mancata vittoria del campionato con la squadra castellana (seconda dietro uno stratosferico S.Maria Mole e sconfitta ai play-off da un sorprendente Morandi) sono forse mancati proprio i suoi gol, arrivati sì ma non con l’intensità del passato. “Dopo aver vinto il campionato con la Roma VIII – racconta Alessandro – sono andato a giocare al Monterotondo Scalo, ma a dicembre, dopo che avevo già deciso di cambiare società e andare a La Sabina, mi sono rotto il crociato, proprio nell’ultima gara con la maglia giallobù, contro il La Rustica. Una vera sfortuna, che mi è costato un anno di stop, prima di riprendere con mister Pagliarini”.
Cresciuto nel Torbellamonaca, Cerroni si calcisticamente “svezzato” sempre nelle squadre dell’area Sud della capitale: Roma VIII, Borussia, Savio nell’ordine, poi la grande occasione con la Fermana: “Ho giocato un anno in Primavera, poi sono stato mandato nella vicina Castel di Lama, in serie D. A quel punto ho preferito riavvicinarmi, andando a giocare con il Nettuno, l’Almas, il Cecchina e il San Cesareo, prima di tornare a vestire la maglia della Roma VIII, tre anni fa, quando vinse il campionato di Promozione. Un traguardo che Alessandro vuole centrare ancora in questo ultimo mese di campionato, perché l’Eccellenza rappresenti l’inizio di un nuovo percorso che porti in dote anche un posto di lavoro.