Stradacalciando, l’era 2000

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foto di massimo Bottarelli Officine Fotografiche

Più di 2000 bambini delle scuole calcio di Roma e Provincia in un doppio weekend fatto di pallone, scarpette da strada e tante grida di gioia questo è stato  Stradacalciando  nello scorso weekeend. Il pontile di Ostia, nella giornata di sabato 27 ottobre, lo scorcio storico dei Fori Imperiali, le strade del Torrino (piazza Mar della Cina) e della Cristoforo Colombo (via Accademia Peloritana) nella giornata di domenica 28 ottobre, il parcheggio di via Stefno Oberto in X Municipi liberati dalle macchine e dallo smog sono stati gli spazi dove il calcio dei più piccoli ha cominciato a riprendersi la forma che più gli spetta, appunto la forma di un pallone Più di 2000 bambini delle scuole calcio di Roma e Provincia in un doppio weekend fatto di pallone, scarpette da strada e tante grida di gioia questo è stato  Stradacalciando  nello scorso weekeend.

Il pontile di Ostia, nella giornata di sabato 27 ottobre, lo scorcio storico dei Fori Imperiali, le strade del Torrino (piazza Mar della Cina) e della Cristoforo Colombo (via Accademia Peloritana) nella giornata di domenica 28 ottobre, il parcheggio di via Stefno Oberto in X Municipi liberati dalle macchine e dallo smog sono stati gli spazi dove il calcio dei più piccoli ha cominciato a riprendersi la forma che più gli spetta, appunto la forma di un pallone calciato per la strada, una forma che con il sopravvento delle scuole calcio non esiste più. L’iniziativa di  Stradacalciando  però parte proprio dalle base della FIGC, dai comitati regionali del Settore Giovanile e Scolastico e della Lega Dilettanti del Lazio che con questa iniziativa, diversa dai soliti tornei dove vince solo chi arriva primo, hanno fatto in modo di restituire ai bambini gli spazi più naturali, quelli che una volta erano le scuole calcio anche di vita, le strade, i cortili, le piazze. Insomma mostrare a quei piccoli calciatori in erba un calcio che non c’è più, rimpianto da chi allora aveva l’età per giocare e oggi accompagna i propri figli a giocare in campi colorati di verde. Un po’ di nostalgia in bianco e nero per il gioco del pallone, per quel gioco che non aveva bisogno di niente. Il calcio è la strada. E’ di tutti ed è bello pensare che da qualche parte è ancora così. E’ bello anche sapere che qualche assessore più illuminato di altri obbliga i condomini a revocare il divieto per i ragazzi a giocare a pallone. Ecco questo è un altro passo importante per riconsegnare la città ai bambini.

E a Roma c’è Stradacalciando StradacalciaPiù di 2000 bambini delle scuole calcio di Roma e Provincia in un doppio weekend fatto di pallone, scarpette da strada e tante grida di gioia questo è stato “ Stradacalciando ” nello scorso weekeend. Il pontile di Ostia, nella giornata di sabato 27 ottobre, lo scorcio storico dei Fori Imperiali, le strade del Torrino (piazza Mar della Cina) e della Cristoforo Colombo (via Accademia Peloritana) nella giornata di domenica 28 ottobre, il parcheggio di via Stefno Oberto in X Municipi liberati dalle macchine e dallo smog sono stati gli spazi dove il calcio dei più piccoli ha cominciato a riprendersi la forma che più gli spetta, appunto la forma di un pallone calciato per la strada, una forma che con il sopravvento delle scuole calcio non esiste più. L’iniziativa di Stradacalciando però parte proprio dalle base della FIGC, dai comitati regionali del Settore Giovanile e Scolastico e della Lega Dilettanti del Lazio che con questa iniziativa, diversa dai soliti tornei dove vince solo chi arriva primo, hanno fatto in modo di restituire ai bambini gli spazi più naturali, quelli che una volta erano le scuole calcio anche di vita, le strade, i cortili, le piazze.

Insomma mostrare a quei piccoli calciatori in erba un calcio che non c’è più, rimpianto da chi allora aveva l’età per giocare e oggi accompagna i propri figli a giocare in campi colorati di verde. Un po’ di nostalgia in bianco e nero per il gioco del pallone, per quel gioco che non aveva bisogno di niente. Il calcio è la strada. E’ di tutti ed è bello pensare che da qualche parte è ancora così. E’ bello anche sapere che qualche assessore più illuminato di altri obbliga i condomini a revocare il divieto per i ragazzi a giocare a pallone. Ecco questo è un altro passo importante per riconsegnare la città ai bambini. E a Roma c’è  Stradacalciando  prosegue nell’ultimo appuntamento di domenica 11 novembre. Ad ospitare i calci e i colpi di testa dei piccoli futuri campioni sarà l’area del mercato di via De Chirico in VII Municipio, estrema periferia di Roma dove l’attività calcistica è molto attiva, saranno ben 16 le società che porteranno i loro pulcini a giocare nella strada.

Le scuole calcio che partecipano a Stradacalciando sono società calcistiche che fanno parte dei Municipi che hanno aderito al progetto. ndo prosegue nell’ultimo appuntamento di domenica 11 novembre. Ad ospitare i calci e i colpi di testa dei piccoli futuri campioni sarà l’area del mercato di via De Chirico in VII Municipio, estrema periferia di Roma dove l’attività calcistica è molto attiva, saranno ben 16 le società che porteranno i loro pulcini a giocare nella strada. “E questi piccoli giocatori campioni – come ribadisce Gianni Rivera presidente del Settore Giovanile e Scolastico della FIGC – lo diventeranno sicuramente ma nella vita, perché questo è quello che deve insegnare il giuoco del calcio. Bisogna insegnare ai bambini – prosegue – non solo il colpo di tacco o a fare gol ma ad essere uomini per una società più civile”. Le scuole calcio che partecipano a  Stradacalciando  sono società calcistiche che fanno parte dei Municipi che hanno aderito al progetto. calciato per la strada, una forma che con il sopravvento delle scuole calcio non esiste più.

L’iniziativa di Stradacalciando però parte proprio dalle base della FIGC, dai comitati regionali del Settore Giovanile e Scolastico e della Lega Dilettanti del Lazio che con questa iniziativa, diversa dai soliti tornei dove vince solo chi arriva primo, hanno fatto in modo di restituire ai bambini gli spazi più naturali, quelli che una volta erano le scuole calcio anche di vita, le strade, i cortili, le piazze. Insomma mostrare a quei piccoli calciatori in erba un calcio che non c’è più, rimpianto da chi allora aveva l’età per giocare e oggi accompagna i propri figli a giocare in campi colorati di verde. Un po’ di nostalgia in bianco e nero per il gioco del pallone, per quel gioco che non aveva bisogno di niente. Il calcio è la strada. E’ di tutti ed è bello pensare che da qualche parte è ancora così. E’ bello anche sapere che qualche assessore più illuminato di altri obbliga i condomini a revocare il divieto per i ragazzi a giocare a pallone. Ecco questo è un altro passo importante per riconsegnare la città ai bambini. E a Roma c’è  Stradacalciando .

Stradacalciando prosegue nell’ultimo appuntamento di domenica 11 novembre. Ad ospitare i calci e i colpi di testa dei piccoli futuri campioni sarà l’area del mercato di via De Chirico in VII Municipio, estrema periferia di Roma dove l’attività calcistica è molto attiva, saranno ben 16 le società che porteranno i loro pulcini a giocare nella strada. “E questi piccoli giocatori campioni – come ribadisce Gianni Rivera presidente del Settore Giovanile e Scolastico della FIGC – lo diventeranno sicuramente ma nella vita, perché questo è quello che deve insegnare il giuoco del calcio. Bisogna insegnare ai bambini – prosegue – non solo il colpo di tacco o a fare gol ma ad essere uomini per una società più civile”. Le scuole calcio che partecipano a  Stradacalciando  sono società calcistiche che fanno parte dei Municipi che hanno aderito al progetto.