La festa è stata sobria, com’è giusto che sia. Una cena appena, appena più ricca per celebrare il compleanno di Daniele Schiavon e del Vice Presidente del Cr Lazio, Vincenzo Calzolari. Poi un brindisi e via, subito a rituffarsi nel Torneo delle Regioni, che ieri ha regalato al Lazio, e al gruppo degli juniores in particolare, una giornata davvero emozionante. La Rappresentativa di Giuliano Giannichedda ha infatti centrato la qualificazione alla semifinale, che domani mattina vedrà i ragazzi del Comitato Lazio affrontare il temibile Veneto. Una sfida conquistata in extremis, dalla Juniores, capace di battere la Calabria con una rete di Vittorio Attili (Monterotondo Lupa), segnata con una magistrale punizione a quattro minuti dal termine.
Giannichedda, questi Juniores hanno carattere da vendere, anche se segnano poco…
“Sono ragazzi bravissimi, un ottimo gruppo che sa stare in campo come si deve. E non è vero che segnano poco. E’ normale che in un torneo così intenso si trovino difficoltà ad andare in rete quando i valori più o meno si equivalgono. D’altronde, a parte la prima partita, in cui sia noi che la Liguria abbiamo segnato due reti, le altre partite sono state risolte di misura. Segnale che in queste partite, basta una punizione, un episodio fortunato, un calcio d’angolo per sbloccare la situazione a vantaggio dell’una o dell’altra squadra”.
Avevate perduto la speranza di vincere, e quindi di qualificarvi, prima del gol di Attili?
“No, perché avevo detto ai ragazzi che le gare durano novantacinque, novantotto minuti e che dovevano quindi crederci fino in fondo. L’hanno fatto e sono stati ripagati, così com’era già successo contro la Liguria. Siamo una squadra che non molla mai, che spinge e prova fino alla fine. Contro la Calabria, che aveva due risultati su tre a sua disposizione, era normale che incontrassimo difficoltà a spingerci avanti. Lo ro si sono spesso chiusi nella loro metà campo a proteggere la propria porta per evitare di prendere gol”.
Il Lazio Juniores è in semifinale. Comunque vada d’ora in poi sarà un successo…
“Sì, perché vedere questi ragazzi, che sono sotto età rispetto ai loro avversari, arrivare in semifinale è la soddisfazione più bella. Vuol dire che il progetto che abbiamo portato avanti con il presidente Zarelli è valido. D’altronde, ho visto e sentito che molti operatori del calcio vengono a vedere le nostre partite porprio perché abbiamo in squadra calciatori sotto età , di quel 1995 che ancora interessa molto le società professionistiche”.
Contro la Calabria avete fatto venire il batticuore a chi vi seguiva sugli spalti…
“Probabile, ma i ragazzi sono stati bravissimi. Hanno giocato benissimo per tutta la gara e creato un buon numero di occasioni da gol. La vittoria è stata meritata, così come è meritata la qualificazione alla semifinale”.
Ora c’è il Veneto, forse l’avversario peggiore…
“Incontreremo la squadra più forte, visto che hanno fatto due o tre gol a tutti gli avversari, ma andiamo a giocarcela senza remore. D’altronde, ai ragazzi ho detto che se vogliamo raggiungere qualche traguardo importante, bisogna innanzitutto credere in se stessi e affrontare tutti senza problemi; poi sarà il campo a dire chi sarà più bravo. Per il Cr Lazio, comunque, essere in semifinale è già un grosso successo”.