Finale di stagione, meno tensione sugli spalti

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Si sta avvicinando la fase finale della stagione, sicuramente il momento più delicato dell’attività, dove la tensione agonistica per i risultati produce un aumento degli episodi di intolleranza verbale e fisica tra coloro che assistono alle gare. Il Comitato Regionale Lazio, intende richiamare l’attenzione di tutte le società nel mettere in atto tutti i provvedimenti di tutela e prevenzione previsti dal Codice di Giustizia Sportiva, affinché le stesse non incorrano nelle previste sanzioni pecuniarie o disciplinari.

Il Comitato Regionale, nello stigmatizzare e condannare tali comportamenti, di cui,
purtroppo, sono spiacevoli protagonisti anche gli stessi genitori dei ragazzi che disputano le partite, vuole far sì che all’interno del movimento dilettantistico del Lazio prevalga una cultura sportiva diversa, legata ai valori etici e non esclusivamente ai risultati espressi dal campo. Il compito del nostro movimento è infatti anche quello di insegnare calcio, offrendo ai partecipanti, soprattutto ai più giovani, importanti occasioni di divertimento e non manifestazioni becere di intolleranza, violenza e antisportività.

A questo proposito, si rammenta alle società che è loro obbligo di diffondere prima dell’inizio delle partite, con qualsiasi forma espressiva (altoparlante, manifesti, volantini) il “Comunicato antiviolenza”, attraverso il quale si invitano gli spettatori “a non esporre striscioni con simboli, emblemi o slogans, o effettuare cori espressione di violenza, di discriminazione razziale o territoriale; a non fare lancio di oggetti in campo e sugli spalti; a non commettere atti di violenza, né all’interno, né all’esterno dello stadio; a porre in essere una condotta di cooperazione con la Società e con le Forze dell’Ordine, sia per la prevenzione di fatti violenti, che per l’individuazione di responsabili di fatti violenti; ad annullare, all’insorgere, i cori e le altre manifestazioni offensive con applausi e quant’altro esprime correttezza sportiva”, informando, nel contempo, che per il comportamento violento degli spettatori sono previste una serie di sanzioni particolarmente afflittive per le società stesse, che vanno dall’ammenda, alla squalifica del campo di giuoco per una o più gare.

Nell’invitare i dirigenti a tenere, in ogni occasione, un comportamento in linea con i principi
di lealtà e fair play, e a prevenire o bloccare sul nascere qualsiasi manifestazione violenta, sia essa verbale che fisica, si ribadisce che la mancata lettura del comunicato “Antiviolenza”
comporterà l’adozione di provvedimenti sanzionatori da parte degli organi della Giustizia Sportiva.