Tdr C5, Crisari scopre le sue carte

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Il Torneo delle Regioni di calcio a 5 si avvicina a grandi passi. E le Rappresentative del Lazio stanno ultimando la preaparazione per quello che è il più importante appuntamento stagionale. Silvio Crisari, tecnico della squadra Allievi, a tre settimane dalla partenza per la Valle d’Aosta, che ospiterà la manifestazione durante il periodo di Pasqua, è abbastanza soddisfatto.

“La tabella di marcia che avevamo preparato al momento di iniziare la preparazione è confermata e gran parte della rosa è praticamente delineata”, spiega il tecnico. “Anche quest’anno sono contento di come siamo riusciti a lavorare insieme al mio staff. Abbiamo avuto l’opportunità di scoprire quei talenti del nostro futsal che hanno voglia di emergere in questo sport. Il Lazio è una regionale molto vasta e di giocatori qualitativi ce ne sono molti, ben più dei 12 che partiranno per il Torneo delle Regioni”.
Il momento delle scelte finali è dunque arrivato. Qualcuno, alla fine, resterà inevitabilmente fuori. “E’ saranno scelte per me dolorose, perché chi ha lavorato con me con impegno e serietà merita comunque considerazione. Abbiamo visionato più di 100 ragazzi, avendo fatto lo screening delle loro caratteristiche su molti altri atletici del nostro territorio. Però, più di 12 non possono partire e, dunque, qualcuno dovrà restare a casa”.

Il gruppo, secondo Crisari, dovrà avere qualità tecniche, ma non solo. “E’ vero, teniamo moltissimo all’aspetto comportamentale. E se qualcuno pensava che bastava avaere delle qualità tecniche per far parte del gruppo, senza dimostrare la voglia di lavorare e di partecipare anche emotivamente all’avventura, si sbagliava. Quei ragazzi che, convocati dal primo raduno, non hanno mai disertato e che sono sempre pronti a dare il 101% con sorriso e determinazione, sono invece in prima fila nelle mie considerazioni. Sono questi gli atleti che saranno vincenti nello sport e nella vita”. Sul piano tecnico, la Rappresentativa Allievi presenta un ottimo biglietto da visita tecnico. Come sottolinea Crisari: “Ho riscontrato tanta, ma tanta qualità in questa categoria. Moltissimi ragazzi mi hanno messo in difficolta’ perché credo possano dare un grossissimo contributo. Ma alla fine la dura legge dei 12 ti obbliga a fare delle scelte”.

Nella mente di Crisari i 12 (anzi 14 comprese le “riserve”) già ci sono, ma “non li ufficializzo ancora in quanto i ragazzi sanno dovranno meritarsi la maglia fino al giorno prima della partenza. Una cosa, però, posso dirla: a questo punto che i giochi sono quasi fatti”. Delgruppo, dunque, faranno parte soltanto quei giovani che rispondo al modello voluto dal Comitato Regionale Lazio. “Un calciatore che dev’essere moderno, ma anche con sani principi dentro. Finche sarò io su questa panchina, la maglia della Rappresentativa non potrà essere indossata da chi si considera una prima donne o da ragazzi ai quali piace trovare la “pappa” pronta. Sono atteggiamenti che non digerisco proprio. Fare nomi? Non serve, i ragazzi sanno che il treno passa una sola volta. E se non ci sali su, in Val d’Aosta non ci vai”.