E’ stata una stagione abbastanza tribolata per il Poli Casilina che ha concluso in anticipo le proprie fatiche ufficiali nel girone G di Prima categoria visto il turno di riposo da osservare proprio nell’ultima giornata di campionato. Trentadue punti frutto di otto vittorie, altrettanti pareggi e dodici sconfitte: questo il bilancio della squadra inizialmente allenata da mister Paolo Michesi e passata poi di mano a Francesco Facchi, ex tecnico degli Allievi regionali.
«Tutto sommato è stata una stagione positiva – commenta il direttore sportivo Franco Proietti – perché avevamo iniziato davvero tra mille difficoltà e alla fine siamo riusciti a salvare il titolo con discreta tranquillità. In questo senso è stata decisiva la scelta di affidare la squadra a Facchi che si è rivelato davvero un ottimo allenatore: è riuscito a creare un gruppo abbastanza giovane e affiatato e il mio “grazie” va anche ai ragazzi che si sono comportati bene, impegnandosi fino all’ultima partita stagionale». Il ricordo più bello della stagione appena chiusa per il Poli Casilina rimarrà inevitabilmente legato alla vittoria di Frascati, contro la squadra che ha poi vinto il campionato e che fino a quel momento era imbattuta. «Quella fu una bellissima domenica anche perché conquistammo virtualmente la salvezza anticipata e ci togliemmo la soddisfazione di essere i primi a battere la capolista» ricorda Proietti che poi si complimenta anche con mister Taraborelli e la sua Juniores.
«Hanno fatto un campionato di medio-alta classifica, ma soprattutto hanno costruito alcuni giocatori che nella parte finale di stagione sono stati utili al gruppo della prima squadra – dice il ds – Anche loro meritano un applauso». Sul futuro è ancora presto per sbilanciarsi, come sempre dipenderà dalle scelte del presidente Umberto Coratti che dei movimenti al De Fonseca è assolutamente “il padrone”. «Tecnicamente, a mio parere, questo gruppo avrebbe bisogno di due o tre innesti per essere molto competitivo nella prossima Prima categoria – sostiene Proietti – Adesso aspettiamo le decisioni del presidente e poi capiremo come muoverci».
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